Home ATTUALITÀ Via Fleming chiusa per lavori Acea ma il cantiere è fermo

Via Fleming chiusa per lavori Acea ma il cantiere è fermo

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Galvanica Bruni

Lunedì 26 aprile, un tratto del terreno sottostante via Alessandro Fleming, nell’omonimo quartiere, ha ceduto a causa di una probabile perdita d’acqua, provocando una voragine di circa 3 metri di diametro nel mezzo della strada. La via è stata chiusa al traffico ma dopo dieci giorni ancora si aspetta l’avvio dei lavori.

La cronistoria dei fatti vede il XV Municipio allertare tempestivamente  Acea per approfondire le cause e organizzare le operazioni di ripristino e i Vigili del Fuoco ispezionare per primi la voragine per poi chiedere la chiusura della strada. E infatti, come si evince dalla Determinazione Dirigenziale del XV Gruppo della Polizia Locale di Roma Capitale, il 28 aprile viene istituito il divieto di transito su via Alessandro Fleming: “nel tratto compreso tra Via Pietro Lupi e il fronte civico 65”. Ossia, nel senso di marcia che da Tor di Quinto porta al Fleming.

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Il giorno seguente, giovedì 29 aprile, giunge sul posto la società del servizio idrico di Roma che svolge una video-ispezione che consente di rilevare la causa, oltre che il danno, e di pianificare l’intervento per il risanamento della carreggiata il cui blocco sta mettendo in crisi la viabilità locale.

Il tratto di strada interessato rappresenta infatti un’arteria fondamentale di Collina Fleming, perché la via è una delle entrate principali del quartiere nonché un’alternativa a Corso Francia, soprattutto nelle ore di punta.

Il cantiere però è transennato e immobile da dieci giorni. Infatti, da quando è stata disposta la provvisoria chiusura al traffico, una lunga rete di recinzione arancione avvolge tutto il tratto della strada, i cartelli vietano l’accesso e un grande pannello di legno copre la buca sull’asfalto; ma non nulla si muove, né tecnici ispettori né operai al lavoro.

L’immobilismo provoca ovviamente l’ira dei residenti in quanto il ritardo è causa di enormi disagi alla viabilità oltre a non consentire alle ambulanze e ai pazienti di raggiungere agevolmente e in tempi rapidi la clinica Paideia, ubicata oltre il tratto bloccato di via Fleming.

Bisogna arrivare a giovedì 6 maggio perché qualcosa si muova. Sul posto è arrivata una ruspa ed è stato affisso un cartello di divieto di sosta e dal quale si apprende che i lavori stradali per conto di Acea Ato 2 avranno luogo “dal 6 maggio fino a fine dei lavori”.

E anche questo sarà un altro casus belli. “A fine lavori” è una formula non corretta. Ogni modifica temporanea alla viabilità deve riportare chiaramente la data inizio e la date fine unitamente agli estremi della Determinazione Dirigenziale con la quale tale modifica è stata disposta. Dati, questi, del tutto assenti dai foglietti volanti affissi sull’area cantiere.

Se non altro per serietà e correttezza, la ditta dovrebbe invece informare i cittadini, è un loro diritto sapere per quanti altri giorni dovranno patire disagi. Ma nessuno controlla.

Giulia Vincenzi

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3 COMMENTI

  1. Il Municipio non si è mai reso conto dell’importanza di Via Fleming per la mobilità del quartiere, altrimenti avrebbe fatto da tempo qualcosa per risolvere il problema dei parcheggi selvaggi (non parliamo poi di di quello che accade quando ci sono le feste alla ex Villa Mazzanti), che sono causa di notevoli problemi per lo scorrimento del traffico.

  2. Il Municipoi non si è mai reso conto. Punto. Non si è mai reso conto dei flussi del traffico, dei problemi del trqsporto pubblico, dei danni causati dalla sosta in doppia fila… è infinito l’elenco delle cose di cui non si sono resi conto…

  3. municipio? x me e’ come se non esistesse.
    c’e’ un responsabile viabilita?
    basta vedere decisione di abolire doppia direzione su via fleming + in alto e farla divertare direzione unica…. cosi da aumentare enormemente traffico su via vincenzo tiberio… idiozia allo stato puro
    finche’ non ci sara’ un politico che abita in zona e iniziera’ a chiedere di far qualcosa x lui
    e noi qui solo a pagare

    come diceva toto”

    ” e io pago….”

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