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La dura vita da pedone a Roma Nord

Galvanica Bruni

park selvaggioLa cronica mancanza di parcheggi è uno dei problemi che da sempre affliggono la capitale ed il quadrante di Roma Nord non è esente dal fenomeno del parcheggio selvaggio, effettuato in ogni spazio libero, marciapiedi e passaggi pedonali compresi. Ma tanta sregolatezza è dovuta solo all’assenza di parcheggi oppure anche alla pigrizia degli automobilisti che pretendono di parcheggiare ovunque?

A fare le spese di tanta indisciplina sono i pedoni, costretti a delle vere e proprie acrobazie. Un giro di VignaClaraBlog.it nelle strade dei quartieri lo dimostra. Cominciamo in zona Cassia.
Via di Valgardena: alla fine della strada la rete che recinge il locale circolo sportivo è stata arretrata di un paio di metri così che le auto possono parcheggiare comodamente e per intero sul marciapiede. Ciò costringe i marinai della locale caserma della Marina Militare a camminare, anche di sera e con poca luce, sulla carreggiata. Via Panattoni in compenso, a non più di 100 metri, è sempre libera.
A Via Azzarita un paio di anni fa è stato realizzato un bel marciapiede che, notoriamente, dovrebbe essere ad uso e consumo dei pedoni. In realtà viene utilizzato per la sosta delle autovetture mentre i pedoni sono costretti a camminare sulla strada. E ad essere occupati non sono solo i marciapiedi ma anche i passaggi pedonali e le rampe per disabili. Ora sarà pur vero che nella via c’è un Commissariato che ha un notevole bacino d’utenza ma la situazione non cambia nelle ore di chiusura degli uffici e neppure in quelle serali.

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Su Via Cassia la situazione migliora forse a causa del traffico intenso o di alcune aree interne prospicienti gli esercizi commerciali; ma l’abitudine di fermarsi sul marciapiede, magari per andare a comprare le sigarette o prendere un caffè, è piuttosto diffusa. E poca importanza ha il fatto che i pedoni siano costretti a scendere e salire dal marciapiede come se fosse un esercizio di step.
Svoltando per Via di Grottarossa la situazione precipita decisamente: sarà il traffico o l’urbanizzazione, fatto sta che risalendo verso la Cassia il marciapiede di destra è occupato per tutta la sua lunghezza. Meglio sarebbe eliminarlo e farne dei parcheggi costringendo i pedoni a camminare sul lato opposto. Una foto scattata nei pressi di un supermercato ci è sembrata rappresentativa: le strisce pedonali sono state tracciate in corrispondenza di un palo della luce e di un segnale stradale e come se non bastasse, il poco spazio rimasto, è occupato da un auto e uno scooter.

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Da Via di Grottarossa ci spostiamo al Fleming, in Via Flaminia Vecchia, dove la presenza di innumerevoli negozi e di alcune scuole è probabilmente all’origine del caos più totale: auto sui marciapiedi ovunque e pedoni sulla strada.

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A Corso Francia neppure l’altezza vertiginosa del travertino impedisce alle auto di salire sui marciapiedi: qualche commerciante si è attrezzato con foglietti che invitano a sloggiare, gli altri si sono rassegnati e con loro i pedoni, costretti allo slalom fra pneumatici e cofani roventi. Siamo andati a sbirciare nel parcheggio sotto il supermercato all’incrocio fra Via Flaminia e Corso Francia convinti di trovarlo pieno zeppo. Nel sotterraneo la desolazione è completa, ci sono non più di 7 o 8 autovetture.

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Terminiamo il giro prendendo la salita verso piazza dei Giochi Delfici. In via di Vigna Stelluti le auto in doppia fila dimezzano la carreggiata trasformandola  in un micidiale imbuto. Qualche ardimentoso lascia l’auto addirittura in terza fila però, diligentemente (!), con le quattro luci intrermittenti accese, come se ciò lo giustificasse. La confusione regna sovrana e le strisce pedonali ed i marciapiedi spariscono fagocitati dalle lamiere.

E’ dura la vita del pedone, figlio d’un dio minore, in questo scenario. Ed i dati che ogni anno vengono diffusi dall’ ACI sono allarmanti.  Solo nel 2009 in Italia ci sono stati migliaia di investimenti con 620 morti: a Roma le vittime sono state 52. Fra le responsabilità degli incidenti le auto parcheggiate sui marciapiedi e sui passaggi pedonali che costringono i pedoni a muoversi sulla carreggiata.

Francesco Gargaglia

*** riproduzione riservata ***

 

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6 COMMENTI

  1. Mi chiedo…..e i vigili dove sono? La gente è sicuramente incivile, ma forse basterebbe anche un po’ di controllo (multe, rimozione delle auto) per scoraggiare i più da tali comportamenti (che creano sulla flaminia vecchia anche gravi disagi al servizio di trasporto pubblico, con gli autobus costretti a fare slalom tra le macchine in doppia fila). Nella zona di corso francia, ad esempio, i vigili sono sempre e solo al semaforo all’incrocio con via Flaminia vecchia. Intorno si crea il caos, ma dal gabbiotto loro non si muovono. Come mai?

  2. Questo è un problema di mentalità: Le persone non vogliono pagare il parcheggio, quindi preferiscono doppie file e divieti di sosta ai garage

  3. Pur consapevole di essere considerata banale , vorrei ricordarci che salvo pochissimi ,ognuno di noi è “automobilista ” contemporaneamente ad essere un pedone e viene da pensare ,osservando che da automobilista raramente tiene conto dei pedoni mentre da pedone chiede diritti.e dimentica il suo stato di qualche minuto prima Oltre a più parcheggi forse ognuno potrebbe anche fare i conti con se stesso. Da abitante di una zona sempre più calda come Panattoni ne vedo tante da chiosare. Gente la cui macchina è sempre più grande ,affascinata chredo dallo status simbol del camion che la lascia parcheggiata anche per 10 12 giorni ,davanti alle case;parcheggi che vengono fatti senza calcolare lo spazio ma senza pensare che magari se parcheggi meglio rimane il posto per un altro mezzo, persone che lasciano lì la macchina per poi prendere l’auto.Che dire di PiazzaManfredi Azzarita dove girare sia venendo da sotto che da sopra è divenuto rischio di vita .Il tema è enorme ma penso che la civiltà di ognuno conti non poco,almeno come incoraggiamento che non tutto è perduto anche perchè è la civiltà e il buon senso che potrebbe poi accompagnare chi e sono tanti finisse per ricoprire un posto “col potere” di decidere.

  4. io francamente da automobilista non lascio mai la macchina in doppia fila . e’ questione di mentalità, o di educazione, che a volte nelle nostre zone sembra inversamente proporzionale al volume del portafoglio…

  5. andate pure a Via S.Godenzo e piazzetta adiacencente le cose non cambiano neache in questa zona,la prepotenza delle persone e la maleducazione regna sovrana!
    rimpiango molto il quartiere dove sono nata e cresciuta!

    Margarita C.Cansillo

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