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La “Parete nord” di Jean Marc Rochette

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Galvanica Bruni

“…il massiccio degli Ecrins è straordinariamente ricco: della sua povertà, della sua nudità, della sua rudezza, della sua selvatichezza. La vera ricchezza consiste nel dare gioia, procurare meraviglia. Aiuta a nascere, a crescere, ad amare, a capire. Dice che alcune cose, magnifiche, meravigliose, semplicissime, esistono coì come sono…come all’alba del mondo”. (Gaston Rebuffat)                                                                                 

Ci sono diversi modi di raccontare la montagna: con un romanzo, un libro fotografico, un reportage… Jean Marc Rochette ha scelto il disegno per il suo “Parete Nord” (edizioni L’Ippocampo, pag. 286, 25 Euro).

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Secondo Paolo Cognetti, che ha curato la traduzione e la presentazione, sono molti gli alpinisti che scrivono libri (praticamente quasi tutti) ma tra di loro non c’è un Conrad o un London, insomma non c’è un “grande scrittore”.

Una ragione è che un alpinista di mestiere arrampica montagne difficili e ostili e non scrive, e un’altra ragione ancora, la più importante, è che: “I grandi alpinisti hanno una sfiducia di fondo nel potere della parola. In montagna si parla poco o niente. E dentro di se sembrano sempre sentire che la parola è insufficiente a trasmettere ciò che hanno vissuto…” Non così per Rochette che prima è narratore e poi alpinista.

Jean Marc Rochette è un affermato artista, disegnatore e illustratore ed è stato un eccellente alpinista; in “Parete Nord” ha voluto raccontare attraverso le immagini la sua storia di alpinista tra i 15 e i 21 anni, un fumetto che si legge come un grande romanzo di avventure.

Il disegno di Rochette è moto particolare: piuttosto scuro, preciso nei tratti ma veloce; la sua vera capacità non è il disegno ma il raccontare, attraverso le immagini, una storia con la stessa arte e passione di un grande scrittore.

Anche chi non ama i libri illustrati o i fumetti rimarrebbe affascinato da questa storia di montagna proprio come se stesse leggendo un libro di Conrad o London.

La vicenda ha inizio nei primi anni ’60 quando il giovanissimo Jean Marc, orfano di padre, inizia nelle Alpi francesi  il suo avvicinamento alla montagna; una storia che lo porterà ad essere nell’arco di poco tempo un bravo e capace alpinista in grado di affrontare pareti sempre più difficili e con un unico obiettivo: scalare la parete Nord degli Ecrins.

Una meta che Rochette non raggiungerà mai, non per mancanza di esperienza, coraggio o capacità, ma perché dopo la morte di alcuni suoi compagni di cordata e un gravissimo incidente prenderà coscienza del fatto che la sua vera priorità nella vita è diventare un artista.

Per Jean Marc la montagna rimarrà “la casa”, la parete Nord degli Ecrins un sogno da custodire gelosamente nell’animo, ma il suo mestiere il disegno e il fumetto.

La storia che attraverso immagini spesso emozionanti  si snoda per quasi 300 pagine è la storia vera di un eccellente alpinista e di uno straordinario artista raccontata con forza e drammaticità ma anche con una certa poesia che traspare da tavole dalle tinte forti.

Chi ama la montagna non potrà non rimanere affascinato da questo libro fatto di vuoti impressionanti, di picchi vertiginosi, di  pareti lisce ed esposte, di ghiacciai infidi e pericolosi e di crepacci pronti a ghermirti: una fantastica e avvincente avventura che porterà un ragazzo come tanti ad essere non solo un uomo di montagna ma anche uno straordinario narratore.

Francesco Gargaglia

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