Home CRONACA Olgiata, vita breve per il murale-ricordo di Marco e Sandro

Olgiata, vita breve per il murale-ricordo di Marco e Sandro

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Galvanica Bruni

Non si ferma la querelle sul murale commemorativo appena realizzato all’Olgiata, addirittura si ventila  l’ipotesi di una sua rimozione.

Il Consorzio Olgiata nella giornata di ieri, lunedì 8 marzo, ha scritto al Municipio XV e all’Anas per contestarne la realizzazione: alla base della disputa le autorizzazioni che l’amministrazione locale ha rilasciato per realizzare l’opera su una struttura che, a detta del Consorzio, non rientra nella competenza municipale.

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Il ricordo di Marco e Sandro ora rischia di sparire

Si tratta di un ritratto commemorativo in ricordo di Marco Fulvi e Alessandro Sirianni Massaro, i due amici morti in un incidente stradale nella notte del 20 novembre del 2019.

Il pilone del viadotto di Via Cassia, sul quale è stato effettuato il graffito, è proprio quello contro il quale l’auto dei due uomini si è andata a schiantare e l’opera, realizzata in meno di una settimana dall’artista Tina Loiodice, è stata pensata proprio per celebrare i due quarantenni e la loro grande amicizia.

Nel comunicato pubblicato sul sito del Consorzio si parla di “incongruenza del rilascio di autorizzazioni su di un bene sul quale gli stessi enti (ndr: Municipio e Anas) negano di avere competenza” – e quindi di un bene, il cavalcavia, che non sarebbe di proprietà pubblica – e di “mancata considerazione dei lavori di manutenzione straordinaria che stanno per essere effettuati”, lavori che richiederebbero la rimozione del murale.

Al comunicato è seguita una Pec inviata direttamente agli uffici municipali e al Presidente, Stefano Simonelli (che nel pomeriggio di sabato 6 marzo era presente alla cerimonia di inaugurazione del graffito) e ad Anas, che avrebbe autorizzato l’installazione dell’impalcatura per la realizzazione dell’opera.

La rivendicazione del Consorzio è chiara ed è la proprietà del cavalcavia; l’ente contesta il fatto di non essere stato coinvolto nella decisione relativa alla realizzazione dell’opera. A ciò si aggiungono i problemi strutturali del viadotto che richiederebbero urgenti interventi di messa in sicurezza che porterebbero alla rimozione del disegno.

Responsabilità e autorizzazioni

A fine novembre 2020, i Vigili del Fuoco effettuano un intervento di verifica strutturale del cavalcavia e richiedono un intervento per la messa in sicurezza. Non solo, viene interdetto il passaggio di persone e automobili sotto la prima campata e dei mezzi superiori ai trentacinque quintali al di sopra del viadotto.

Sempre secondo quanto riportato dal Consorzio, a quel sopralluogo partecipa anche Anas che in quell’occasione dichiara di non avere alcuna competenza sul cavalcavia e dieci giorni dopo anche gli uffici del XV Municipio comunicano che il cavalcavia non risulta in manutenzione all’amministrazione municipale.

A questo punto quindi, rimarcando anche l’utilizzo quasi del tutto esclusivo del viadotto che collega Via Formellese con l’ingresso nord della zona residenziale, il Consorzio Olgiata considera l’opzione di affidare i lavori di manutenzione straordinaria a un’impresa privata.

Nel frattempo però, dopo quattro mesi esatti, il 1 marzo scorso inizia la realizzazione del graffito, a quanto pare senza il consenso del Consorzio che si dichiara all’oscuro di tutto.

Al di là delle autorizzazioni resta però la questione di fondo: all’avvio dei lavori di manutenzione del cavalcavia il murale sarà cancellato.

Nel documento inviato al Municipio il Consorzio parla chiaro: “Se ci aveste informati vi avremmo potuto avvertire del fatto che i lavori di manutenzione programmati prevedono tra le altre cose anche la necessità di verniciare tutti i piloni con vernice epossidica che dunque andrà a ricoprire il murales appena realizzato.

Vita breve per il murale

Nessun ripensamento quindi e via il disegno. La data di inizio lavori non è stata ancora resa nota mentre il Municipio è stato invitato dal Consorzio Olgiata ad “avvisare senza indugio le famiglie delle vittime dell’incidente.”

Da via Flaminia 872 nessun commento né risposte alle nostre domande. Chi invece in queste ore sta cercando di riportare l’attenzione sul vero significato del murale, al di là del braccio di ferro tra enti, è proprio l’artista che lo ha realizzato, autrice peraltro di un altro graffito realizzato quattro anni fa sotto il cavalcavia che da Via Cassia porta verso Cesano per commemorare due ragazzi vittime del terremoto di Amatrice, oltre ad aver rivitalizzato, nel 2016, i corridoi della stazione La Giustiniana con i volti di quattro grandi attrici come Claudia Cardinale, Virna Lisi, Anna Magnani e Monica Vitti.

L’arte è un bene non un pericolo e l’Anas promuove progetti di Street Art” – tuona la Loiodice sui social, rispondendo al Consorzio che tra le altre cose accusa l’opera di non essere conforme alle direttive Anas attinenti alla pericolosità dei murales per la circolazione stradale.

Alle famiglie delle vittime non rimane invece che restare a guardare per capire quale sarà il destino dell’opera dedicata ai loro cari.

Ludovica Panzerotto

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