Home VIGNA CLARA Stazione Vigna Clara, sabato nuova manifestazione di protesta

Stazione Vigna Clara, sabato nuova manifestazione di protesta

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Galvanica Bruni

Il 12 dicembre del 2020 era prevista l’attivazione commerciale della linea Vigna Clara-Ostiense, ma quando sembrava tutto ok RFI si è vista costretta a ripetere l’iter della VIA per poter poi consegnare la documentazione all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria, che si riserva dai 150 ai 180 giorni per autorizzare l’esercizio viaggiatori. In assenza di ulteriori intoppi l’inaugurazione si sarebbe potuta tenere entro la fine del 2021.

Ma ora anche questa data sembra a rischio. In effetti, percorrendo a ritroso la copiosa documentazione presente sul sito della Regione Lazio, si apprende che ulteriori esposti – presentati  al MIT e al Ministero dell’Ambiente fra agosto e settembre 2020 da una singola cittadina e da uno studio legale che rappresenta i ricorrenti di sempre – hanno causato uno stop al rilascio della VIA (Valutazione Impatto Ambientale) da parte della Regione Lazio.

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Fra i diversi motivi, un particolare problema sollevato a gennaio 2020 dal Ministero dell’Ambiente è causa dello stop ed è così sintetizzabile: la riattivazione della tratta  esistente  Valle  Aurelia-Vigna  Clara è un’infrastruttura autonoma, come afferma RFI, e quindi assoggettabile solo alla VIA regionale, o è parte della infrastruttura ferroviaria Cintura Nord per la quale occorrono pareri di livello superiore, come affermano i soggetti privati che si oppongono all’opera?

Come conseguenza la Regione Lazio, in data 21 gennaio 2021, scrivendo al Ministero dell’Ambiente, a quello delle Infrastrutture e Trasporti, Alla Città metropolitana di Roma e al Campidoglio, ha fatto sapere di aver sospeso il procedimento di VIA.

L’iter potrà essere ripreso, si legge testualmente, “dal deposito della seguente documentazione: 1) relazione esplicativa e cartografia planimetrica di dettaglio che evidenzi dove si colloca la tratta ferroviaria esistente oggetto di riattivazione rispetto al progetto della Cintura Nord di cui al parere della Commissione Tecnica ministeriale di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS del 2004; 2) valutazione delle interferenze e dei condizionamenti di carattere  progettuale e ambientale determinati dalla coesistenza della linea ferroviaria realizzata rispetto a quella di progetto della Cintura Nord. 3) Condivisione della suddetta documentazione tecnica  con le competenti strutture del Ministero dell’Ambiente e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. 4) Pronunciamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in  qualità di amministrazione a cui fa capo l’iter autorizzativo complessivo dell’opera, in ordine a quanto  evidenziato nella citata nota del Ministero dell’Ambiente”.

Lapidario il commento di Cristina Tabarrini e Stefano Testi, rispettivamente presidente e vice presidente del Comitato ‘Un anello per Roma’: “Ormai è chiaro che esistono forze che ostacolano in tutti i modi questo mezzo di trasporto sicuro ed ecologico, atteso dai quartieri limitrofi da più di trent’anni”.

E quindi, in attesa che Vera Fiorani – attuale Amministratore Delegato di RFI nominata commissaria ad acta per le opere conclusive della chiusura dell’anello ferroviario (di cui la riattivazione della tratta Vigna Clara-Valle Aurelia è prerequisito) – prenda possesso dei poteri potendo magari sbrogliare anche questa matassa, Un Anello per Roma anticipa una nuova manifestazione.

Chiamando a raccolta i Comitati dedicati al trasporto pubblico nell’area Nord-Ovest della capitale e cioè il Comitato Mobilità Sostenibile Quadrante Nord Ovest di Roma, Comitato Quartieri della Stazione di Vigna Clara e Dintorni, Ambiente e Legalità Ponte Milvio e Associazione Fleming e Vigna Clara per la mobilità, Tabarrini e Testi annunciano una manifestazione statica “per chiedere tutti insieme l’apertura di una linea ferroviaria metropolitana pronta dal 16 luglio del 2016, che si potrebbe attivare domani mattina risolvendo i problemi di trasporto di circa 30mila cittadini prigionieri del traffico e vittime dell’alto tasso di polveri sottili”. 

L’appuntamento – a cui pare possa partecipare anche RFI dalla quale si potranno avere notizie aggiornate – è fissato per sabato 13 febbraio alle 11 in Piazza Diodati, alle spalle della stazione di Vigna Clara.

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10 COMMENTI

  1. È veramente inaudito che, per l’opposizione di pochi cittadini, interi quartieri debbano rimanere isolati dal resto della città. Possibile che non esista un modo per metterli a tacere e far funzionare un’opera pronta da decenni?

  2. È vergognoso frapporre ostacoli da decenni alla realizzazione di un’opera di vitale importanza per la mobilità e per il decongestionamento dal traffico dell’intera zona e delle adiacenti periferie.

  3. Le obiezioni di Marina e Carlo, per quanto giustissime, denotano però una certa ingenuità: è normale che in un paese come questo gli interessi di una esigua minoranza siano prevalenti su quelli di una intera comunità. Succede ogni giorno. E’ successo con il Governo Conte dove una sparuta minoranza (forse il 3%) è stata in grado di condizionare e poi annientare un governo. Come per la stazione di Vigna Clara…..tutto legale!

  4. Quindi siamo passati dall’ottenere la VIA in 150 giorni al dover aspettare di sapere, non si sa entro quando, se la VIA è sufficiente o servono tutte le altre richieste ?
    Quindi ormai siamo già ad almeno giugno 2022 ?

  5. Purtroppo viviamo in un paese arretrato, con un sistema giuridico e un apparato amministrativo/burocratico che rendono quasi impossibile l’ammodernamento infrastrutturale del paese. I furbastri del ricorso , che magari pensano pure di vivere nella “culla del diritto”, conoscono le falle del sistema e ne approfittano, con argomentazioni del tutto pretestuose. Teoricamente potremmo andare avanti così per altri dieci anni.

  6. Stazione pronta dall’estate 2016 e sulla entrata in servizio ancora non è possibile far previsioni. Non riesco ad immaginare quale sia stato per RFI il danno in termini economici, tra ricorsi al TAR, burocrazia e bastoni fra le ruote, e mi chiedo anche se qualcuno rimborserà mai qualcosa. Comunque cinque e più anni per attivare una linea ferroviaria sembrano tantini. Sorge spontanea una domanda: siamo ancora in Europa?

  7. seguo questo blog da diversi anni nonostante io sia brianzolo (lombardo) , sono interessato a qualunque tipo di discussione o di notizia sul trasporto pubblico.
    la chiusura dell’anello di Roma in particolare mi “intrippa” notevolmente.
    Avete tutta la mia solidarietà, la situazione è completamente assurda.

  8. La sotria della Stazione Vigna Clara già da tempo appartiene più al grottesco che alla cronaca… comprendo le lagnanze di chi vede un’opera che ritiene importante “frenata” dalle obiezioni di pochi… comprendo meno come, in un caso così polemicamente dibattuto da molti anni, la documentazione presentata – evidentemente – ancora presenta lacune ed appigli buoni per chi vi si oppone.

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