Pronta la lista delle opere infrastrutturali italiane da commissariare con i nomi dei relativi commissari. Nella giornata di mercoledì 20 gennaio il Governo ha presentato al Parlamento un decreto in cui sono elencate le opere che necessitano di essere commissariate.
Fra queste c’è la chiusura dell’anello ferroviario romano alla cui gestione è stata chiamata Vera Fiorani, attuale Amministratore Delegato di RFI.
Il documento era atteso da sei mesi, visto che il decreto semplificazioni che prevede la riforma del codice degli appalti con l’introduzione di un meccanismo accelerato per far marciare i cantieri è in vigore dal 7 luglio 2020.
Ogni commissario avrà ampi poteri, deciderà tempi e modi di esecuzione e vigilerà sui lavori, in sintonia con le modalità e procedure adottate per la ricostruzione del Polcevera di Genova.
Sono 547 i milioni di euro stanziati per la chiusura dell’anello ferroviario il cui progetto consiste nel raddoppiare la tratta Vigna Clara – Valle Aurelia, realizzare un nuovo tracciato tra la stazione Vigna Clara e quella Val d’Ala (aldilà del Tevere) e una nuova stazione Tor di Quinto che diventerà nodo di scambio tramite l’interscambio con la Ferrovia Roma Nord, ovvero la Roma-Civita Castellana-Viterbo, e la diramazione per Roma Smistamento.
La progettazione, finanziata nel 2016 con 12 milioni di euro, dovrebbe essere già completata e a quanto allora si seppe pare che esista uno studio secondo il quale i binari potrebbero passare non più sopra ma accanto all’area industriale di via Camposampiero, zona Tor di Quinto, dove circa ottanta artigiani lavorano da decenni, azzerando il problema di doverli trasferire e superando così uno scoglio non da poco.
L’intera opera è stata anche oggetto di un’intesa sottoscritta tra RFI e Campidoglio nel luglio 2018 per la la riqualificazione delle aree ferroviarie dismesse all’interno del Nodo Ferroviario di Roma. Al primo punto della lista c’era e ancora c’è la realizzazione dell’ultimo tratto dell’anello ferroviario e la chiusura dello stesso, che viene vista ad ogni livello come l’unica soluzione per risolvere in gran parte il problema del traffico e dell’inquinamento nella capitale.
Passaggio importante di tutto il progetto è la messa in esercizio della linea Vigna Clara Ostiense oggi attesa auspicalmente, dopo le ultime notizie, per metà, o forse più probabile per fine 2021, appena ottenuto l’ok dell’ASNF (Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria) il cui parere è vincolante e che verrà richiesto dopo che si sarà concluso in Regione Lazio, l’iter della VIA (Valutazione Impatto Ambientale), iter oggi altalenante anche alla luce di continui ostacoli di cui si può avere contezza, ad esempio, leggendo questa lettera (clicca qui) dal Ministero dell’Ambiente al MIT, alla Regione Lazio e a RFI.
Claudio Cafasso
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Leggevo dal box della regione lazio che la VIA è sospesa per attesa planimetria con cui identificare le parti di tracciato (oltre vigna clara) di competenza statale da quelle di competenza regionale, distinguendo in modo netto la riattivazione del servizio ValleA-VignaClara dalla chiusura dell’anello ferroviario. Vabuo’ …
https://regionelazio.app.box.com/v/VIA-055-2020/folder/119006962487
E vai altri anni di attesa……………
come ho sempre detto e questo ennesimo “stop” ne è l’ìennesima conferma ,ormai senza ombra di dubbio alcuno ,c’è di sicuro una maledizione, un incantesimo, una fattura, un malocchio presente dentro la galleria cassia-monte mario che sembra avere il potere di manipolare a piacimento le menti di coloro che dovrebbero essere i preposti (RFI in questo caso) a fornire ogni documentazione al TAr all’Ansf e algi enti preposti al fine di sabotare ogni loro tentativo di produrre la documentazione richiesta,che in questo caso si arricchisce di una nuova “integrazione” ,pero’ come al solito non posso fare a meno di domandarmi: MA CHI L’A DETTO che questa “nuova richiesta di integrazione planimetrica” debba richiedere per forza anni per esserea prodotta e soprattutto,ora che l’intera procedura giuridico-amministrativa di Vigna Clara passerà al vaglio del Commissario (essnedo anche essa un’opera commissariata) ,CHI HA DETTO che il Commissario non potrà impugnare qusta richiesta di verifica planimetrica e rendere quindi nulla la sua necessita? fatevi un pochino di domande prima di sparare come al solito il classico veleno pessimista italiano che ci rende famosi in tutto il mondo!
Ne abbiamo visti pochi di commissari straordinari a Roma…
Gentili Signori, ormai siamo alla barzelletta.
Un cittadino, una persona fisica, indica ad una struttura dello Stato (un Ministero) quello che deve fare.
Il Ministero (Ambiente) esegue e chiede alla Regione Lazio di bloccare l’iter di Valutazione di Impatto Ambientale
Abbiamo poi la Regione Lazio (altra struttura amministrativa dello Stato) che esegue bloccando l’iter per la riattivazione della linea.
Non avendo altro su cui aggrapparsi, il Ministero e la Regione chiedono ad RFI una planimetria che indichi quale binario sia di competenza regionale e quale statale, come se sul tracciato di ormai 60 anni fa esistessero due linee ferroviarie di due enti diversi.
La linea ha due binari per 2 km, ed un binario solo per 6 km.
Questa pagliacciata ci costera’ altri mesi di ritardo.
Ormai possiamo solo sperare nel nuovo Commissario ad acta, l,ing. Vera Fiorani, attuale AD e DG di RFI.
Ha dell’incredibile questa vicenda di Vigna Clara, sembra la tela di Penelope, qualcuno disfa di notte quel che si tesse di giorno. Ma quella Regina aveva uno scopo nobile, quello di tenere a bada i Proci, ma queste azioni dilatorie che bloccano da 5 anni una linea di metropolitana, producono come esito solo un grave danno a tutta la cittadinanza.
Faccio un appello alla neo Commissaria, l’Ing. Vera Fiorani, perchè faccia luce rapidamente su questa vicenda, e che dia nel più breve termine il consenso all’avvio della linea Vigna Clara – Ostiense, e a tutte le opere già finanziate per il raddoppio della linea e il completamento dell’Anello ferroviario, nel pieno rispetto, ovviamente, delle norme esistenti e della sicurezza di tutti i cittadini.
Com’è noto a tutti quelli che hanno seguito la vicenda, la stazione di Vigna Clara era pronta nell’estate del 2016, e se mai entrerà in servizio farà comunque in tempo a compiere il quinto compleanno. Sarebbe molto opportuno che chi è stato preposto alla gestione dell’ anello ferroviario renda in tempi brevi noto un cronoprogramma circa la chiusura dello stesso.
La tormentata vicenda della stazione di Vigna Clara lascia temere che per chiudere l’anello ferroviario possano occorrere dieci o venti anni, mezzo secolo, chissà.
Mi auguro soltanto che il Commissario non si faccia infinocchiare di queste parole e ribadisca che se le carte sono in regola……come lo sono…..non si perda tempo e si incominci a lavorare nel rispetto di quelle persone che da anni attendono di uscire da un isolamento del quartiere e che si possa avere un anello con connessioni ad altre infrastrutture …… come nel resto del mondo.
La vicenda Vigna Clara è paradigmatica per far capire che l’Italia è destinata in pochi anni alla rovina, già in corso da decenni ma destinata ad accelerare. Il grottesco accattonaggio sui favoleggiati 209 miliardi di prestito UE finanziato da noi stessi, sui quali miliardi tutti vorrebbero metter le mani ma di cui nessuno sa che cosa farne, fa capire in che mani siamo.
Bene, dopo questo ultimo annuncio, ho la certezza che, prima che io veda queste opere, saranno suonate le trombe del giudizio!!
Incredibile, il famoso ricorrente potentissimo ( massone? amico intimo di Bergoglio o di Mattarella….bohhhhh) non ci dorme la notte per guadagnare qualche mese ….al fine di lasciare tutto come lo schifo che c’e!
Comunque pare che questa planimetria si pronta e depositabile no?
Speriamo che il Commissario non obbedisca al suddetto potentissimo personaggio……
Avevo 25 anni ed ero appena laureato in Ingegneria dei Trasporti(ovviamente anche ferroviari) e già allora era un intervento previsto e realizzabile …..”a breve” !!!
Oggi ho compiuto 70 anni ed apprendo che è stato designato un apposito Commissario che finalmente realizzerà l’intervento ……. “a breve” !!!
Ho subito avvisato mio figlio che oggi ha 33 anni e gli ho comunicato la cosa e lui , giustamente , ha subito informato suo figlio di appena 4 anni , in modo che il piccolo una volta cresciuto e diventato uomo, possa a sua volta finalmente dire a suo figlio : guarda che prima della tua morte riuscirai a vedere completata ADDIRITTURA LA CHIUSURA DELL’ANELLO FERROVIARO ” !!!
…che gran bella notizia !!!
Persino i giovani di Forza Italia hanno di recente manifestato per vedere in funzione la Stazione “Vigna Clara” che oramai supera tutti per essere diventata l’emblema dei costi della democrazia, trionfo dei Diritti, perché da Striscia la Notizia al TG3 dagli anni 90 è stato un continuo spingere e forzare una stazione che qui non vuole nessuno.
Dalla parte de ricorrenti per arginare lo sbrago di una società che vuole diventare un tutt’uno per assolvere i molti dalle loro colpe gravi cosiddetti fenomeni di estraneazione e disinteresse.
La zona è residenziale, condizione costata agli acquirenti degli appartamenti il 40% in più al metro quadro, scelta costosa di una popolazione allora abbiente a garanzia di “quiete”.
La Stazione già prevista dagli anni sessanta fu sacrificata proprio all’intera impostazione morale e culturale con la quale voleva essere distinto e riconosciuto un popolo ed un quartiere.
Non per tutti, non per Noi che amiamo ed accettiamo di vivere nella città con tutti i suoi rumori.
La stazione dunque, oramai nel caso da rifare nuovamente, dovrebbe essere spostata e realizzata in altro più consono luogo costi quel che costi (per dire!).
I “giovani” forzisti, egregio signor Leosc, erano una dozzina più il senatore Gasbarri che tanto giovane non è. Chiara manovra elettorale visto che è la prima volta che si sono occupati di questa stazione che secondo lei “qui non vuole nessuno”. Ma nessuno chi ? Per conto di chi parla lei ? E’ forse il portavoce di quei 4 gatti che a forza di arrampicate sulle unghie si sono consumati pure le mani fra ricorsi e controricorsi pur di bloccare il progresso ? Lei, egregio signore, è felice di respirare lo smog ? Lei egregio signore, è felice di impiegare ore in macchina per andare da roma nord a roma sud ? Be’ io no, e come me migliaia e migliaia di cittadini. Si arrenda o cambi casa perchè questa stazione aprirà, e pure a furor di popolo. La saluto con simpatia per via della battuta nelle ultime righe del suo commento (ma è veramente una battuta ? Boh…)
@Urbano,
non è poco che commento su VCB ma ancora non ho imparato ad usare il rientro come fa Lei, sarà per via della timidezza non si sa, comunque non è una battuta, se Lei e gli altri hanno seguito il corso delle cose che hanno interessato la città di Roma negli ultimi due decenni non potrà non essersi accorto del volto che la città avrebbe dovuto assumere per affrontare il prossimo futuro conseguenza dei cambiamenti epocali e globali. Per riassumere e sintetizzare la questione climatica che incide su tutto o se preferisce le emissioni in ambiente derivanti dalle attuali attività umane, i sottoscritti protocolli o accordi sul clima presi con l’Europa ed il resto del mondo ecc., ecc..
Cambiamenti su tutto, sulle attività produttive, avrà sentito parlare di industria 4.0 ecc., ecc..
Dunque il volto della città o il vivere in città conseguenza stretta dei cambiamenti così come avrà visto in politica con questa fase che è identificata dagli intellettuali come periodo post ideologico, cambiamenti epocali e globali.
Per fare un esempio concreto non Le sarà sfuggito il cosiddetto “Ponte della Musica” ed il gemello “Ponte della Scienza” che insieme ad altri due ponti da realizzare volevano essere il tratto distintivo di una nuova epoca, volto per così dire di una città che affronta la questione ambientale.
Il cosiddetto “Anello per Roma” ed il Suo Comitato sono emanazione di questo nuovo inizio ma a torto si impantana sulla Stazione Vigna Clara.
Nessuno vuole fare respirare lo “Smog” a nessuno parliamo di ripensare il tratto di ferrovia che chiuderebbe l’anello facendo passare il tratto e la stazione da un’altra parte ma sempre nelle vicinanze considerando ad esempio un più agile raggiungimento del Foro Italico e dello Stadio Olimpico in occasione di manifestazioni sportive ad esempio, meno ore di macchina per me per Lei e per molti altri….. saluti
Gentilissimo Sig. Leosc,
come dice Lei sono anni che riempie questo blog serio delle sue falsita’, ma non si e’ mai degnato di identificarsi con nome e cognome, nascondendosi dietro uno pseudonimo.
Capisco che i ricorrenti l’abbiano incaricata di sporcare queste pagine, ma un atteggiamento del genere e’ veramente misterioso.
Chiudo con un consiglio: se odia i treni, le stazioni ed i cittadini di questo quartiere perche’ li vuole isolare, cambi casa e quartiere, perche’ qui nessuno la vuole, al di la’ dei ricorrenti amichetti Suoi.
Con ossequi
Stefano Testi
Vicepresidente Comitati Un Anello per Roma e Mobilita’ Sostenibile Quadrante Nord Ovest di Roma, Dirigente Movimento sulla nuova linea del Brennero, proveniente da Consorzio Ferrofir, Consorzio Pegaso e Consorzio Metro C.
Già, vorrebbe far passare la ferrovia sotto casa di qualcun’altro…facendoci spendere milioni di euro per altre decine di anni di lavori! Bella proposta complimenti!
@Stefano,
Non replico a lei perché è stato ed è parte in causa nella Vicenda “Stazione Vigna Clara”, provo però un certo dispiacere per il risentimento e la malafede che traspaiono dalle sue parole che siamo sicuri non dipendono affatto dai nostri commenti. L’articolo di VCB “Raddoppio Vigna Clara-Valle Aurelia, chiusura anello ferroviario: c’è il Commissario”, ed i successivi commenti tutti grossomodo allineati ci hanno “obbligato” a dare voce a chi non riesce proprio a capire il perché di tanta pena, non si sta parlando di un’area isolata e priva di mezzi pubblici sia chiaro, si sta parlando di altri investimenti pubblici la cui opportunità risulta ai più non essere l’urgenza per definizione come invece sembra dagli articoli e dai commenti, esistono nel MXV situazioni che necessitano di maggiore attenzione perché quelle sì strettamente legate alla sopravvivenza delle persone e delle famiglie. Il Presidente Simonelli ad esempio può essere di aiuto nell’indicare quali realtà o situazioni necessiterebbero di maggior attenzione o se vuole di soldi veri rispetto alla stazione, per i commentatori, per il comitato e per il Commissario Vera Fiorani, l’invito ad andare di pari passo con la situazione generale al fine di concorrere come si fa da anni per evitare il dramma di uno scontro sociale che sembra proprio tanto atteso quanto da molti sperato.
Non sono amichetti miei.
Chissà se il Padreterno mosso a compassione non decida di rimandare in terra il Suo Figliuolo per spostare e ricostruire la Stazione di Vigna Clara in tre giorni magari qualche chilometro più in là…..
Incredibile, oltre un mese da questo stop e ancora niente di nuovo depositato per la valutazione… altro che mani nei capelli