Home CRONACA Parrocchiani ungolati in via Cortina d’Ampezzo

Parrocchiani ungolati in via Cortina d’Ampezzo

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foto di Don Armando Palmieri da gruppo facebook "viale Cortina d'Ampezzo e diramazioni"
Galvanica Bruni

A Roma nord capita un po’ ovunque trovare cinghiali a spasso nelle zone urbane, soprattutto laddove i rifiuti debordano dai cassonetti stracolmi o dove cittadini poco civili li abbandonano su strada volutamente.

Si muovono in gruppo, padre madre e cuccioli alla ricerca di cibo, attratti da quel che nella Riserva Naturale dell’Insugherata e nel Parco di Veio è diventato più difficile trovare. Gli avvistamenti sono all’ordine del giorno, ma trovarli nel giardino di una casa generalizia adiacente a una chiesa forse è la prima volta che accade.

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A fare la cronaca della vicenda sul gruppo facebook “Viale Cortina d’Ampezzo e diramazioni” è stato Don Armando Palmieri, sacerdote vocazionista della parrocchia  “San Gabriele Arcangelo”, che così scrive: “Dalle 13 di oggi 31 dicembre siamo alle prese con 4 cinghiali che sono rimasti bloccati all’interno del nostro giardino al 140 di Viale Cortina d’Ampezzo“.

Il racconto continua con la trafila abituale sperimentata da chiunque si sia trovato in questa situazione. Chi deve effettuare un primo intervento a tutela dei cittadini ma anche dei cinghiali, la Polizia Municipale o quella della Città Metropolitana? Di chi la competenza, della Regione Lazio o del Campidoglio? A chi segnalare la presenza di cinghiali, allo 060606 o al recapito apposito che il Comune avrebbe dovuto istituire ma che ancora non è noto?

Muovendosi nel meandro delle competenze, Don Palmieri racconta: “Abbiamo chiamato il 118 che ci ha dato il numero della Regione Lazio-Sezione Animali, ma nessuna risposta. Abbiamo chiamato i vigili, ma ci hanno dato ulteriore numero da chiamare, senza ricevere nessuna risposta. Stiamo cercando di non farli uscire per strada per evitare pericoli alle persone, e alle macchine. Stiamo aspettando la pattuglia dei carabinieri per capire le nostre opzioni. Qualcuno ha un idea di come risolvere questa situazione incresciosa senza arrecare danni a persone o a cose?”

La domanda del sacerdote ha suscitato molte e scontate risposte finché a placare gli animi, com’é giusto che sia vista la sua missione, è arrivato un nuovo post rassicurante del Don: “Solo per tranquillizzare tutti, i cinghiali sono usciti dalla nostra proprietà e si sono diretti alla Riserva dell’Insugherata, per via e viottoli. Erano innocui, hanno mangiato e sono passati oltre”.

Ora quel che resta è verificare da dove ogni tanto riescano a sconfinare e come porvi  rimedio, in modo comunque non cruento.

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