Home CRONACA Compostaggio Cesano-Osteria Nuova, comitati ricorrono al TAR contro Regione Lazio

Compostaggio Cesano-Osteria Nuova, comitati ricorrono al TAR contro Regione Lazio

TAR Lazio
ArsBiomedica

Un autunno caldo è alle viste nell’estremo lembo del territorio del Municipio XV.  Di saper organizzare vigorose ma civili proteste i residenti e i comitati locali ne hanno dato già prova negli anni passati (è ormai da giugno 2017 che si parla di questa vicenda) ed è chiaro che non intendono fermarsi proprio ora.

L’oggetto del contendere è l’impianto di compostaggio che secondo AMA e Comune di Roma dovrebbe vedere la luce in un lembo di terreno fra Cesano e Osteria Nuova, in un’area di circa 68mila metri quadri in via della Stazione di Cesano. Un impianto che sulla carta darà servizio a tre Municipi (il III, il XIV e il XV per un totale di oltre mezzo milione di residenti), con capacità di trattamento annuo pari a 60mila tonnellate di rifiuti organici.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

Un impianto contro il quale si sono schierati i comitati di quartiere e gran parte dei residenti locali, che recentemente ha ricevuto un secco No dal Municipio XV ma che invece ha avuto via libera dalla Regione Lazio con una positiva “Pronuncia di Valutazione di Impatto Ambientale”.

Ed è proprio contro questo via libera che sei associazioni del luogo – Associazione Pro Territorio e Cittadini onlus; Insieme per Cesano CdQ; Progetto comune APS di Anguillara Sabazia; Aste Taurine di Roma località Santa Maria di Galeria; Osteria Nuova e Santa Maria Galeria APS CdQ; ACRU. Associazione Consortile Due Pini – hanno presentato ricorso al TAR del Lazio per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della determina della Regione Lazio con quale è stata pronunciata la valutazione di impatto ambientale favorevole.

Ne dà notizia l’Associazione Pro territorio e cittadini onlus, facendo sapere che l’Avvocato Gabriele Colasanti, curatore del ricorso, ha ravvisato numerose violazioni di legge, rilevate dalla copiosa documentazione della procedura, anche grazie alla fattiva collaborazione dei volontari delle associazioni ed esperti in materia, fra i quali gli ingegneri Elio Morgani e Rosario Bartolo e il dott. Roberto Colasanti, già appartenente al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio culturale e docente in legislazione dei beni culturali all’Università Roma3.
Maggiori dettagli saranno forniti nel corso di una prossima video conferenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome