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Colazione mordi e fuggi al Villaggio dei Cronisti

cucciolo-cinghiale
Galvanica Bruni

Sabato 13 giugno, ore 7 circa, mamma cinghiale, papà cinghiale, zia e nonna cinghiale insieme ad una nidiata di cinghialetti decidono di fare colazione in Via Azzarita dove c’è uno snack-bar aperto H24 (i cassonetti, insomma).

A pasto già iniziato, forse disturbati cominciano a correre per la via e scendono in Via Mastrigli un po’ disorientati.

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Grugniscono e si guardano intorno tra lo stupore dei pochi che transitano a quell’ora; poi cercano di attaccar briga con una cane che essendo al guinzaglio però non può reagire e tutto finisce lì.

Interviene una coppia di “ranger” (ragazzi, insomma) che a bordo di uno scooter come esperti mandriani li spingono verso Piazza Ceroni; il gruppo di cinghiali raggiunge il Commissariato, scende verso il parcheggio in basso e trovando la strada sbarrata torna su Via Azzarita per poi sparire verso Via Panattoni.

Tutto è bene quel che finisce bene se non fosse che la famigliola ha perso un pargolo che disorientato è rimasto tra le auto di Via Mastrigli; il cinghialetto dalla tipica livrea a righe un po’ borbotta e un po’ si ferma ad assaggiare qualche prelibatezza lasciata in strada.

Qualcuno cerca di riportarlo verso la piazza ma non ne vuole sapere: velocissimo sguscia tra le auto, entra negli androni e alla fine sparisce in fondo alla via, dove inizia la grande macchia a ridosso della Caserma della Marina Militare. Ritornerà in famiglia o se ne troverà una nuova?

La vicenda di per sé divertente e surreale ancora una volta evidenzia da una parte l’inerzia delle amministrazioni competenti (dall’Ente Roma Natura alla Regione Lazio) nel trovare una soluzione al problema cinghiali in libertà in zona Cassia e dall’altra il rapporto, del tutto sbagliato, dei cittadini con questi animali.

Giorni fa, ad esempio, è dovuta intervenire una Guardia zoofila a Tomba di Nerone perchè alcune persone, in posa davanti all’obiettivo di uno smartphone, davano da mangiare alle bestiole.

C’è ancora chi non ha capito che considerare i cinghiali bestie mansuete e buone e trattarle alla stregua di un animale domestico è un errore gravissimo che snatura l’indole selvatica dei suidi che acquisiscono familiarità con l’uomo. La loro aggressività nei confronti dei cani è dovuta al fatto che sanno benissimo che dietro al cane non c’è un cacciatore armato di schioppo. Ecco perché anzichè starsene rintanati nelle aree più fitte della riserva dell’Insugherata girano indisturbati per le vie della Cassia.

Francesco Gargaglia

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3 COMMENTI

  1. Tra i Mammiferi terrestri (Primati esclusi), il livello di “intelligenza” del cinghiale/maiale (Sus scrofa) è secondo probabilmente solo a quello del lupo/cane (Canis lupus).
    Se la plurimillenaria selezione domestica sul maiale fosse stata operata anche sull’apprendimento anziché solo sulla produzione di carne, oggi avremmo probabilmente un animale domestico in grado di fare quasi tutto quello che sa fare un cane…
    Ma un cinghiale allo stato semi-brado che può superare il quintale e mezzo è un potenziale e grave pericolo per le persone e gli animali (cani), proprio perché non teme né le une né gli altri.
    Dispiace ammetterlo, ma è così…
    Il Comune di Roma prevede sanzioni salate per chi li nutre, dispiace ammetterlo ma è giusto così.

  2. Sapete cosa trovo assurdo?

    Il fatto che noi umani pensiamo di essere proprietari del pianeta terra.
    Il pianeta non e’ nostro ma di madre natura.
    3 mesi in lockdown e ancora non l’abbiamo capito? Ma cosa ci vuole?
    La vita e’ fatta di equilibrio ma noi umani vogliamo sempre tutto. Vogliamo sempre di piu’.
    La terra non e’ nostra.
    L’aria non e’ nostra.
    L’acqua neanche.
    Altrettanto il fuoco.
    Non sono di nostra appartenenza. Quando il pianeta fu creato, noi non esistevamo neanche.

    Nonostante cio’ ne abusiamo sempre. Bruciamo alberi a go-go. Contaminiamo l’aria che entra nei nostri polmoni senza pensarci due volte. Vediamo un animale per strada e gridiamo al lupo, non puo’ essere fra di noi!
    Io riesco a camminare davanti a un serpente di oltre 2 metri senza dire che qualcuno lo deve eliminare. Altrettanto con i porcospini, tassi, volpi e cinghiali. Anche davanti a un branco di cani selvaggi che sono stati abbandonati da qualche bravo “umano” e stanno morendo di fame ma nonostante tutto non mi hanno mangiata. Gli animali sono piu’ intelligenti di noi.

    E’ necessario ristabile un equilibrio.

    Aprite gli occhi.

    SVEGLIATEVI.

    GUARDATE OLTRE LA PUNTA DEL VOSTRO NASO.

    Siamo noi gli ospiti di questa terra.

  3. Cara Marisa , queste perle di saggezza tipo “siamo noi gli ospiti di questa terra , l’aria non è nostra , neanche il fuoco , manco l’acqua eccetera eccetera ” lasciano il tempo che trovano , come si suol dire.
    Da esperta naturalista , tu saprai che la territorialità è alla base del vivere delle comunità animali.

    Un leone non appartenente al gruppo viene scacciato ed aggredito dallo stesso gruppo per salvaguardare il proprio territorio. Proprio territorio , vagli a spiegare che sono tutti figli di Dio.

    Stesso comportamento pure le formiche.

    Il maschio dominante uccide i cuccioli degli altri , saranno pure più intelligenti ma la similitudine non la trovo.

    Prova a fare un tuffo nella pozza degli ippopotami poi mi racconti come è andata.

    Le galline si lamentano delle volpi , mai visto un porcospino aggressivo , magari un cinghiale si.

    Sono contento per i cani selvaggi che non ti abbiano morsa o mangiata , sono intelligenti e ci tengono alla salute.

    Sul fatto che bruciamo troppi alberi ed appestiamo l’aria sono assolutamente d’accordo ma non c’entra nulla con il problema in oggetto.

    Rimane il problema dello spazio personale o di comunità.

    Io un serpente di 2 metri dentro casa non lo voglio , ma neanche un porcospino od una volpe , tantomeno un cinghiale. Debbo dire che mi disturberebbe trovarli anche nel mio giardino.

    Ora , se a te sembra normale che cinghiali vadano a passeggio sgrufolando per via azzarita o via vigna stelluti o tomba di nerone , va bene , per me invece no ; magari dopo aver mangiato il serpente di 2metri , il porcospino , sventrato un cane selvaggio eccetera.

    Su una cosa hai ragione , è necessario ristabilire un equilibrio , con efficace abbattimento.

    Non è possibile essere tutti “ospiti” , ci sarà pure un “padrone di casa” magari condiscendente ed amorevole ma pur sempre padrone.

    Ma poi alla fine , cara Marisa , se la tua stanza da letto viene “invasa” dalle formiche o i topi si intrufolano nella tua cucina , se trovi una congrega di serpenti anche di 1 metro in giardino , un nido di vespe nelle serrande , che fai ?

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