Home CRONACA La Giustiniana, grazie a Gipa la disabilità socializza su Skype

La Giustiniana, grazie a Gipa la disabilità socializza su Skype

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Galvanica Bruni

#Conosciamoci. È questo l’hashtag lanciato dall’associazione di promozione sociale “Gipa, fuori dalla stanza”, per affrontare in modo costruttivo i lunghi giorni di quarantena forzata causata dall’emergenza del Covid-19.

Sono passate tre settimane dal 9 marzo, il giorno in cui il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha emanato il DPCM battezzato “#iorestoacasa”. Da venti giorni oltre 60 milioni di italiani sono stati chiamati a rimanere il più possibile nelle proprie abitazioni, limitando gli spostamenti allo stretto necessario.

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Di punto in bianco si sono fermate le vite di intere famiglie, lavoratori, studenti. E se è vero che la quarantena forzata può rappresentare una dura prova per chiunque, per qualcuno lo è ancora di più.

Ad esempio per Giampaolo Angelini, in arte Gipa, che convive con una disabilità psicomotoria. Da quando l’Italia è bloccata, anche l’assistenza domiciliare a cui è abituato è stata interrotta. E così il compito – e la responsabilità – di “riempire” le giornate di Gipa è ricaduto completamente sulla sua famiglia.

Per questo l’associazione di promozione sociale “Gipa, fuori dalla stanza” ha deciso di lanciare un’iniziativa basata sulla socializzazione, nel rispetto dei decreti ministeriali in vigore attualmente: una serie di videochiamate su Skype durante le quali scambiare due chiacchiere, conoscersi, tenersi compagnia. Con gli assistenti sociali, in primis. Ma anche con altre persone e famiglie che si trovano nella stessa situazione.

Lo racconta a VignaClaraBlog.it Benedetta Angelini, sorella di Gipa: «L’iniziativa nasce, come tutti i nostri progetti, da un’esigenza che noi viviamo in prima persona. In questo caso la necessità di affrontare il periodo di quarantena con una persona affetta da disabilità come Gipa. Attraverso la rete abbiamo scoperto che la nostra non era una situazione isolata, ma bensì una difficoltà comune per tutti i ragazzi che convivono con una patologia simile». Così la famiglia Angelini ha iniziato a pensare in che modo attivarsi, per aiutare nei limiti del possibile, «con i nostri mezzi e nel nostro piccolo», dice Benedetta.

L’idea concepita dall’associazione è nata proprio vedendo Gipa che interagiva via Skype con le sue operatrici. «Spesso – spiega Benedetta – una chiamata con un’assistente non dura quanto un vero e proprio turno di assistenza domiciliare al quale i ragazzi sono abituati. Quindi abbiamo pensato di allargare la possibilità di videochiamata a chiunque volesse partecipare: per diversificare gli utenti con cui parlare, per dare un elemento di novità in queste giornate monotone, per dare la possibilità ai ragazzi di conoscere persone nuove».

L’obiettivo è seguire Gipa nella sua quotidianità, ma anche fornire un sopporto a quelle famiglie che non godono del sostegno degli operatori. «Può essere un modo per conoscerci, ma anche un valido sostituto agli aiuti che questi ragazzi ricevono solitamente», aggiunge Benedetta. E conclude con una nota positiva: «Speriamo in questo modo di fornire nuovi stimoli e un’opportunità inedita a cui probabilmente non avremmo mai pensato, se non ci fossimo trovati in una situazione di emergenza».

L’iniziativa #Conosciamoci è stata sponsorizzata sulla pagina Facebook Associazione di Promozione Sociale “Gipa Fuori dalla Stanza”, dove è possibile trovare i recapiti telefonici di riferimento.

«In questi giorni di quarantena dove tutti siamo chiamati a restare a casa, per i ragazzi con disabilità questo è particolarmente pesante: spesso l’assistenza domiciliare è sospesa, così come le attività laboratoriali. Tutti noi stiamo modificando i nostri stili di vita, le nostre abitudini, la nostra routine. Quanto è difficile? Lo è tanto per ognuno, ma lo è ancor di più per le persone con una disabilità. Per loro la routine è qualcosa che dà sicurezza e tranquillità. È qualcosa che scandisce i giorni, li definisce e dà loro un senso. Ma, soprattutto, nella routine c’è l’incontro con l’altro”.

“La maggior parte della gente – continua Benedetta – riesce a rimanere connessa con il mondo e con le persone esterne grazie ai social e agli smartphone, ma per chi ha una disabilità non è scontato l’utilizzo dei suddetti mezzi. La nostra associazione, Gipa Fuori dalla Stanza, sente il forte bisogno di stare accanto alle persone con disabilità e alle loro famiglie che oggi stanno vivendo questo momento storico con ulteriori difficoltà. Abbiamo perciò pensato di dare il nostro piccolo contributo, offrendo loro uno spazio via skype con i volontari della nostra associazione. Il nostro intento è quello di regalare un momento di connessione e di semplice socialità, di evasione dalla noia. Questa volta è importante rimanere a casa, ma se attraverso la tecnologia riusciremo a entrare nella stanza di qualcuno di voi sarà come uscire dalla nostra”.

“Chi è interessato può contattarci ai seguenti recapiti o sulla nostra pagina facebook: Ass. di promozione sociale “Gipa Fuori dalla Stanza” Giancarlo: 348 3831366, Adele: 339 1465223», così l’associazione invita gli utenti a partecipare all’iniziativa.

Camilla Palladino

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