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Parco Tor di Quinto: ecco il progetto di trasformazione

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Parco di Tor di QuintoSe ne parlava da mesi, ma nessuno aveva un’idea precisa di  quale destino fosse stato riservato al Parco Tor di Quinto, in verità  ribattezzato dal Comune di Roma a Maggio 2009 Parco Giovanna Reggiani. Se ne parlava da tempo e se  ne parlerà per  i prossimi 14-15 mesi, tanti sono quelli necessari a realizzare il disegno, già approvato dal Comune di Roma, che cambierà volto al Parco e del quale VignaClaraBlog.it è in grado di mostrarvi il progetto definitivo.

 

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Progetto parco di Tor di Quinto

Un bar-ristorante da circa 700mq, un asilo nido privato da 800mq, un’area riservata per i cani da 1000mq  e poi  ancora uno spazio espositivo all’aperto per mostre e mercatini, un’area giochi per bambini,  ed un’area dedicata alle attività sportive comprensiva di campi di beach volley: questa sarà la trasformazione del parco la cui realizzazione e successiva gestione  sarà a cura della società US Boreale Srl che si avvarrà  della UISP (Unione Italiana Sport Per Tutti) per alcune attività specifiche ed in particolare per i corsi di canoa per bambini.

I lavori, che prevedono anche l’allargamento del parcheggio, sono iniziati in questi giorni con lo svuotamento del laghetto e prenderanno corpo ad inizio febbraio con le indagini archeologiche.  La loro durata è prevista in 14-15 mesi.

Il RistoranteRistorante Parco di Tor di Quinto

Ristorante Parco di Tor di Quinto

L’Asilo Nido privato

Asilo Nido

Asilo Nido

La nuova sistemazione del Parco, che ovviamente resterà aperto al pubblico, prevede altresì a carico del concessionario la risistemazione globale del  verde  e del lago e successiva manutenzione periodica. In particolare per il lago è prevista la riparazione del fondo e dell’impianto di ossigenazione mentre per l’intera area dovrà essere messa a norma l’attuale recinzione, recuperato il manto erboso, risistemati e rinnovati i percorsi pedonali e le piazzole. Sempre a carico del concessionario sarà la realizzazione dell’impianto di irrigazione e di illuminazione e la sistemazione degli attuali parcheggi.

Tutto ciò è quanto si rileva dalla documentazione gentilemente fornita a VignaClaraBlog.it dal respondabile del progetto  autorizzandone la diffusione.

Particolare del Progetto
Progetto parco di Tor di Quinto

Particolare degli interventi del Verde.

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43 COMMENTI

  1. si, in effetti,..
    mi ricordo invece a Parigi, nei giardini Luxembourg (se non erro) dei campi da tennis pubblici, (tenuti benissimo)
    cose che qui si possono solo sognare..
    poi non è che privato voglia per forza dire migliore..
    mah

  2. Ampliamento parcheggi, nuove costruzioni, spazio mercatini. L’area verde e libera del parco si restringe. Il resto è privatizzato. In questa città incapace di mantenere i beni pubblici perché chi governa non è capace di mandare una volta al giorno l’AMA a togliere la spazzatura e iuna volta al mese i giardinieri comunali: la soluzione è sempre la stessa: privatizzare.

  3. Un nome a caso per la ristorazione !?! … “Pane & Olio” di Via Due Ponti … così si vocifera ! Sono mooolto preoccupato delle dimensioni assai ridotte (1.000 mq) dell’area cani … Un consiglio: costituiano al più presto un comitato … per farci sentire !
    Giovanni Maria Tamponi
    3471009835

  4. Chiediamo ai consiglieri del XX Municipio competenti e/o ai consiglieri comunali competenti (invece di commenti e info generiche) di reperire e pubblicare (su vigna clara blog oppure sul sito del comune):
    – procedura e capitolato per l’affidamento della progettazione
    – procedura e capitolato per l’affidamento della concessione
    – procedura e capitolato per l’affidamento della realizzazione degli edifici e delle opere previste
    – delibere e/o altri provvedimenti di approvazione dei suddetti procedimenti e documenti
    Trattandosi infatti di appalti pubblici, sicuramente sopra soglia comunitaria, ritengo debba essere stata effettuata una gara comunitaria al riguardo. Altrimenti ci sono tutti gli estremi per una denuncia e/o ricorso al TAR.
    In ogni caso è evidente che il Comune e il Municipio devono curare maggiormente e stanziare fondi per la gestione ordinaria delle opere pubbliche, dello spazio cittadino e degli spazi verdi esistenti, invece di voli pindarici e progetti faranoici di cementificazione, villaggi e olimpiadi.

  5. risulta difficile commentare una notizia del genere da persone civili, questa è la goccia che fa traboccare il vaso.

    il laghetto di tor di quinto rappresentava l’ultima oasi di pace rimasta della zona, ‘ultima area libera da maledetti bar e stramaledetti centri fitness, di cui la zona “vanta” il record al kmq. non ce n’era NESSUNA necessità, ne abbiamo piene le palle tutti.

    della manutenzione privata del verde che faranno non me ne frega nulla, è compito del comune, io pago per questo.

    per quel che mi riguarda sono disponibile a partecipare a qualsiasi tipo di azione che si intenda organizzare e mi appello a tutti i lettori di questo blog. fate qualche proposta di reazione. a me ne vengono in mente solo di violente.

    grazie dello spazio.

  6. Come volevasi dimostrare non appena si presenta un bel progetto di un’area a servizio del quartiere escono allo scoperto critici-per-partito-preso ed esperti-ingegneri-architetti-naturalisti-improvvisati.
    Complimenti al Comune per l’iniziativa, noi terremo gli occhi vigili affinche lavori, costi e gestione siano alla regola d’arte, consoni ai parametri di mercato e privi di favoritismi.

  7. Bravi!!!! tra tanti posti in cui fare asili (ovviamente privati) e ristoranti proprio uno dei parchi più vivibili della zona. Diventerà un centro commerciale all’aperto….
    e indovinate un po’ chi gestirà ristorante e asilo…forse amici/parenti di qualcuno al municipio? in italia non succede mai 🙁
    che si può fare per protestare????

  8. Colgo questo spazio per unirmi al pensiero di Riccardo.
    Complimenti per il progetto ed al Comune che lo ha approvato,mi sembra ben studiato e sopratutto non invasivo, considerando le tante chiacchere che si facevano su quanto si sarebbe dovuto realizzare, è visibile che non vi sarà una cementificazione del parco che faceva preoccupare tutti noi.
    Complimenti alla redazione di Vigna Clara blog per essere riuscita ad avere il progetto e dare a tutti la possibilità di rendersi conto che ci sono i presupposti affinchè questo parco possa diventare in futuro un fiore all’occhiello del nostro quartiere.
    Buona giornata

  9. La proposta dell’ Avv. AURORA mi sembra la più valida …. informarsi soprattutto. In base alla legge sulla trasparenza chiediamo gli atti della procedura e capitolato. Se esistono gli estremi giusti per ostacolare il progetto … ben vengano ! Per chi lo difende (@ riccardo & luca) … non so se vi rendete conto ma è il solito clientelismo dei vari sindaci che si sono alternati (il peggio non è mai morto !) che porteranno il parco ad un lucroso scempio. Aurora (ci sei !) … qua la zampa ! Se hai un cane da portare al laghetto … vediamoci al più presto insieme a tutti i lettori di VCB (e non) interessati alle azioni di cui sopra. Felice w.e. a tutti !
    Gianni

  10. Anche questa vicenda rispecchia il “solito copione”: con i soldi di tutti si crea una cosa pubblica, poi la si trascura e si spiega ai cittadini che solo il privato può riportarla alla fruibilità, quindi si creano strutture, si risana l’area (sempre con denaro pubblico ) e poi si affida il tutto ad un privato………CHI SARA’ quel privato…?
    Con chi sarà socio quel privato…? Ma quella cosa tornerà mai ad essere fruibile dai cittadini…oppure bisognerà utilizzare il ristorante per poter portare a spasso il cane o i bambini?
    Io penso sempre male……ma gli avvenimenti degli ultimi tempi, purtroppo, mi condizionano alquanto.
    Leggo con rammarico che gli illusi continuano a non mancare mai, ammesso che siano solo “illusi” …..

  11. Un bel progetto quello che toglie spazio ad un parco già microscopico per aggiungere un ennesimo ristorante ed un asilo nido? Ma stiamo scherzando? Ci siete mai stati in quell’area? Vi rendete conto delle sue reali dimensioni?

    Intendiamoci: di asili nidi non ce ne sono abbastanza, ed è una buona cosa quella di progettarne di nuovi. Ma non era proprio possibile esercitare un po’ la fantasia e trovare un’area che non fosse all’interno di un parco? Tra l’altro esiste già un altro asilo nido a circa 300 metri dal parco, su viale Tor di Quinto

  12. Bene, mi sembra una bella sistemazione!
    Non ci trovo nulla di male nella privatizzazione se serve a tenere bene un’area che, diciamocelo francamente, era diventata un vero schifo.
    Ho provato a portarci questa estate il mio cagnolino, preso al canile, ma ho dovuto rinunciare. Siamo stati più volte aggrediti da cani lasciati liberi e senza controllo da parte dei padroni, sporcizia ovunque, panchine rotte, il lago una pozza maleodorante, facce poco rassicuranti, il “verde”…bè quale verde?
    Mi sembra poco costruttivo ogni volta ritirare fuori la storia che è il Comune che deve fare la manutenzione al verde di Roma. Giustissimo, ma oramai mi sembra chiaro che non ci sono i soldi. E parlando dell’estero, per quella che è la mia esperienza in tutti i parchi pubblici ci sono ristoranti e bar, dove la gente si può fermare e godersi veramente, appunto, il parco.

  13. Ritengo sia giusto far presente che il parco debba essere tenuto in ordine ed a disposizione dei cittadini, ed altrettanto giusto essere consapevoli del fatto che se vengono fatte delle opere queste siano fatte in modo giusto al fine di dare un servizio ai frequentatori dell’area,però questo non deve farci dimenticare che nessuno di noi ne è il propietario e quindi può disporne a piacimento senza rispetto delle regole.
    Ritengo che i signori propietari dei cani (fantastici animali a volte meglio degli esseri umani) di cui anche io sono propietario, considerando che sono la maggior parte di quelli che si lamentano, anzichè brontolare dovrebbero preoccuoparsi di mantenere pulita l’aria raccogliendo gli escrementi dei propri animali.
    Considerando che io vado a correre e giro il parco in lungo ed in largo,, non vi è giorno in cui non debba pulirmi le scarpe dalle cac………,vi sembra normale tutto questo.
    Mi sorge spontaneo chiedere chi ha dei bambini può portare il proprio figlio in un parco dove non c’è uno spazio pulito per farli giocare e dove vi sono cani che gironzolano senza guinzaglio con il rischio che qualcuno li azzanni? Dai non scherziamo,nei telegiornali ne abbiamo sentite tante di queste storie. diciamolo francamente che ognuno di noi vuole disporre e decidere di fare ciò che vuole e questo non è assolutamente giusto.
    Non credo proprio che a casa di ognuno di noi quando per cause anomale, ai nostri cani accade di sporcare lasciamo tutto in terra,ci affrettiamo a pulire ed allora mi domando perchè a casa di altri v’è ne fregate???? Bisogna avere rispetto del prossimo se lo si pretende.

  14. Sono daccordo con il comune per il progetto di riqualifica del parco con annesse aree, mi sembra ben studiato e che dia servizi al cittadino nel verde della città. Una bella idea quella che la domenica dopo una passeggiata si possa andare a mangiare, oppure dopo aver prelevato i bambini all’asilo si possa fare una passegiata al parco. E’ importante, però che i lavori siano fatti bene e senza ritardi rispetto al progetto(come spesso invece avviene), che non ci sia spese esagerate per la riqualifica, visto che comunque il parco è abbastanza moderno e che il bando di gara sia chiaro. Chi ritiene inoppurtuno questo proggetto è giusto che si opponga costituendo un comitato, che il comune deve ascoltare per capire quali sono le problematiche da affrontare , come ad esempio se è necessario ampliare l’area cani, oppure rivedere alcuni punti nel quale alcune persone non sono d’accordo.

    Filippo.

  15. Rinnovo la richiesta, già formulata su questo sito in data 30 gennaio u.s., alla quale nessuno ha dato risposta. Al di là delle opinioni personali: sulla base di quale procedura e di quali criteri è stato definito il progetto e assegnata la concessione alla società US Boreale Srl nel rispetto della normativa vigente?
    Chiediamo ai consiglieri del XX Municipio competenti e/o ai consiglieri comunali competenti (invece di commenti e info generiche) di reperire e pubblicare (su vigna clara blog oppure sul sito del comune):
    – procedura e capitolato per l’affidamento della progettazione
    – procedura e capitolato per l’affidamento della concessione
    – procedura e capitolato per l’affidamento della realizzazione degli edifici e delle opere previste
    – delibere e/o altri provvedimenti di approvazione dei suddetti procedimenti e documenti

  16. Cara Aurora ho trovato questo vecchio comunicato della Giannoccaro che riguarda sempre (caso strano) la US Boreale Srl … che voleva già a suotempo accaparrarsi anche il fazzoletto verde di Via del Podismo (attuale Ufficio Diritti Animali).

    TESTO DEL COMUNICATO
    Sono Sandra Giannoccaro. Chiamata in causa, nella mia qualità di Presidente del Comitato di Quartiere “Cassia/Flaminia”, dall’Assessore alla Cultura Marco Perina sull’argomento”AREA VERDE DI VIA DEL PODISMO” trattato su questo blog, mi sento in obbligo di presentare, con tutta serenità ma con chiara e leale fermezza, le MIE OSSERVAZIONI:

    innanzi tutto puntualizzo che il mio interessamento alle problematiche del territorio è dettato esclusivamente dal mio senso di collaborazione per trovare soluzioni migliorative per la vita degli Abitanti, e di sensibilizzazione degli Amministratori politici che dimostrano spesso poco senso pratico e disattenzione alla legge sulla trasparenza, regola primaria per un leale rapporto con i Cittadini che, pagando le tasse, hanno il sacrosanto diritto a partecipare alle decisioni sulla “COSA PUBBLICA”;
    inoltre, a questo proposito, ritengo necessario riportare alla memoria sia dell’Assessore Perina sia dei Residenti l’instancabile battaglia da me intrapresa fin dall’anno 2000, tramite incontri con Responsabili comunali e municipali e numerose Petizioni indirizzate a tutti gli Organi competenti, affinché il Punto Verde di Via del Podismo fosse mantenuto a verde pubblico.
    Mi piace ricordare succintamente la storia della sofferta destinazione di questo piccolo giardino considerato una deroga – cioè un inserimento eccezionale come da Delibera 169/95 – al Concorso “PUNTI VERDI QUALITA’” bandito dal Comune di Roma nel 1995, come riferitomi al Servizio Giardini del X Dipartimento del Comune di Roma, nella Sede di Piazza di Siena a Villa Borghese, dove mi ero recata nell’anno 2000, per assumere le informazione, e dove mi fu data ogni delucidazione e numerosa documentazione in merito, che ancora conservo. Il bando prevedeva la concessione a Privati Cittadini, per 20 anni, di grandi estensioni di terreno, abbandonate all’incuria e al degrado perché venissero riqualificate e manutenute in cambio della gestione di un punto di ristoro a scopo di lucro personale. Una positiva iniziativa; non era però il caso di Via del Podismo, piccolo fazzoletto di verde, per di più sovrastante la galleria ferroviaria sotterranea, circondato da civili abitazioni, e vicina alla sede del Servizio Giardini del XX Municipio che ne avrebbe dovuto e potuto garantire la vigilanza e custodire più degnamente l’area, anziché farla passare in concessione ad un privato, nella fattispecie la “U.S. Boreale”, che prima del contratto avvenuto in data 06/04/2000 si presentava come Associazione senza scopo di lucro ma che dopo circa un mese in data 19/05/2000 si trasformava in “Srl U.S. Boreale” con l’intento di privatizzare parte del giardino a scopo di lucro. L’allora Consigliere Comunale Gaetano Rizzo presentò 2 interpellanze al Consiglio Comunale, in data 12/09/2000 e 12/10/2000 chiedendo: 1°) l’annullamento immediato del contratto alla U.S. Boreale Srl (cosa avvenuta dopo 5 anni con revoca della concessione ed il passaggio della competenza sull’area di Via del Podismo al XX Municipio) poiché la trasformazione inficiava “(…) così uno dei requisiti essenziali della delibera comunale e quindi del contratto, e cioè l’assenza dello scopo di lucro nella gestione del patrimonio pubblico (…)”; 2°) se i “lavori edilizi intrapresi e l’abbattimento degli alberi siano stati autorizzati da regolare concessione edilizia o altra.” I Residenti, di loro iniziativa, fecero ricorso al TAR. Alla fine il X Dipartimento-Servizio Giardini, anche per le mie insistenze revocò la concessione al privato cittadino, ovvero la U.S. Boreale Srl, e trasferì la giurisdizione dell’area, finalmente libera, al XX Municipio, il quale, ereditando l’area, ne ereditò evidentemente la stessa intenzione di privatizzarla.
    Tanti erano i progetti su quest’area. Ricordo quello del Consigliere Molinari che, in contraddizione sia con sue precedenti proposte di risoluzione sia con quelle di altri Consiglieri Municipali, che ne avevano deliberato la destinazione a Verde Pubblico, proponeva di istituire nel rudere una specie di succursale telematica del Municipio, che successivamente, per un arcano mistero, si trasformava in biblioteca per la vicina scuola – ma questa ne aveva proprio bisogno? e all’esterno della sede? -, ma poi, chi l’avrebbe presa in cura, vigilata e preservata dai soliti malintenzionati? Allora anch’io, provocatoriamente, lanciai l’idea, condivisa da molti Residenti, di farne anche un luogo di Incontro del Comitato di Quartiere con i Cittadini, i più legittimi fruitori della “cosa pubblica” – vista anche l’impossibilità di poter ottenere ancora dal nuovo Parroco l’uso della sala parrocchiale di S. Chiara per le riunioni del Comitato. Proponevo inoltre, in quella stessa occasione, visto il totale disinteresse degli Organi competenti, di affidarne la manutenzione e la vigilanza – al fine di scoraggiarne l’occupazione abusiva, come già avvenuto – ad una Associazione di volontariato di giovani down, che sicuramente l’avrebbero trasformato in un piccolo Eden come quello che già curavano situato dietro l’Ospedale Oftalmico di P.le degli Eroi.
    Le vicende storiche del nostro quartiere non possono essere ignorate e tanto meno dimenticate né dall’attuale Presidente del XX Municipio Massimiliano Fasoli né dal precedente Presidente Marco Daniele Clarke, oggi Assessore ai Lavori Pubblici sempre del nostro Municipio, i quali pur avendo vissuto fin dall’inizio la storia dell’Area Verde di Via del Podismo combattendone la privatizzazione, oggi ne sono favorevoli.
    Infine ricordo ancora all’Assessore Perina, che spero in paziente ascolto, che fin dal 2005, quando cioè il Municipio prese in carico questo giardino, alla mia ferma richiesta – suffragata da una petizione con più di 250 firme – di destinare quest’area a Verde Pubblico (bonificato, attrezzato, illuminato e messo in sicurezza), la sua risposta era sempre testualmente:”faremo il giardino tematico che dici tu”. Ed alla mia domanda: cosa intendesse per “giardino tematico” mi ripeteva sempre la stessa cosa. Solo negli ultimi tempi il Municipio ha deliberato di ricostruire il manufatto demolito per riservare il giardino ad “area ludica” in barba alle varie delibere consiliari del 2001 e successive le quali confermano la volontà, poi stravolta, della maggioranza dei Consiglieri, cioè di sistemare l’Area Verde a GIARDINO PUBBLICO, come sempre richiesto dai Cittadini. Perché questi altalenanti ripensamenti all’insaputa dei Residenti?
    Tutto ciò dimostra una grave noncuranza della volontà dei Cittadini e sicuramente non giova all’immagine dei politici, ma induce alla sfiducia.Possibile che questo piccolo giardino, oggetto di tanto contrastato desiderio da circa 20 anni e rimasto ancora oggi abbandonato all’indecorosa incuria ed all’insidioso degrado, non riesca a rifiorire per il godimento di tutti?

    Tanto dovevo per chiarezza.

    Sandra Giannoccaro

  17. So che qualcuno si sta mobilitando per vedere se ci siano o meno irregolarità. Sul cartellone esposto nel parco per inizio lavori c’è segnalato che l’ASILO costruito sarà PUBBLICO,ma sul blog invece risulta essere privato. Questo cambierebbe molto la situazione, occhio quindi!!!

  18. Cara Marina,
    considerando il progetto che è esposto e che si sarebbe potuto vedere in Comune gia quando si iniziavano a circolare le voci in quanto è un documento pubblico,si dovrebbe comprendere che come al solito si fanno tante chiacchere senza prima essere sicuri della realtà.
    Infatti si vociferava che avrebbero realizzato un supermercato,che avrebbero fatto un parcheggio a pagamento, che avrebbero costruito 30.000 mc. e chi più ne ha più ne metta,mentre invece mi sembra che il cartellone esposto dimostra tutto il contrario.
    Appare ora evidente che tutto quello che si diceva erano solo balle……..
    Chi non conosce la situazione deve sapere che questa struttura è del comune e come tale resterà al comune.Sicuramente verrà affidata a privati i quali investiranno con le proprie risorse a loro rischio.Inoltre dovete sapere,io mi sono informato che nel caso in cui non venissero rispettate le clausole della convenzione tra le parti,il propietario(Il Comune) può ritirare immediatamente la concessione.
    Questo ci fa ben sperare affinchè le opere che verranno realizzate dovranno essere rispettate come da progetto.

    Ciao e buona giornata

  19. Eh si, beato te Luca … se ti fossi informato veramente avresti appurato che l’asilo sara’ di proprietà dei privati per i prossimi 30 anni al termine dei quali la proprietà passerà al Comune. Sarà quindi un asilo privato aperto al pubblico e convenzionato col Comune nel senso che sarà il Comune a pagare la retta, o meglio a contribuire al pagamento della retta, per tutti quei bambini che non hanno trovato posto negli asili comunali. Anche per quanto riguarda le tue “approfondite” indagini sulla convenzione, non c’è nulla di trascendentale e nulla di così meraviglioso: è nella normalissima prassi che un committente si riservi di recedere da un contratto, in questo caso revocando la concessione, quando l’appaltatore non rispetta gli obblighi contrattuali: si chiama recesso per inadempienza contrattuale ed è in tutti i testi di contrattualistica oltre che nel codice civile.
    Dov’è la novità?

  20. Appunto , dov’è la novità ?
    Non c’è.
    E’ , a mio avviso , un normale appalto con regolamentazioni e normative standard.
    Fra tante schifezze , questa mi sembra quasi “regolare”.
    Preferisco un privato che fornisce un servizio del quale si può tranquillamente fruire o meno piuttosto di un “pubblico” a tutti i costi che lascia andare in malora perchè non ha soldi ( ed in fondo in fondo neanche voglia e volontà ).
    Meglio un laghetto putreolente ed un canneto dal quale spuntano improbabili rifugi e bivacchi o meglio uno spazio verde pulito e curato.
    Nel caso non lo fosse poi , vige il recesso per inadempienza contrattuale come saggiamente afferma Roberto.
    Leggevo sopra della Boreale.
    La US Boreale è una delle tante società sportive romane che lavorano con/per i giovani.
    E con molte difficoltà , economiche ed operative.
    Pochi spazi dati in concessione per un servizio di veramente pubblica utilità.
    Tolgono i ragazzi dalla strada alla fine o comunque danno una salutare ed onesta alternativa al non fare un ca.zo a ponte milvio.
    Le attrezzature costano , i campi ed il loro mantenimento pure , gli allenatori debbono essere rimborsati ( non parliamo di stipendio )….
    Piuttosto che vedere campi nomadi e sfasciacarrozze preferisco la boreale di turno.
    Anche perchè non vedo controindicazioni.
    Così come al posto dei succitati campi nomadi e sfasciacarrozze preferisco un centro sportivo e polifunzionale.
    Semprechè poi , poi , non si utilizzino fondi pubblici per fini privati.
    Vedi un po’ come sono fruibili al pubblico le varie piscine dei mondiali.
    A pagamento.
    Si lamentano che hanno dovuto contribuire con circa 900,00€ !
    Un salasso !
    Vorrei sapere però di quanto è salita la loro quota a vendere, dopo le migliorie.

  21. Caro Roberto,
    il fatto che sia dato ai privati cosa ti incide?? L’asilo anche se fosse come dici tu convenzionato cosa cambierebbe??
    Il Comune del resto stanzia gia’ pochi ma dei soldi per questa realtà e forse per te sbaglia anche in questo?
    Il nostro Municipio deve trovare soluzioni alla numerosa richiesta di posti considerando anche che alcuni degli attuali nidi comunali sono fatiscenti e non in regola con la normativa vigente e pertanto dovranno essere chiusi al più presto.
    Sicuramente a te non interessa nulla perchè sarai benestante e quindi problemi non ne avrai,ma le tante persone che devono andare a lavorare e non hanno le possibilità per pagarsi una tata o per pagare un asilo privato cosa dovrebbero fare????
    Avresti potuto prendere tu una bella iniziativa e fare un regalo al nostro Municipio, realizzando un asilo eventualmente in un’altra area che non avrebbe disturbato la tua quite nel parco.
    E’ inutile continuare a far chiacchere, l’indebitamento del nostro Comune lo sapete a quanto ammonta????
    E che dire non dire della nostara Regione dove non c’è una lira per la Sanità che è la cosa più importante?
    Allora o siete pazzi o prevenuti se pensate che il Comune abbia i soldi per costruire un asilo e mantere puliti i parchi pubblici.
    Allora considerando questo mi domando perchè tutto questo accanimento contro i privati, a me alla fine di tutto se mi danno dei servizi che me ne frega se ci guadagnano.
    Non scherziamo ben vengano i privati s epoi le cose devono funzionare.

  22. che simpatico delirio…
    qui si sta sostenendo che l’eliminazione dei parchi è giusta perché poi ci si fanno gli asili.
    gli ospedali sono ancora più importanti, quindi se costruiamo un ospedale a villa ada, luca non avrebbe da ridire.

    informo tutti i lettori che le farneticanti descrizioni di aragorn e degli altri sul laghetto come una fogna uno sfasciacarrozze infestato dai nomadi, sono completamente false e lasciano pensare molto male sulle reali finalità di tali argomentazioni, artefatte e in malafede, come sa chiunque vi si reca il sabato e la domenica.

    bisognerebbe pubblicare qualche foto sulla reale situazione del parco, mi appello alla redazione….

  23. Caro Piero,
    Ti confermo che se questo progetto che abbiamo visto è realmente quello, a me va più che bene.
    Mi sembra che tu sia un tantino presuntuoso se pensi che tutti devono avere la tua stessa visione delle cose???
    Mi domando chi ti stà togliendo il tuo parco??? Forse lo senti tuo perchè in questo parco puoi fare e disfare a tuo piacimento.
    Effettivamente sbaglia Aragon nell’affermare che siamo circondati da nomadi.
    Infatti non ci sono, quindi le varie testimonianze che ci confermano che il parco è stato distrutto dagli zingari sono tutte fandonie.
    Guardati intorno, il tuo bellissimo parco non ha più una panchina sana,dei cestini della spazzatura decenti, il parco giochi è distrutto, la recinzione inesistente,la pista ciclabile fa schifo ecc. ecc. Questo di chi è merito???? Non certamente mio.
    Se sei pronto a dirmi che quanto da me affermato non è la verità hai evidentemente altri interessi.
    L’appello che faccio io alla redazione a differenza tua è quello di pubblicare tutte le denunce fatte dai cittadini nel corso di tutti questi anni per i fatti accaduti all’interno dell’area.
    Mi dispiace che a te non sia capitato di trovarti in questa situazione perchè altrimenti la tua visione delle cose sarebbe cambiata.
    Si effettivamente è propio così, quando uno non le vive personalmente le situazioni appaiono in maniera molto più soft.
    Caro Piero considerando che tu sei molto attento a tutto , fatti un giretto al commissariato di P.S. ed alla stazione dei Carabinieri Ponte Milvio e verifica quante denunce ci sono state per i vari furti in auto,tentativi di aggressione ecc.

    Ciao e buona giornata

  24. Continuo nel mio delirio artefatto ed in malafede.
    Il laghetto , ORA è pulito, più o meno.
    Prima era melmoso e pieno di mondezza.
    Ricordo , se non sbaglio , che anche quando il laghetto venne pulito con una specie di idrovora ( poche settimane orsono ) qualcuno si sollevò sdegnato perchè non si tutelava appieno l’ecosistema (sic! ) del luogo.
    Avrebbero dovuto cioè , cogliere i girini e le uova delle falene una ad una ?
    Manco quello andava bene.
    Della serie , se uno vuole rompere le palle , comunque le rompe, una motivazione la trova.
    Magari anche artefatta ed in malafede.
    Detto questo , ripeto , non trovo assolutamente disdicevole che una porzione di quel verde sia destinata ad asilo ( comunale , come da cartello affisso ) con un punto ristoro e con campi da gioco.
    E che il gestore si occupi a suo carico di preservare la pulizia del luogo ed i vari impianti.
    E sono anche favorevole all’area per i cani.
    Così avranno il loro spazio.
    Ed i bambini pure , visto che ogni giorno – i cani – vengono lasciati liberi di scorrazzare senza guinzaglio e senza museruola.
    Oggi ce ne saranno stati una ventina , liberi e senza museruola.
    Lo spazio per i cani sarà piccolo ?
    Fatevi il cane piccolo , così tutto torna.
    Quanto agli sfasciacarrozze e nomadi.
    A parte che nel canneto del laghetto c’erano i rifugi degli sbandati&C , ora probabilmente per i lavori effettuati e per quelli che si dovranno fare non ci sono più.
    Avranno traslocato , saranno pure da qualche altra parte ma , un risultato raggiunto , in ogni caso.
    Ma dicevo , quanto agli sfasciacarrozze e nomadi, intendevo dire che quello spazio verde dell’area tor di quinto – che io non riduco alle poche centinaia di mq circostanti al laghetto – è in gran parte occupato – appunto – da campi nomadi e sfasci di auto.
    Basta non fermarsi al laghetto ed andare oltre o se volete più comodamente vederli dal finestrino dell’auto lungo l’olimpica, lato sinistro direzione salaria.
    Quella fascia di verde , se fosse libera da questi obbrobri, arriverebbe fino alla salaria.
    E sarebbe bello.
    Non credo ci sia nulla da tutelare nei campi e negli sfasci.
    Già si sono fregati a suo tempo un circolo sportivo e relativi campi gioco, dove ora ci sono gli insediamenti.
    Allora , per quelli silenzio assoluto , quasi un tacito assenso.
    Se si ripulisce e si ottimizza un’area invece , tuoni e fulmini.

    Mappoi , non c’entra nulla con quanto sopra , nelle varie capitali europee di cui magnifichiamo le nuove aeree , i nuovi agglomerati , gli iper e modernissimi edifici e quartieri, di cui parliamo stropicciandoci invidiosi gli occhi , tipo la defence a parigi o dei nuovi quartieri futuristi a berlino e via discorrendo.
    Ma prima lassotto , che c’era ?
    Il nulla o c’era magari un prato, uno spazio verde , magari più o meno incolto ma verde ?
    E pensate che i parigini od i berlinesi abbiano rotto le palle come qui che appena si ipotizza un qualcosa , si scatena il putiferio pseudo-ambientalista ?
    Boh !

    Piero , comunque tranquillizzati , non ho secondi fini e manco terzi.
    Non sono e non sarò il gestore del punto ristoro anche se me la cavo mica male in cucina, non sono un educatore infantile quindi niente asilo, ho dei trascorsi da pallavolista ma non pratico più.
    E non ho al momento un cane.
    Poi , tutto sommato pensa un po’ quello che vuoi.

  25. magari penso che invece di divagare sulla defense, o la defence come dici tu, si potrebbe parlare del parco delle valli, è l’esempio migliore.
    una delle zone più degradate di roma, frequentata (è un eufemismo) dai rom, nonché regno della prostituzione di tutta roma, dove è stato istituito un parco enorme, non particolarmente attrezzato, quindi bisognoso di manutenzione minima (come il nostro), sempre strapieno di gente, bambini, anziani, cani.
    un parco enorme senza bar, ristoranti, asili, campi di beach volley e minchiate varie. mi spiegate qual’è il segreto?

    arrivando ieri mattina al nostro laghetto ho visto scene simili, con i soliti cinquanta cani che giocavano liberi, A CENTINAIA DI METRI dalla zona bimbi, panchine decentemente integre, silenzio, alberi, fiori, folaghe, la solita acqua abbastanza stagnante (nonostante le pompe, rimane un lago), e un’aria distruzione incombente, data dall’orrida recinzione metallica.
    continuo a chiedermi cosa renda necessario l’intervento dei privati.

    certo le cornacchie tirano fuori dai cestini la monnezza e la portano in giro, ieri c’era un bello schifo intorno ai cestini. si potrebbe dare la colpa ai rom.

    ma finiamola perché io non voglio convincere proprio nessuno, e i rom non godono certo della mia stima.
    certo che se uno, arrivando al laghetto di tor di quinto la domenica mattina, soffrisse il panico da nomadi, io non so che età abbiate, ma forse è una psicosi da curare perché oltre a rovinare la vita, può creare problemi grossi in futuro.

    saluti a tutti

  26. Non vedo dove e perché la parola riqualificazione debba per forza essere associata a cemento, punti di ristoro,asilo nido. Chi conosce da sempre il posto si ricorderà come all’inzio una divisione c’era, tra bambini e cani. Poi il cartello è scomparso.

    Sono d’accordo con la riqualificazione, anche con la divisione tra famiglie e proprietari di animali (il più delle volte incivili, vero, al parco come per strada), ma lasciare solo 1000 mq per i cani vuol dire non poter utilizzare più la zona per far scorrazzare il nostro amico a quattro zampe.

    Lo spazio è piccolissimo, i cani tanti, si possono creare momenti di tensione, non è difficile da capire. Come può succedere nelle cosiddette aree cani – vedi quella sulla salita di via di vigna stelluti.
    Il parco è grande, facciamo in modo che Roma, una volta tanto, si dimostri città vivibile anche per gli amici che ci accompagnano fedeli da milioni di anni.

  27. Il parco deve essere diviso e studiato in maniera che possa dare gli spazi giusti a tutti. Chi possiede o a posseduto cani sa che cosa vuol dire portarli in spazi troppo ristretti dove poi bisogna litigare con gli altri padroni.

    Filippo.

  28. Cara Sveva e caro Luca,
    rispondo alle vostre considerazioni.
    Questo è un parco nato per il pubblico e non per i soli cani, quindi se in tanti anni qualcuno ha pensato bene che l’area era diventata il parco divertimento dei cani,forse si è sbagliato.
    Premetto che non ho nulla contro gli animali che ribadisco sono meglio ti tanti esseri umani, ma detto ciò ricordo se non vado errato, che il regolamento di un parco pubblico,non consente di lasciare liberi i cani senza guinzaglio.
    Quindi questo penso sia un punto su cui non si debba discutere.
    Se poi a noi va bene tutto allora è un’altro discorso,diciamo che per le esigenze personali tutto si può fare.
    Io penso che se uno vuole far correre il propio cane liberamente può tranquillamente fare 5 minuti di strada in più ed andare vicino allo zoo,dove se non vado errato c’è una valle in cui ci sono solo cani.
    Allora io mi domando, visto che ognuno ha la sua opinione, è mai possibile che non si riesca a mediare??? Quindi direi che sono più d’accordo con Luca quando dice di verificare se ci sono possibilità per accontentare tutti.(cosa molto difficile in quanto ognuno vuole dire la sua).

    Ciao

  29. Ciao Luca,
    non fraintendermi…anche io sono d’accordo con Filippo che la cosa migliore sarebbe accontentare tutti. All’inizio, nel bel parco di tor di quinto, esisteva una zona con tanto di cartello in cui era scritto ‘Io gioco qui’, riferito ai cani. Era un’area senza recinzioni ma tutti sapevano che i cani potevano stare lì, senza guinzaglio e museruola. Il cartello dopo un po’, senza nessuna motivazione, è scompraso. Allora i proprietari di cani si sono sparsi ovunque. Pur non essendo d’accordo con il progetto proposto, ma sapendo bene che non ci posso fare nulla, quello che chiedo è che sia dedicata un’area più ampia ai cani, in modo tale che i nostri amici non si debbano scontrare facendo una corsa o che non si creino momenti di tensione. Per quanto riguarda il fatto che ognuno vuol dire la sua…bè visto che non si riesce cmq ad agire, almeno la libertà di parola io la lascerei…

  30. Segnalo che, se anche si realizzassero Ristorante e Asilo, il resto del parco potrebbe restare sostanzialmente fruibile. L’impatto invece devastante lo avranno l’area sportiva, l’area fitness e i campi da pallavolo, che spezzeranno a metà l’intero parco, e che incidono direttamente sul laghetto, lo spazio piu’ piacevole e che dà un carattere al parco nel suo complesso.

  31. La questione dei cani ritengo vada regolamentata comunque perchè ormai da anni gli animali sono lasciati liberi di scorrazzare e defecare in piena libertà su tutti i prati, sul percorso sterrato, sul pavimentato bordo lago ed è superfluo dire che interpretare il laghetto come una Valle dei Cani 2 è molto scorretto da parte dei padroni.
    I cani devono avere una superficie dedicata e separata da quella degli utenti umani, su questo dovreste mettervi l’anima in pace, mi dispiace ma deve finire la cuccagna.

    Per il discorso del progetto io sono un architetto e mi sembra che l’impatto che può avere questa nuova struttura sia sottovalutato: tra edifici veri e propri (700 + 800 mq!!), aree pavimentate per mercatino (!!!!), campi da gioco, aree attrezzate per fitness, nuovi percorsi pavimentati si compromette circa la metà dell’area verde.
    Mi sembra evidente che ci sia una strategia per infrastrutturare il giardino con luce, percorsi, aree pavimentate e poi colonizzarlo con gazebo e tendoni per fare il bis del baraccone dell’intrattenimento pseudo sportivo e della caciara che c’è dall’altra parte di viale tor di quinto. Tanto i gazebo e le tende non fanno cubatura e nessuno dirà niente.
    A questo proposito mi domando per quale motivo non hanno deciso di costruire sull’altro lato del viale dove la situazione è già compromessa da migliaia di metri quadri dello stesso mix funzionale: ristorantoni, gazeboni, asili privati…..
    Il Laghetto è un ecosistema, un luogo dove possiamo fare sport senza comprarlo, dove possiamo sederci in silenzio, giocare senza l’obbligo del personal trainer.

    Sono molto incavolato…

  32. Concordo pienamente con quanto detto da Guido e aggiungo che di quell’ecosistema fanno parte anche i vari volatili che ormai abituati a trovare nelle nostre città ma soprattutto nelle nostre discariche il loro habitat naturale vedranno ancora una volta tolto un punto di riferimento e di sosta che già per altro veniva “disturbato” dai cani lasciati senza guinzaglio. Quante volte mi è capitato di vedere cani abbaiare alle anatre presenti nel laghetto o gettarsi in acqua spaventandole, con i padroni tranquilli ed indifferenti a guardare la scena. Un enorme esempio di inciviltà. Ripeto quel posto va salvaguardato per il bene comune….

  33. Infatti sarei dell’idea di suggerire alla Lipu di istituire la discarica di Malagrotta come Parco protetto per specie volatili.

    Allora , i padroni liberano i cani , i cani inseguono le anatre , le anatre mangiano le larve ed i piccoli girini , le simpatiche serpi d’acqua non trovano più le rane da ingollare, i rapaci non trovano più serpi e quindi cacciano le anatre , le anatre non ci saranno più , i cani abbaieranno a vuoto , i padroni cambieranno luogo.
    Finalmente la gente normale tornerà sul posto.

  34. Ho letto quanto ha scritto la signora Sandra Giannoccaro, Presidente del Comitato Cassia_Flaminia, che conosco benissimo e di cui riconosco i grandi meriti per la passione e l’impegno che mette nel portare avanti le sue battaglie, come quella del Giardino di Via del Podismo, alla quale ho partecipato in prima persona. Al riguardo, però, ritengo che l’attuale destinazione del giardino a Ufficio Diritti degli Animali è molto opportuna e risponde ad una grande esigenza di civismo, specie nel nostro Municipio nel quale mancano punti di riferimento a favore dei nostri amici a quattro zampe (io ho tre cani, che amo moltissimo). A conferma di questo, vorrei segnalare che alcuni giorni fa una mia amica ha trovato un cane di grossa taglia abbandonato a Viale Cortina d’Ampezzo e, non potendolo prendere in casa (ha già un grosso cane) si è rivolta (su mio suggerimento) all’Ufficio di Via del Podismo, da dove l’hanno messa in contatto con i vigili preposti a questo settore, che sono venuti prendere l’animale, che la mia amica aveva nel frattempo tenuto legato ad un palo per evitare che si allontanasse. Anche se questa non sarà stata la soluzione ottimale per il gravissimo problema del randagismo e dell’abbandono dei cani, è pur sempre qualcosa. Se mai si inizia mai riusciremo ad aiutare i nostri amici pelosi.

  35. Scusi Signora Donatella, ma per entrare in contatto con i vigili preposti, la sua generosa amica avrebbe potuto molto più semplicemente comporre lo 060606, ormai attivo da anni e una delle poche cose che funziona bene in questa città.
    Di fatto, e credo involontariamente, lei ha confermato l’inutilità di questo Ufficio diritti degli animali che tante polemiche ha suscitato e suscita in merito all’esigenza, all’opportunità, alla localizzazione, nonché alle modalità di assegnazione e di gestione che credo possano essere di grande interesse per la magistratura ordinaria e contabile. Ci vorrebbero delle politiche, delle azioni concrete sul problema del randagismo e dell’abbandono dei cani, non uno sportello fisico che ti passa i vigili al telefono… Quello spazio fisico sarebbe molto più utile come quarto distaccamento dell’Uff. Anagrafico, ad esempio, visto che gli altri tre del XX sono tutti assurdamente fuori Roma… Ma questo poi non si potrebbe affidare in gestione a nessuno…
    La ringrazio quindi per la sua testimonianza.
    PS: lei è nel “posto” sbagliato e io l’ho seguita. Ci sono altri articoli su VCB che trattano l’argomento di via del Podismo…

  36. A me dispiace solo che per aprire l’ennesimo ristorante e un asilo privato (almeno fosse stato pubblico) i nostri cani saranno quelli che dovranno rinunciare ad uno spazio in cui correre e giocare tra di loro…lo trovo veramente ingiusto soprattutto a fronte di tutte le tasse che paghiamo per ogni cosa…almeno la libertà di andare con i cani ce la potevano lasciare!

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