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Tomba di Nerone: i caduti di Nikolajewka e i caduti dimenticati

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Nella ricorrenza del 77mo anniversario della Battaglia di Nikolajewka, avvenuta in Russia il 26 gennaio 1943 e nella quale persero la vita decine di migliaia di soldati italiani, domenica 26 gennaio, sulla Cassia, si è tenuta una sentita commemorazione, la ventesima per la precisione.

Alla cerimonia, avvenuta nei giardini di Tomba di Nerone intitolati ai Caduti e Dispersi in Russia, hanno partecipato molti cittadini, rappresentanti delle istituzioni, militari in servizio e in congedo, rappresentanti delle Associazioni d’Arma.

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Qualche giorno prima, come sempre accade, i giardini, ancora in attesa di sistemazione definitiva, sono stati ripuliti e sistemati come si conviene per una cerimonia solenne. Peccato però che ci si è dimenticati di ripulire anche il degradato monumento ai Caduti di tutte le Guerre che si affaccia sulla via Cassia ad appena 50 metri dai giardini di Tomba di Nerone.

Una dimenticanza abituale perché nonostante le tante segnalazioni e proteste, il monumento in travertino con fontana con acqua del Peschiera continua ad essere una testimonianza dell’incuria riservata a certi siti da parte delle amministrazioni locali.

Da anni luogo di bivacco di un gruppo di sbandati che ci pranzano e ci dormono, questo piccolo spazio con monumento con il tempo è stato trasformato in una vera e propria toilette all’aria aperta ed il puzzo di orina è tale che i passanti girano al largo. Le aiuole sono ricolme di rifiuti e bottiglie di vino e birra e se non fosse per l’intervento sporadico di qualche cittadino di buona volontà quel monumento sarebbe sommerso dalla sporcizia.

Tempo fa vi fu messo un cartello che diceva “Un paese che non ha rispetto per i Caduti è un paese che non vale niente”. Nulla di più vero.

Francesco Gargaglia

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1 commento

  1. Sono passati molti anni e l’attuale popolazione difficilmente riesce a far sua una simile ricorrenza se consideriamo anche che le esperienze di tipo militare come era la Leva militare sono sempre di meno e interessano sempre meno persone, davvero difficile capire il perché del sacrificio di migliaia di ragazzi in divisa.
    La Cassia poi come Vigna Clara o Belsito Balduina e Parioli sono da sempre preda dell’imperante e dilagante individualismo e se non fosse per qualche “nostalgico” di queste verità non rimarrebbe niente.
    L’importante presenza di popoli in arrivo da altri paesi più sfortunati, disponibili sempre a fare lavori che gli Italiani non fanno più (l’assistenza, la collaborazione domestica, ecc. ecc., mano d’opera a basso costo), relegano l’attuale popolazione dei residenti in una condizione apparentemente privilegiata.
    L’appello ad avvicinarsi alla politica anche al fine di ritrovare un senso di Se risulta essere come un allarme o come una mano tesa a rischi di resa personale ed individuale (Decadenza).
    Un Ricorrenza adeguatamente organizzata conclusa con la Celebrazione della Messa come un Saluto ideale per chi non può e non sa dimenticare l’essere soldato ed il suo destino.

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