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Vigna Clara, vogliono aree per cani di piccola taglia

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“Sono Manuela S. ed insieme ad un gruppo di residenti del XV municipio nella zona di Vigna Clara segnaliamo un grave disagio e chiediamo maggiori tutele per i nostri cani di piccola taglia…” Inizia così una “lettera al direttore” ricevuta da parte di alcuni/e residenti che pubblichiamo.

“Al Nord Italia, sia a Milano che ad Udine, c’è stata una sensibilizzazione a questo problema e si è provveduto a creare 2 aree ben distinte per cani grandi e piccoli. Ecco alcuni titoli di giornali che annunciano questa bellissima iniziativa: “Udine est avrà la sua area di sgambamento, dove i cani di piccola taglia saranno separati dai grandi”… “Li chiamano cani toy, quelli di taglia piccolissima come chihuahua e barboncini mini. Dalla primavera hanno un’area tutta per loro al parco…Possono stare liberi, lontani dagli animali di grossa taglia che anche solo giocando, inavvertitamente, potrebbero ferirli”.

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Questa è una grande dimostrazione di sensibilità verso i cani e verso i loro accompagnatori che per proteggere il proprio cagnolino delle volte si trovano ad affrontare situazioni molto pericolose, come ad esempio essere circondate da cani più grandi e per lo spavento perdere l’equilibrio e cadere a terra o addirittura abbiano riportato dei morsi per sottrarlo ad un’aggressione.

Si è sentito anche di casi in cui il proprietario non sia riuscito ad intervenire in tempo ed il cagnolino più piccolo non è sopravvissuto. Pensiamo solo alla differenza di peso: come potrebbe giocare una cane che pesa 30 kg con un cane che arriverà a pesarne al massimo 3 kg? Un cane molto piccolo inoltre potrebbe essere visto anche come una preda per quelli più grandi, i quali con molta facilità potrebbero nuocergli, talvolta neppure volontariamente.

Noi del quartiere di Vigna Clara invochiamo un sollecito intervento affinché sia rispettato il diritto dei nostri amici più piccoli di correre liberamente in uno spazio a loro dedicato, ma anche quello di noi proprietari a passeggiare in modo spensierato con loro e trascorrere momenti di serenità

Chiediamo, pertanto, rispetto e considerazione per i cani di piccola taglia che non sono giocattoli e quindi che vengano predisposte due aree ben distinte. Anche nel nostro quartiere – come in tutta Roma – purtroppo non abbiamo uno spazio riservato ai cani più piccoli. Le aree messe a disposizione – una situata nel parco Tassoni, in via della Farnesina, e l’altra in via dell’Alpinismo -, non prevedono spazi differenti.

E allora che fare? Continuare a vivere palleggiati da un’area cani non accessibile per via delle taglie sproporzionate ad un parco pubblico non praticabile? Possibile che non si possano avere più tutele e si continui a predisporre un’unica area cani, condivisa sia dai cani di taglia grande che da quelli di taglia piccola? Ancora si continua a pensare che i cani piccoli siano solamente dei giocattoli?

In realtà ci sarebbero molte aree verdeggianti inutilizzate che potrebbero essere recintate e destinate al gioco dei nostri piccoli amici a quattro zampe: c’è il parco Atleti Azzurri d’Italia dove ci sono tanti spazi verdi completamente abbandonati. Ci sarebbe anche un piccolo appezzamento, poco prima dell’entrata del “Parco Atleti Azzurri d’Italia” su via della Farnesina (di fronte all’edicola), completamente abbandonato, che sebbene non grande andrebbe benissimo per loro!

E’ un problema che a noi sta affliggendo molto, non trovando spazi adeguati per far correre e giocare i nostri piccoli amici, che dopo tutta una giornata trascorsa in casa ad aspettarci hanno la necessità di muoversi un po’ in libertà.

Talvolta, poi, diviene anche difficile portare i nostri piccoli cani a spasso con il guinzaglio: si pensi che nel parco Atleti Azzurri d’Italia, essendoci i giochi per bambini, c’è addirittura chi vorrebbe non circolassero proprio, apostrofando con parole offensive gli stessi proprietari.

Pertanto chiediamo maggiori tutele per noi ed i nostri cagnolini e chiediamo la possibilità di creare un’area nelle zone sopraelencate da poter dedicare esclusivamente ai cani di piccola taglia”.

Ludovica Panzerotto

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28 COMMENTI

  1. Sono proprio d’accordo con questa proposta era ora che anche a Roma qualcuno pensasse a tutelare anche i cani di taglia più piccola. Mi chiedo come mai a Milano e ad Udine ci hanno già pensato e Roma arriva sempre dopo. Io non sono del quartiere Vigna Clara ma appoggio con tutta la mia solidarietà questa proposta che vorrei che venga proposta anche nel mio quartiere. Io abito verso Corso Trieste e li oltre al Parco Nemorense abbiamo Villa Ada una splendida distesa di verde ma purtroppo i miei cani di taglia piccola devono stare sempre al guinzaglio perchè, è vero che ci sono padroni coscienziosi che sanno se il loro cane di dimensioni più grandi è tranquillo o no, ma ce ne sono altri, e purtroppo aggiungo parecchi, che si disinteressano completamente del danno che può provocare un cane grande ad uno piccolo e mi è capitato di assistere a delle scene strazianti che non vorrei mai più rivedere. Proprietari che quando i loro cani grandi si sono scagliati contro i cani piccoli uccidendoli si sono dileguati completamente e questa vi sembra civiltà? La civiltà sarebbe quella di adeguarsi ad altre città come Milano ed Udine che forse sono state influenzate dalle capitali europee vicine come Parigi, Ginevra ecc. dove già sono in vigore queste aree separate. E smettiamola con tutte queste polemiche di chi si crede un grande cinofilo ma che pensate che a Milano, Udine, Parigi, Ginevra non esistano cinofili? Perchè pensate che abbiano creato due aree distinte evidentemente i cittadini sono più onesti e coscienziosi e non tracotanti alla tipo “so tutto io”. Facciamoci un bagno di umiltà e pensiamo a tutelare, chi è più indifeso, e non a distruggere. Quando poi capita l’aggressione siamo tutti bravi a tirarci indietro e scappare come è successo più volte a Villa Ada. Questa è un’iniziativa che darà molto a Roma in tema di sicurezza per gli animali. Grazie a chi si è attivato per portare anche nella nostra città questa bella iniziativa.

  2. Ottimo!!! Era ora!!! Io per lavoro vado spesso a Milano ed oltre a funzionare bene tante cose hanno avuto anche la sensibilità di creare due aree cani distinte. Lo trovo più che corretto per un rispetto di grandezze perché anche il cane più buono del mondo inavvertitamente può fare male ad uno più piccolo ed i cani piccoli devono avere il diritto di giocare e correre in libertà. Ci sono degli studi che avvalorano questa iniziativa adottata dalla giunte comunali del Nord Italia ed anche molti cinofili nelle classi di educazione suddividono in base all’età ed alla grandezza. Spero tanto che il Comune di Roma si attivi per dar seguito ad una proposta così intelligente a tutela degli animali. E la tutela è per tutti gli animali sia grandi che piccoli perché lo stesso disagio lo può avere anche un cane di taglia grande essendo abituato a giocare in maniera diversa. Grazie VignaClarablog che dai voce a queste proposte costruttive per Roma dove tutto va a rotoli, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.

  3. Quella dei parchi recintati per i cani e di due zone distinte, una per i più piccoli ed una per i grandi, sarebbe un’iniziativa da prendere in ogni quartiere, laddove ci sia uno spazio pubblico che lo permetta. E’ davvero pericoloso a volte farli giocare insieme, bastando una zampata a poter far del male a quelli molto piccoli. Vigna Clara poi ha tantissimi spazi verdi che si possono sfruttare in tal modo.

  4. Una idea molto bella, una magnifica iniziativa già attuata in altre grandi città ! Per di più le zone di verde sono ampie per lasciare uno spazio ai cagnolini e permettere una passeggiata serena anche a Vigna Clara.

  5. Assolutamente d’accordo e sarebbe auspicabile che per tutte le aree cani venissero istituite aree specifiche per i soli cani di piccola taglia. Gli spazi verdi non mancano quindi perché non prevedere anche per loro la possibilità di giocare in sicurezza e in libertà? Sarebbe un segnale di civiltà da parte della nostra città, al pari delle altre grandi capitali europee, ma anche il riconoscimento del diritto alla tutela della salute dei cani.

  6. Anche io ho due cani di piccola taglia e da anni ho il problema di non poterli far giocare in libertà, per paura delle reazioni di cani più grandi; ormai è ampia la cultura del rispetto dell’animale da compagnia, per tutti i benefici che comporta, ed è anche frequente avere cani piccoli, visti gli spazi ristretti in cui viviamo;
    creare zone distinte nelle aree cani già presenti o in nuovi punti di verde, richiederebbe un minimo sforzo economico, bastando un cartello ed una rete metallica;
    spero che chi ha il potere di intervenire ci rifletta e agisca al più presto.

  7. Mi chiamo Maria Teresa e abito nella zona sud di Roma precisamente zona ROMA 70 e nonostante ci siano diversi spazi per i nostri cani non c’è in effetti una differenziazione per quelli di taglia grande e per quelli di taglia piccola che ritengo tra l’altro necessaria proprio per tutelare i cani piccolini…che purtroppo sono penalizzati…Basterebbe poco nei medesimi spazi a loro dedicati mettere una rete divisoria affinché i relativi proprietari possono decidere consapevolmente ove farli giocare con serenità e senza nessun rischio mortale…ritengo opportuno che tale iniziativa debba estendersi in tutte le zone di Roma.

  8. Grande iniziativa, complimenti.
    Abito in zona e sarei entusiasta di poter finalmente portare la mia piccola e timorosa cagnolina in un parchetto, senza dovermi preoccupare della sua incolumità!

  9. Credo che sia un importante gesto di civiltà destinare aree separate per i cani di piccola e grande taglus. Oramai i cani di piccola taglia sono sempre più diffusi e, come i cani di taglia maggiore, hanno diritto a trascorrere del tempo all’aperto, mi piacerebbe molto se la nostra città cominciasse a dare segni di civiltà e modernità e si adeguasse a quelle che ormai sono iniziative sempre più diffuse nelle città di tutto il mondo.

    Grazie a chi ha messo l’accento su questa esigenza e speriamo di distinguerci in termini di civiltà!!!

    Grazie per la segnalazione
    Io ovviamente sono dalla parte dei nostri amici a 4 zampette

  10. Sono pienamente d’accordo.Anche io ho un cane di piccola taglia e non riesco mai ad entrare in un parco cani xche’ è troppo piccolo e ho paura.Lui piange nel vedere i suoi amici giocare e correre,ma sono troppo grandi x lui!!!!!

  11. come sopra anche io ho due piccoli cani che non ho mai potuto far giocare in liberta’,sono entusiasta al’idea di uno spazio dedicato a loro,ottima iniziativa!

  12. Grazie mille per l articolo, ottima idea, magariiiiiii sarebbe fantastico non tenere piu i nostri piccoli solo a guinzaglio, ma farli giocare al sicuro insieme ad altri cagnolini.
    Per carità non è solo per paura dei cani grandi, ma giustamente come dite nell articolo anche solo per gioco se un grande da una zampata, va addosso ad un toy può provocare anche delle fratture, poi in caso di attacco, un conto è dividere due cagnolini, un altro conto, come successo ad una mia amica, levare un piccolo ad un cane grande…. cosa che non auguro a nessuno
    Aiutateci a realizzare questo splendido progetto, basta poco, gli spazi ci sono!!

  13. Ottima iniziativa……anche io con il mio jack spesso mi sono trovato in situazioni non gradevoli….unico modo è creare 2 zone separate

  14. Sono d’accordo sul differenziare le aree di gioco cani per taglia. Completamente in disaccordo invece con la commistione tra spazi per cani e spazi per bambini. Il regolamento comunale recita che: “Non è ammesso lasciar defecare i cani nel raggio di metri cento dalle aree attrezzate per il gioco dei bambini”. I cani, anche di piccola taglia NON devono essere assolutamente condotti nei parchi giochi per bambini. Mi sembra una regola elementare di igiene e civiltà e mi stupisco che chi è giustamente attento alle esigenze dei cani più piccoli non lo sia a quelle dei nostri piccoli, cioè dei bambini.

    • Signor Alfonso è proprio da persone intolleranti come Lei che vogliamo tutelarci. L’ingresso ai parchi non é VIETATO AI CANI ne’ piccoli ne’ grandi , ma solo in prossimità dei giuochi (100mt).
      Le strade o i vialetti all’interno degli stessi ovviamente sono sempre accessibili .
      Ma per evitare discussioni ,noi proprietari dei più piccoli ,abbiamo chiesto in adozione un fazzoletto di territorio che se ce lo concederanno) verrà opportunamente recintato ed autogestito per non creare le “COMMISTIONI” da Lei e quelli che la pensano come Lei , tanto temute. Come vede … cerchiamo una via CIVILE che possa accontentare un po’ tutti. Le auguro una buona giornata .

  15. Non si permetta di dare dell’intollerante a chi vuole far rispettare delle regole che ci sono per tutelare l’igiene e i bambini. Lei ha fatto riferimento al parco Atleti Azzurri d’Italia dove in evidente applicazione del suddetto regolamento i cani non devono entrare. Un cane di piccola taglia è sempre un cane. Giusto che si abbiano aree differenziate per taglia per la siccurezza dei nostri amici più piccoli, ma il fatto che il cane sia di piccola taglia non significa che il padrone debba fregarsene delle regole.

  16. Tanto affetto per i cani, ma considerando che al Fleming, parrocchie escluse, non esistono spazi per i giochi dei bambini, bisognerebbe forse stabilire delle priorità. Il giardinetto giochi di Via Valdagno è da anni inagibile e per alcuni versi pericoloso anche per chi ci passa accanto visto che alcune ringhiere
    sono quasi del tutto pendenti.

  17. Iniziamo con il dire che qui si sta andando fuori tema si sta cercando di creare 2 aree cani divise tra cani di piccola e grande taglia e non si sta parlando dei parchi dei bambini che sicuramente andrebbero trovate delle soluzioni dignitose anche per loro. Una città che funziona dovrebbe saper abbracciare tutte le esigenze, dovrebbero esserci strutture adeguate sia per i bambini, sia per gli anziani che spesso si ritrovano isolati ed anche per i cani. Il senso di civiltà è per tutti. Comunque ora per tornare al nostro argomento come già è stato scritto sulla segnalazione in altre città del Nord Italia e nelle capitali europee questa distinzione tra aeree è stata già fatta perchè ne hanno riscontrato dei giovamenti sia per i cani che per i proprietari, ma voi pensate che Milano non ha anche altri problemi? con le polemiche e le sterili discussioni non si arriva da nessuna parte non dovrebbe esserci questa concezione mentale che “questa cosa è più importante della tua” in questo modo non si cresce, non diamo la possibilità di iniziare a fare qualcosa di costruttivo per la nostra città, e se ci troviamo così non possiamo dare sempre e solo la colpa al Comune siamo noi romani, a cui piace disperderci in un mare di chiacchiere e polemiche invece di agire concretamente, che a forza di stupide ripicche stiamo sprofondando nella nostra città (faccio solo un piccolo esempio che esula dall’argomento ci lamentiamo tanto della mondezza ma poi non abbiamo il senso civico di come gettarla proprio ieri vicino ai secchioni del mio quartiere c’era buttato per strada un grande televisore e qui ti chiedi ma la civiltà dov’è? possibile che ancora non è di uso comune chiamare l’Ama per la rimozione che per di più il servizio è gratuito). Chi ha delle esigenze dovrebbe cercare in qualche modo di farle presente in modo di poter far muovere il Comune per far fronte a tutte le necessità perchè, giustamente, ognuno di noi ha altre priorità. Poi per rispondere al sig. Alfonso non è vero che i cani non possono entrare nelle aree verdi pubbliche, i cani possono entrare tenuti al guinzaglio rispettando ovviamente i 100 metri di distanza. Ma poi questo accanimento verso i cani lo trovo anche assurdo in quanto nei parchi di notte entrano gatti randagi che non sono certo vaccinati come i nostri cani e magari preferite far giocare vostro figlio con un gatto che ha appena preso un topo dei quali la nostra città, sfortunatamente, è piena. E proprio di questo mi preoccuperei infatti parlando con un veterinario mi ha detto che nei parchi per i bambini il pericolo non sono i cani vaccinati ma gli escrementi dei topi a cui purtroppo nessuno può impedire di entrare. Anzi da studi effettuati hanno riscontrato che bimbi che crescono a contatto con gli animali domestici come cani e gatti sviluppano meno infezioni respiratorie rispetto a quelli che non hanno questo tipo di contatti. La notizia riportata da Le Figaro arriva da uno studio condotto da un’èquipe di ricercatori dell’ospedale universitario di Kuopio, in Finlandia. La ricerca è stata condotta su un campione di più di 400 bambini di meno di un anno: ogni giorno i genitori hanno consegnato all’ospedale il loro stato di salute. Dopo un anno di osservazione i bambini che vivevano a contatto con animali domestici hanno mostrato una riduzione del 30% di disturbi come tosse, respiro sibilante e rinite e addirittura una riduzione del 50% della possibilità di contrarre infezioni alle orecchie. I bambini che hanno animali in casa, inoltre, non solo si ammalano meno, ma hanno bisogno di meno antibiotici. Secondo lo studio il livello immunitario dei bambini è più elevato se l’animale è presente in casa per almeno 6 ore al giorno, mentre diminuisce se l’animale rimane meno a contatto con i bambino oppure se viene tenuto all’esterno dell’abitazione. I ricercatori finlandesi evidenziano così una tendenza già riscontrata qualche anno fa dall’immunologa Erika von Mutius, che ha inoltre dimostrato come questa teoria funzioni anche nel caso in cui sia la madre ad essere a contatto con animali domestici. Dunque i “piccoli” che vivono in campagna sono più fortunati? “Dipende – afferma l’immunologo Jean-Francois Bach – i bambini che vivono in campagna a contatto degli animali si ammalano meno rispetto ai bambini che vivono ugualmente in campagna, ma non sono circondati dagli animali”. E l’igiene? “Ad essere davvero pericoloso è il biberon che resta al sole, trasformandosi in un fertile terreno di cultura per i batteri, ma non bisogna allarmarsi se un bambino ha le mani non troppo pulite e si mette le dita in bocca – rassicura Bach, membro dell’Accademia delle Scienze – quello che conta è l’igiene dell’acqua che beviamo, il rispetto dei corretti procedimenti della catena del freddo e un saggio impiego di vaccini ed antibiotici, dei quali non bisogna mai abusare” “Noi ipotizziamo che il contatto con gli animali potrebbe aiutare a rinforzare il sistema immunitario, spingendolo a risposte più efficaci e a periodi di infezione più brevi”, precisano i ricercatori finlandesi. In ogni caso, questo campo della ricerca evolve molto rapidamente e gli ultimi studi dimostrano come i disturbi del sistema immunitario possano essere dovuti a un cattivo stato di salute dei circa tre miliardi di batteri che popolano i nostro intestino. L’industria farmaceutica, muovendosi in questa direzione, sta lavorando anche su farmaci in grado di stimolare il sistema immunitario. Per fortuna che le amministrazioni comunali si stanno muovendo per creare aree di gioco per cani e bambini perchè in molti paesi hanno visto come abbia cambiato il comportamento di tanti bambini un po’ timidi e riservati. Altro settore è quello della riabilitazione motoria con l’animale in cui il cane funge da importante motivatore al recupero psicofisico. La pet therapy, intesa come terapia specifica, è indicata per tutti coloro che presentano problemi di comunicazione, di relazione e di socializzazione.

    • Non ho mai detto che i cani non possano entrare nelle aree verdi pubbliche. Ho riportato un regolamento che, applicato al parco Atleti Azzurri d’Italia, di fatto ne impedisce l’ingresso ai cani. Io di cani ne ho due (uno di piccola taglia e uno un po’ più grande) ma non per questo pretendo di portarli ovunque… “perché sono buonissimi”. Rispetto chi ha la preoccupazione per i propri bambini, che come rilevato dalla signora Tina il più delle volte è originata da comportamenti incivili dei padroni, non certo dei cani.
      Per quanto riguarda il rapporto cani-bambini rischiamo di andare fuori tema. Per ii cani in appartamento, bisogna stare molto attenti all’igiene come è ovvio. No, i miei non dormono nel letto e non salgono sul divano…

  18. Signor Alfonso , le ripeto che non c’è NESSUN DIVIETO PER L’INGRESSO DEI CANI.Si informi meglio. Per quanto riguarda l’igiene , sono d’accordissimo con lei . Spesso , avendo sempre le bustine dietro , raccolgo le feci di altri cani e mi vergogno per i loro padroni o chi per loro. Purtroppo é una piaga che affligge non solo i parchi ma tutte le strade di Roma.
    Se fossimo tutti più civili, sono sicura che tutto questo livore non verrebbe manifestato . Purtroppo, come sempre accade in tutti i campi , pagano le persone corrette per quelli che invece infrangono la legge ed i diritti altrui.
    Ci dovrebbero essere contravvenzioni SALATISSIME per chi non raccoglie le deiezioni proprio perché ledono il diritto all’igiene . Spero non me ne voglia per quest’ultima mia precisazione . Buona giornata

  19. Cari amici, è anche molto importante, per essere rispettosi gli uni degli altri, l’essere a conoscenza del documento del Ministero dell’Ambiente emesso il 25 maggio 2017 (ovviamente scaricabile da chiunque dal sito del Ministero) che a pg 26 e 27 cita (sintetizzo) :
    “La corretta progettazione di un’area cani dovrà considerare alcuni importanti criteri, tra cui:

    – distanza di almeno 100 metri dalle abitazioni, dalle scuole e dalle aree ludiche per i bimbi;
    – presenza di apposita segnaletica (cartello come per i giardini, con le regole da rispettare) …
    …”

  20. Buonasera a tutti. Concordo vivamente con quanto elencato sopra. Anche io ho molta difficoltà e mi sembra che queste siano proposte più che giuste. È stato risolto il problema? Fatemi sapere grazie

  21. Non sono del quartiere ma condivido la questione.
    Non abito lontano e se nascesse un’area dedicata ai cagnolini di piccola taglia verrei volentieri con le mie due cucciolotte barboncini toy e nana.
    Ho letto che è possibile adottare un’area con spese a carico.
    Io sarei disponibile
    Vou?

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