Home ATTUALITÀ Giornalista residente sulla Cassia morto in circostanze misteriose

Giornalista residente sulla Cassia morto in circostanze misteriose

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Giallo nelle campagne di Sant’Oreste, a nord di Roma, dove nella sera di venerdì 10 gennaio il corpo semi carbonizzato di un uomo, deceduto probabilmente per un malore o a causa delle lesioni interne dovute ad un incidente stradale, è stato trovato da un contadino in una zona isolata.

A quanto si è appreso, si tratta di Giuseppe Catalano, 77 anni, ex giornalista e firma di punta de L’Espresso negli anni ’70 e ’80, attualmente in pensione e residente in zona Tomba di Nerone, sulla Cassia, dove viveva da solo e questo spiegherebbe perché nessuno ne aveva denunciato la scomparsa.

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Sul decesso indagano i Carabinieri. Stando alle prime ricostruzioni pare che l’uomo avrebbe avuto un malore in seguito a un incidente stradale avvenuto su una strada sterrata. La sua auto, una Smart, sarebbe precipitata in fondo a una discesa di circa 250 metri fino a terminare la corsa contro una recinzione.

A quel punto il mezzo avrebbe preso fuoco. Il corpo del 77enne, però, è stato ritrovato all’esterno dell’auto. Non è chiaro se Catalano abbia provato ad allontanarsi per cercare aiuto e poi per un malore sia deceduto oppure se sia stato sbalzato all’esterno dalla furia dell’impatto.

All’identificazione del giornalista i Carabinieri sono arrivati grazie ad un foglietto con un numero telefonico trovato nelle tasche del deceduto. Era il numero dell’antennista che il giorno prima  gli aveva installato sul balcone la parabola satellitare. Quando i militari lo hanno chiamato è stato lui a rivelare che Catalano poche ore prima gli aveva telefonato per chiedergli aiuto essendosi perso in quelle zone di campagna prive di riferimenti ma che non aveva potuto aiutarlo essendo fuori città.

La salma è stata trasportata all’obitorio del Policlinico Agostino Gemelli dove verrà eseguita l’autopsia dalla quale avere conferma all’ipotesi dell’incidente o nuove indicazioni investigative. Gli inquirenti indagano infatti a tutto campo. Si chiedono cosa ci facesse il giornalista in auto in aperta campagna, su una strada sterrata e, se l’ipotesi è che si fosse perso, come mai non abbia telefonato a nessuno per chiedere aiuto tranne che all’antennista. Altra stranezza, il suo cellulare, ritrovato sul corpo, non aveva neanche un numero memorizzato nell’agenda.

E così, dopo l’antennista, i Carabinieri hanno sentito i vicini di casa di Catalano e perquisito la sua abitazione trovandola in stato di forte disordine. La domanda alla quale devono ora trovare una risposta è: cosa ha spinto il giornalista fin sotto il Soratte avventurandosi per le campagne di San’Oreste.

Ludovica Panzerotto

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1 commento

  1. Sono o rammaricata per la scomparsa del giornalista. Nella zona del Monte Soratte vi sono diversi giornalisti che hanno preso casa, forse andava a trovare qualcuno e si è perso. La zona in alcune parti è incolta, se non si è pratici è facile perdersi. Un commento a freddo .Il cancellare i numeri di telefono..se si ricorda la scomparsa di altro giornalista, morto in un piccolo condominio sulla Cassia, nessuno sapeva nulla eppure era in un contesto, ciò a dire..che chi non è in attività purtroppo vive da emarginato .

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