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Castel Giubileo, l’accampamento dei rovistatori  

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La pista ciclabile di Roma Nord termina a Castel Giubileo, proprio in prossimità di un piccolo slargo dove è possibile rifornirsi di acqua ad un nasone. Ed è allo stesso nasone che attinge acqua la comunità di senza tetto  che da tantissimi anni occupa un tratto della sponda destra del Tevere.

Si tratta di un accampamento di nomadi che utilizza un’area con un vecchio capannone dismesso ed è da qui che partono i rovistatori che battono i cassonetti di Roma Nord.

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Ogni mattina alcuni furgoni portano giovani equipaggiati con vecchie carrozzine o carrelli della spesa in un punto nei pressi di Via dei Due Ponti e da qui poi si diramano lungo strade e piazze del territorio. Al termine della ricerca gli autisti dei furgoni recuperano e trasportano il materiale preso nei cassonetti all’accampamento sul Tevere.
Quello riutilizzabile finisce nei tanti mercatini illegali della capitale; ma quello che non trova un utilizzo che fine fa? Facile immaginare che non venga riportato nei cassonetti o alle isole ecologiche.

E’ un traffico di rifiuti da tempo noto quello che si svolge in questo accampamento sporco, privo di servizi igienici, a pochi passi dal Tevere nelle cui acque vanno a finire rifiuti e liquami originati dal campo. Da tempo noto e da sempre tollerato.

Francesco Gargaglia

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2 COMMENTI

  1. ..intanto l’Ama e la Sindaca Raggi continuano a multare i cittadini che si recano disciplinatamente ai contenitori di rifiuti e che, essendo pieni stracolmi proprio a causa dell’inefficienza del servizio di Ama e Comune, sono costretti a depositale le buste fuori dai contenitori…beccandosi multe a raffica per abbandono su suolo pubblico di rifiuti. Cose da non credere, specie se al contempo accade quello che è descritto in questo opportuno articolo di Vigna Clara B.

  2. Intanto sono due settimane che a Via della Farnesina e Via degli Orti della Farnesina non viene ritirata la plastica. In compenso stamattina i furgoncini dell’AMA stavano passando e raccogliendo i sacchetti intorno ai bidoni. Pieni.
    Chissà quando riuscirò a buttare il sacco di plastica che ho in casa e che cresce sempre più. Mi ripugna buttarlo nell’indifferenziato dopo aver anche fatto la fatica di differenziare. Poi magari torno a casa stasera e miracolo! Bidoni della plastica vuoti! Almeno uno potesse conoscere quando è prevista la raccolta potrebbe anche organizzarsi…

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