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Cassia, al Teatro Ciak “Delitto Perfetto”

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Dal 14 dicembre al 6 gennaio il Teatro Ciak (via Cassia, 692) ospiterà “Delitto Perfetto”, il secondo spettacolo della stagione curato dalla Compagnia dello Stabile del Giallo (leggi qui la nostra recensione di “Nodo alla Gola”).

Dial M for Murder” sarà diretto da Anna Masullo, che ci ha concesso l’intervista che segue e che in precedenza ha firmato l’eccellente resa teatrale di “Uno Studio in Rosso”.

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Può un delitto essere perfetto? O anche il più sofisticato dei piani può fallire perché un solo granello, un microscopico imprevisto, inceppa un ingranaggio lungamente studiato e costruito? E se, poi, il mandante dell’assassinio trovasse la “chiave di volta” per portare comunque a compimento il suo disegno criminale, cosa succederebbe dopo?

Scritto nel 1952 da Frederick Knott per la serie televisiva della BBC “Sunday Night Theatre”, Dial M for Murder fu messo in scena con successo al Westminster Theatre di Londra e al Plymouth Theater di New York.

Successivamente Alfred Hitchcock incaricò lo stesso Knott di scrivere la sceneggiatura per il film da lui diretto nel 1954 con protagonisti Ray Milland, Grace Kelly e Robert Cummings. La pellicola segnò l’inizio della collaborazione con Grace Kelly, che interpretò i due film successivi del maestro della suspense, ossia “Caccia al Ladro” e “La Finestra sul Cortile”.

Per inciso e per i più curiosi, il cameo di Sir Alfred in “Delitto Perfetto” è in una fotografia incorniciata in casa Wendice che ritrae i partecipanti ad un banchetto universitario.

A colloquio con Anna Masullo

Anna, quali sono le ragioni che vi hanno portato a scegliere questo testo?

“Delitto Perfetto” è uno di quei classici che ciclicamente esigono di essere rappresentati. Quando Hitchcock decise di portare sullo schermo il testo teatrale di Frederick Knott, nessuno avrebbe sospettato che sarebbe diventato un cult intramontabile.

Come potrebbe, quindi, proprio il Teatro Stabile del Giallo sottrarsi ad una tale richiesta? È un testo che ogni volta potenzia diverse chiavi di lettura: metterlo in scena è puro divertimento per chi lo fa e per chi ne gode.

Quali sono le differenze fra il dramma di Knott e il film di Hitchcock?

Naturalmente l’adattamento cinematografico scorre più velocemente avendo la possibilità di raccontare la storia anche attraverso dettagli, primi piani e soggettive.

Quello teatrale ha bisogno di un approfondimento delle situazioni attraverso un respiro più ampio dato da battute più o meno esplicative, azioni che devono essere in sintonia con i tempi che il teatro esige o, perlomeno, che esige la scelta registica o la narrazione.

A parte questo, però, Hitchcock ha avuto la felice intuizione di usare il gioco teatrale all’interno di quello cinematografico, mantenendo così, anche attraverso mezzi tecnici all’epoca in sperimentazione, la “finzione”  che asseconda e favorisce la costruzione della macchina omicida che il protagonista prepara nell’arco di un intero anno prima di farvi ricorso.

Su quali elementi si focalizzerà la vostra messa in scena?

Cercherò, a mia volta, di assecondare “la messa in scena” che il plot offre e la “finzione” che Tony Wendice organizza divertendosi ad essere ora dentro la scena e ora spettatore.

Non mi risparmierò nel raccontare, insieme all’elemento “giallo”, le storie dei personaggi, i loro sentimenti, i loro desideri, lo scopo e il compito che li portano ad essere in questa torbida vicenda.

In particolare, la narrazione si focalizzerà sul rapporto fra Tony e sua moglie, sulla quale il marito esercita una forte pressione psicologica e poi il tentativo di femminicidio.

Vuoi presentarci gli attori del cast?

Massimo Reale, già conosciuto come l’anatomopatologo Fumagalli nella serie tv “Rocco Schiavone”, sarà Tony Wendice.

Ruben Rigillo, con il quale ho il grande piacere di lavorare per la prima volta, interpreterà Mark Halliday.

Linda Manganelli, con cui divido da anni il palco dello Stabile del Giallo, sarà Margot Wendice. É la prima volta, però, che mi capita di dirigerla!

Fabrizio Bordignon, che la scorsa stagione vestiva i panni dell’ispettore Lestrade in “Uno Studio in Rosso”, interpreterà qui l’ispettore Hubbard.

E, ultimo ma non ultimo, Antonio Palumbo, con cui lavoro sempre con grande affetto, interpreterà Swann.

Un motivo in più per vedere lo spettacolo?

Il teatro non si fa senza pubblico. È alla base e, senza questa base, qualsiasi teatro non supportato da finanziamenti pubblici difficilmente sopravvive.

Come molti sanno lo Stabile del Giallo è una realtà che in passato ha operato per tre decadi in un grande quartiere come la Cassia, dove rappresentava l’unico presidio culturale e di aggregazione.

Ora, grazie al faticosissimo e utopico disegno di Michele Montemagno e Linda Manganelli, gli spettacoli del Giallo sono ospitati dal Ciak: quando lo scorso anno è nato questo teatro, siamo rinati anche noi e adesso vogliamo recuperare quello che si è perso in quasi due anni di inattività forzata.

Anche il Ciak non gode di finanziamenti pubblici, per cui, se non si vuole che realtà così significative spariscano, anche il pubblico deve fare la propria parte, godendosi spettacoli di alta qualità come spero sarà, incrociamo le dita, anche il prossimo “Delitto Perfetto”.

Giovanni Berti

I biglietti sono in vendita su https://www.ticketone.it/ e al botteghino del Teatro Ciak (martedì-sabato 10-13 e 16.30-19.30, domenica 10-13 e 15.30-19.30). Per ulteriori informazioni si può chiamare il numero 06.33249268.

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1 commento

  1. Spettacolo ben fatto e interpretato da bravi attori.condivisibile la decisione di presentarlo al quasi nuovo teatro Ciak, una delle poche occasioni culturali di Roma nord.
    Unico neo il parcheggio difficile in una strada come la Cassia.

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