Non occorreva una preparazione particolare per capire che quel testo non era adatto alla lettura di bambini eppure agli alunni di una IV elementare dell’Istituto comprensivo “La Giustiniana”, di via Silla, sulla Cassia, la lettura di un romanzo “vietato ai minori” è stato dato come compito per le vacanze.
Se n’è accorta una mamma. Parolacce, insulti, vignette che raffigurano sesso orale con un minore. Nulla a che vedere con le fiabe di Andersen. Il libro è uno dei 10 titoli forniti alla scuola dall’XI Dipartimento del Comune di Roma nell’ambito del progetto dedicato a Stefano Gay Tachè, il bimbo ucciso nell’attentato terroristico di Al Fatah alla Sinagoga di Roma nell’82 di cui il Comune ne ha acquistate 250 copie. Il romanzo è finito in 4 classi dell’Istituto ma prima che il Comune desse ordine di ritirarlo era stato sdoganato anche in altre scuole. «Il 14 dicembre – afferma la dirigente scolastica – era in programma un corso di formazione legato al progetto del Comune che però è slittato al 15 gennaio, è mancato il tempo, altrimenti si sarebbe evitato l’errore”.
Ti sto cercando, questo il titolo del testo finito nelle mani sbagliate, aveva superato il parere di una Commissione ad hoc formata tra l’altro da esperti dell’Ufficio scolastico regionale e della Comunità ebraica. «Il libro è segnalato – fa notare Laura Marsilio, assessore capitolino alla Scuola – anche nel sito dell’Unicef e gode di recensioni molto positiva. Ne parla bene anche il giornalino delle Edizioni Paoline. Purtroppo, però, per via del linguaggio e di certi disegni, non è idoneo per dei bambini di 9 anni. Diffonderlo è stato un errore imperdonabile».
La notizia, gli ulteriori dettagli e la completa dichiarazione dell’assessore Marsilio sono su Il Messaggero.it di oggi, domenica 10 gennaio. Clicca qui ed anche qui
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Il libro in questione è un bellissimo testo che parla di immigrazione.
La pagina incriminata ritrae la proposta di un anziano signore che prima aveva salvato il protagonista, un giovane marocchino, sbarcato in Italia alla ricerca del padre di cui non ha più notizie da un anno, ma il ragazzo scappa.
Quindi il messaggio è positivo, ossia che ci sono pericoli che vanno evitati A GAMBE LEVATE.
Logicamente mettere semplicemente in mano a un bambino questo bel graphic novel è un errore, perché va accompagnato nella lettura e spiegato.
Peccato che gli insegnanti lo abbiano distribuito senza alcuna loro mediazione, che era certamente necessaria.