Home ATTUALITÀ Andrea Muzii, il genio della Cassia che ricorda tutto

Andrea Muzii, il genio della Cassia che ricorda tutto

Andrea Muzii
ArsBiomedica

Tutti possono riuscirci, è solo questione di allenamento”. È con 3 record mondiali in tasca appena conquistati ai French Open 2019 di Parigi e con queste parole d’incoraggiamento per tutti gli altri giovani, ma anche meno giovani, che Andrea Muzii, il ragazzo di Roma nord dalla “memoria di ferro” inizia a raccontarci la sua storia e di come in poco tempo – meno di due anni – ha collezionato record nazionali, europei e da dieci giorni mondiali.

Andrea ha vent’anni e il suo rammarico più grande è quello di aver scoperto soltanto da poco la passione per i numeri e per la memoria e di non aver potuto “sfruttare” prima queste sue capacità, soprattutto a scuola. Residente con la sua famiglia sulla Cassia all’altezza di Via Oriolo Romano, Andrea ha frequentato le scuole del XV Municipio e il Liceo Scientifico “M. Azzarita” ai Parioli per poi iscriversi alla Facoltà di Medicina.

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Increduli del fatto che davvero “chiunque” possa allenare la propria memoria a tal punto da raggiungere i suoi risultati gli chiediamo come sia possibile: “È solo questione di allenamento, come d’altronde per tante altre cose che facciamo nella vita. Certo, è possibile che ci siano persone più portate di altre ma tutti possono raggiungere grandi traguardi in questa disciplina, conta solo l’impegno nell’allenamento e la tecnica”.

“Diamo i numeri”

Andrea la fa facile al telefono mentre corre da una lezione all’altra all’università, ma i numeri parlano chiaro e lui sta riuscendo in qualcosa di davvero incredibile: 1.122 numeri memorizzati in un quarto d’ora, 550 carte da poker (pari a 10 mazzi e mezzo) in 10 minuti, 428 immagini memorizzate in 5 minuti, praticamente il tempo che una persona qualunque impiega per ricordare la targa della proprio auto.

3 record mondiali raggiunti il 12 e 13 ottobre su dieci discipline ai French Open di Parigi, ma solo due mesi prima Andrea è stato vincitore anche del MSO Memory Championschip 2019 di Londra.

Questi sono “solo” i record mondiali a cui si aggiungono quelli europei: 522 numeri memorizzati in 5 minuti, quasi 18 mazzi di carte (17,23) in mezz’ora. Si fa presto a dire che è solo questione di costanza nell’allenamento ma Andrea insiste che in fondo è proprio così: “questo amore per in numeri è nato poco fa, non è una vera e propria dote innata, se non avessi dedicato tutto questo tempo all’allenamento non sarei arrivato a tanto.”

Tutto nasce con Rubik

 “Ero un campione del cubo di Rubik, il “magic cube” che prende il nome dal suo inventore, lo risolvo in pochi secondi anche da bendato, memorizzo le sei facce e i colori e in poco tempo lo riordino. Da quel momento ho deciso di approfondire l’argomento “memoria” e allora mi sono messo a studiare – spiega Andrea che a questo punto ci racconta quanto tempo richiede un buon allenamento – mi alleno tutti i giorni, minimo mezz’ora ma posso esercitarmi anche per tre ore, l’importante è farlo tutti i giorni, conta molto sul rendimento.”

Lo è ancora di più se i prossimi appuntamenti sono i campionati mondiali di Zhuhai, in Cina, a fine novembre e poi le Memoriadi 2020 di Dubai, le olimpiadi riservate ai campioni di memoria.

Questione di tecniche e processi mentali

Ma per noi poveri smemorati allora c’è speranza? Gli chiediamo quasi rassegnati allo sforzo che facciamo ogni volta anche solo per memorizzare un numero di telefono o ancora peggio quando non ricordiamo il nome di una persona sconosciuta che si presenta.

“Ci sono dei principi mnemonici ma le tecniche sono sempre le stesse, con queste possiamo memorizzare più o meno tutto, quello che cambia sono i processi – ci sprona Andrea – a seconda di quello che dobbiamo ricordare ci sono percorsi diversi che la nostra mente può fare ma alla fine le tecniche sono quelle, si tratta di convertire le informazioni in immagini. Una volta che si conoscono le tecniche allora siamo in grado di memorizzare qualunque cosa”

La preparazione consiste nello studio di testi dedicati proprio alla memoria, alle tecniche di apprendimento e ai processi mnemonici, “Sono molto utili anche i video, con Alessandro De Concini, un mio caro amico, stiamo realizzando un video – corso on line che spiega proprio come si acquisiscono queste tecniche. Ci piacerebbe che questi grandi risultati ottenuti oltre a dare molte soddisfazioni a chi li raggiunge fossero utili agli altri, pensiamo per esempio a chi ha poca memoria o a chi, per vari motivi ne ha persa un po’ e potrebbe riacquistarla. Ecco, sarebbe bello riuscire ad aiutare queste persone”.

Grandi propositi che si affiancano a grandi record quindi. Dopo qualche minuto al telefono Andrea ci saluta perché ha una lezione universitaria che sta per cominciare, prima di salutarlo però non possiamo fare a meno di fargli un’ultima domanda e cioè se anche a lui capita ogni tanto di dimenticare qualcosa: “se non uso le tecniche si, può capitare, ma non c’è qualcosa in particolare che proprio non memorizzo, è questione di allenamento ve l’ho detto”.  Insomma non abbiamo più scuse: dobbiamo metterci a studiare se vogliamo ricordare almeno qualcosa in più.

Ludovica Panzerotto

AGGIORNAMENTO del 2.12.2019: Andrea è campione del mondo in memoria! Leggi qui

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