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Il Castello di Santa Severa “one of the world’s greatest places”

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Galvanica Bruni

Castello di Santa Severa is one of the world’s greatest places“. Così titola il settimanale statunitense ‘Time’ che ha inserito il Castello di Santa Severa nello speciale ‘World’s Greatest Places’, dedicato alle 100 esperienze al mondo da vivere nel 2019.

Vuoi soggiornare in un castello medievale per meno di 50 $ a notte? Non andare oltre questa cittadella sulla spiaggia del 14° secolo, che ora funziona come un ostello. Il sito – un breve viaggio in treno da Roma – racconta oltre 2000 anni di storia affascinante, con proprietari che andavano dalla Chiesa cattolica all’aristocrazia romana. Dopo quattro anni di restauro, il castello e i suoi edifici adiacenti ora funzionano come un complesso museale e un ostello che può ospitare 42 persone. I visitatori possono esplorare i terreni, conoscere l’antica navigazione marittima o rilassarsi sulla spiaggia pubblica oltre le sue mura…”

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Questa più o meno la traduzione dell’articolo dello speciale del Time che ha selezionato lo splendido castello inserendolo, per la sua unicità, per il suo complesso museale e per l’ostello dai prezzi contenuti, fra le cento esperienze al mondo da vivere nel corso di quest’anno. Ma anche nei prossimi, perchè l’unicità di questo sito resta tale nel tempo.

Situato sull’ampia spiaggia della località frazione del Comune di Santa Marinella, il Castello sorge nell’area dell’antico sito di Pyrgi, la città portuale romana fondata tra la fine del VII e gli inizi del VI secolo a.C. Secondo il parere degli storici il castrum di Pyrgi, che significa ‘torre’, è stato abitato senza interruzioni fino alla tarda antichità, almeno fino al IV – V sec. d.C.

La storia

A cavallo tra il X e l’XI secolo i conti della Tuscia fecero costruire proprio in quest’area un fortilizio  dedicato alla giovane Severa, che era stata martirizzata nel 660 in un luogo poco distante.

Il Castello vero e proprio, invece, nasce nel XIV secolo. Il borgo si è formato man mano con varie fasi di edificazione nel corso del XV e del XVI secolo. Appartenuto nel tempo a diverse nobili famiglie romane per ben cinquecento anni, dal 1482 al 1980, il Castello è stato un possedimento dell’Ordine del Santo Spirito.

Tra il Cinquecento e il Seicento è stato il luogo di sosta e di soggiorno di molti papi: tra questi Gregorio XIII, Sisto V e Urbano VIII. Al periodo di massimo splendore raggiunto proprio nel Seicento, il Castello ha vissuto poi una lunga e lenta decadenza. Nel 1943 è stato utilizzato dai Tedeschi come postazione militare strategica.

I lavori di recupero degli ultimi anni hanno portato alla luce importanti scoperte archeologiche come un tratto di mura poligonali databili III secolo a.C. e alcuni tratti di mura risalenti al XIII secolo.

Data la sua bellezza, il Castello ha fatto più volte da sfondo a famosi film e libri, come ad esempio “La Porpora e il Sangue”, secondo romanzo storico di Stefano VincenziUn libro che ha riscosso molto successo e che si apre e si chiude con diverse pagine ambientate fra le torri e i vicoli del maniero.

La spiaggia del Castello

La presenza del Castello, collocato proprio sulla spiaggia di Santa Severa, aggiunge grande spettacolarità ai già incantevoli profili di questo tratto di costa dalle particolari caratteristiche. La maestosa mole turrita divide infatti in due l’arenile, a disegnare ambienti diametralmente opposti per struttura e ricettività.

Da un lato del castello una lunga spiaggia di sabbia chiara e fine, ben curata, si spinge per un bel tratto fino alle ultime villette di Santa Severa, un angoletto selvaggio che prende il nome di Grottini per alcune piccole insenature scavate negli alti scogli e che sembrano piccole grotte.

Dall’altro lato del castello le cosiddette sabbie nere. Un’oasi naturista caratterizzata completamente da sabbia nera, che si snoda per chilometri fino al confine con la riserva naturale di Macchiatonda. Un lungo tratto di spiaggia selvaggia, quanto di più riservato e spartano possa trovare, senza stabilimenti o altri servizi, che regala ai frequentatori il contatto vero con la natura.

Biondo o bruno, il litorale di Santa Severa è comunque ritenuto, a buon giudizio, una località balneare tra le più rinomate a nord di Roma e a confermarlo in questi giorni è anche il blasonato Time. Scusate se è poco.

Gaia Azzali

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