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Bioparco: attività per baby ecologisti

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Tra i luoghi più visitati di Roma, insieme a Colosseo, San Pietro e Fontana di Trevi c’è sicuramente il Bioparco, quello che un tempo era per tutti il “giardino zoologico”.

Oggi il Bioparco è una “fondazione”  che fa ricerca e divulgazione scientifica e ogni estate spalanca le porte ai più piccoli che possono partecipare da giugno a settembre a “vacanze natura”: una attività dove in maniera divertente si impara a rispettare natura e ambiente.

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Una lunghissima storia

Lo Zoo di Roma ha una lunghissima storia nata ai primi del novecento quando un gruppo di privati decise di costituire una Società Anonima per dare vita ad un luogo dove mettere in esposizione animali rari e particolari provenienti per lo più da Africa e Asia.

La realizzazione dello Zoo fu affidata a Karl Hagenbeck che aveva già  ideato il giardino zoologico di Stelligen. Per l’area ampia circa 12 ettari fu scelta la parte settentrionale di Villa Borghese e fin dall’inizio lo zoo ospitò centinaia di specie diverse in un ambiente a dir poco rivoluzionario: la scelta di usare fossati al posto delle sbarre ne fece il più bel giardino zoologico d’Europa.

Nel 1933 l’Architetto Raffaele DeVico intervenne sulle strutture dello Zoo realizzando ambienti di particolare fascino e bellezza oltre al rettilario e la grande voliera in acciaio, un piccolo capolavoro che ancor oggi costituisce una delle maggiori attrattive.

La “Fondazione”

Con la Seconda Guerra Mondiale inizia il declino inarrestabile dello Zoo che spinge il Comune di Roma a dare vita, a metà degli anni 90, al Bioparco. Purtroppo anche il progetto di una società per azioni, nonostante i ripetuti interventi economici del Comune, non da i frutti sperati (il flusso dei visitatori è di gran lunga inferiore alle stime) e così nel 2004 si sceglie la formula della “fondazione”, un organismo senza scopo di lucro aperto alla partecipazione di enti pubblici e di privati e con un prioritario interesse didattico e scientifico.

La Fondazione Bioparco trasforma in pochi anni il vecchio Zoo e ne fa una struttura moderna ed efficiente dove oltre alle visite effettuate dal pubblico (ovviamente pagante) si svolge anche attività di ricerca con la collaborazione di alcuni partner europei.

Ma a cambiare è anche la filosofia che animava il vecchio giardino zoologico; gli animali non sono più semplici oggetti da osservare e il fatto che animali “difficili” dal punto di vista della riproduzione abbiano messo su famiglia conferma il fatto che la strada intrapresa è quella corretta.

Vacanze natura per baby ecologisti

Tante le iniziative che la Fondazione Bioparco porta avanti e tra queste anche la possibilità di far trascorrere a bambini di età tra i 4 e i 12 anni “vacanze natura” proprio all’interno della struttura e a contatto con gli animali.

L’Associazione  “Il flauto magico”  organizza da giugno a settembre vacanze natura della durata di una o più settimane che contemplano un intenso programma giornaliero (dalle 9 alle 17 circa) comprensivo di pranzo e merenda.

Il punto di forza della “vacanza natura” è il luogo straordinario dove si svolge, un parco al cui interno ci sono circa 2000 specie di animali tra mammiferi, uccelli, rettili e strutture in grado di offrire, oltre alla necessaria protezione dal caldo, anche un adeguato supporto didattico.

Abbiamo assistito ad una breve “lezione” rivolta a bambini molto piccoli all’interno di un edificio attrezzato chiamato “Museo Ambiente e Crimine”, un  luogo che ospita una interessante mostra sui metodi con cui viene effettuato il bracconaggio.

Sentire parlare di protezione dell’ambiente e di limitazione nell’uso della plastica ad una attentissima platea di piccoli ambientalisti ci è sembrato un qualcosa di straordinario; il fatto di abbinare il gioco a tematiche di grande importanza trattate in modo adeguato è la strada giusta per educare i piccoli al rispetto della natura.

Anche lo stretto contatto con gli animali, la conoscenza dell’habitat in cui vivono e la conoscenza del personale che li accudisce giornalmente contribuiscono a sviluppare amore e rispetto per il mondo che ci circonda.

Non solo fauna ma anche flora

Peraltro non va neppure dimenticato che il Bioparco è un ambiente di rilevante importanza anche dal punto di visto della “flora” dal momento che l’area contiene al suo interno decine di specie arboree rare e tantissime piante secolari: un vero e proprio giardino botanico.

Palme delle Canarie, palme da vino del Cile, cedri dell’Himalaja, canfora del Nepal, succulente e poi giganteschi esemplari di platano, bagolaro, tiglio e leccio; la Fondazione Bioparco  si conferma pertanto come uno dei più importanti luoghi di Roma per lo svago e il turismo ma anche per la salvaguardia dell’ambiente dal momento che la conservazione degli ambienti naturali è determinante per lo sviluppo economico e sociale di una grande città come la nostra Capitale.

Francesco Gargaglia

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