Home CRONACA Nasce il Comitato Saxa Rubra: “No al trasbordo rifiuti”

Nasce il Comitato Saxa Rubra: “No al trasbordo rifiuti”

I Cittadini di Saxa Rubra si organizzano in Comitato e si oppongono al trasbordo rifiuti nell’area archeologica di Roma Nord

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A valle dell’assemblea dello scorso 4 giugno, gli abitanti del quartiere Saxa Rubra annunciano di essersi organizzati in “Comitato Saxa Rubra” per esprimere la loro ferma volontà di bloccare l’apertura del sito per il trasbordo rifiuti nella grande area di circa 9mila metri quadri originariamente destinata a parcheggio di scambio e, con decisione del Campidoglio presa sopra le teste dei residenti e addirittura del Municipio XV, riconvertita per necessità di AMA.

Le ragioni dell’opposizione, che i residenti e i lavoratori dell’area giudicano insensata, vengono spiegate in una nota nella quale si ribadisce “la vocazione storica, archeologica e ambientale del territorio” che rende quest’area totalmente incompatibile per un sito di trasbordo rifiuti vista “la presenza nella stessa di importanti siti archeologici, di una vasta area verde umida sugli argini del Tevere con una pista ciclabile, attrazione per molti turisti e cicloamatori“.

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Chiaro il richiamo a quel mai realizzato progetto del compianto archeologo Gaetano Messineo, protagonista di una straordinaria stagione per la tutela e valorizzazione del tratto suburbano della Flaminia, che avrebbe voluto realizzare il grande parco archeologico che partendo da via Vitorchiano, dove si trova il meraviglioso Mausoleo di Marco Nonio Macrino, avrebbe visto come altro confine Malborghetto.

Ma non basta, perchè in aggiunta a queste ragioni, il Comitato  ricorda che nell’area immediatamente adiacente a quella coinvolta è presente il Centro RAI Biagio Agnes.
Tale Centro oltre a costituire un sito strategico per lo Stato è anche un importante luogo di informazione frequentato da importanti personalità istituzionali italiane e straniere, rappresentando così un importante biglietto da visita per la Capitale, oltre che per lo Stato italiano stesso. L’idea che qualcuno per raggiungere il Centro RAI debba attraversare un’area destinata alla lavorazione dei rifiuti dovrebbe far rabbrividire il Sindaco di una città che è Capitale d’Italia” sostengono gli organizzatori del Comitato.

Ma anche i problemi alla viabilità non sono da sottovalutare. “Le vie che confluiscono verso la Flaminia o danno accesso al traffico pendolare all’area parcheggio di scambio per le fermate dei bus Atac, dei pullman Cotral e al treno della linea ferroviaria Roma Nord – incalza il comitato – costituiscono di fatto un importante e strategico snodo viario e di accesso alla città di Roma, per altro già fortemente congestionato nelle ore di punta mattutine e pomeridiane; tale snodo sarebbe gravemente compromesso dal sovrapporsi della mobilità dei mezzi pesanti necessari per il trasbordo rifiuti.”

La nota finisce con un appello. “I cittadini, residenti e lavoratori nella zona, fanno appello al buon senso e a un ripensamento della Sindaca e dell’intera Giunta che porti all’annullamento di tale progetto sostituendolo magari con un altro che sia in grado di valorizzare il territorio sia dal punto di vista storico-culturale che ambientale“. Sarà ascoltato?

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