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Ponte Milvio, i ragazzi del Pascal e il loro progetto di recupero ambientale

Pteris-Vittata
Duca Gioielli

Giovedì 6 giugno, nell’aula Magna dell’ITT-LS “B. Pascal” della sede di Via dei Robilant, a Ponte  Milvio, gli studenti delle classi terza e quarta del corso di Chimica hanno illustrato le attività svolte nel realizzare il progetto PON per la scuola – Potenziamento dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro “Esperienza in filiera: percorsi e strategie per il recupero ambientale

Ad ascoltarli c’erano il Dirigente Scolastico, gli insegnanti, i genitori e i ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’Istituto Superiore di Sanità, che hanno accolto gli studenti nei loro laboratori e li hanno guidati nel lavoro di ricerca.

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Presso i laboratori dei due Enti” riferisce uno studente “abbiamo affrontato il tema del fitorisanamento da arsenico, cioè quella tecnica di recupero ambientale che utilizza le piante, cosiddette iperaccumulatrici, in grado di assorbire il contaminante presente nel terreno. Nella nostra ricerca abbiamo utilizzato una felce, la Pteris Vittata, che abbiamo trasferito su un terreno contaminato da Arsenico, proveniente dal Comune di Vetralla, che ha partecipato al progetto. Abbiamo poi prelevato le foglie a intervalli regolari di tempo e le abbiamo sottoposte ad analisi chimiche per verificare l’assorbimento dell’elemento contaminante”.

Un altro gruppo di studenti, invece, si è recato presso i terreni contaminati per effettuare prelievi di campioni di acqua, suolo e specie vegetali allo scopo di identificare le piante autoctone in grado di crescere su terreni contenenti arsenico, le specie microbiche potenzialmente resistenti e gli indicatori biologici presenti nei siti contaminati

Affiancare i ricercatori nel loro lavoro – dice un altro studente – è stata un’esperienza straordinaria, che ci ha consentito di utilizzare strumenti di ultima generazione e di apprezzare le nostre competenze e capacità, ma soprattutto ci ha fatto scoprire il mondo della ricerca, al quale potremmo accedere alla fine del nostro percorso di studi”.

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