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Solidarietà a Labaro: pane invenduto a chi ne ha bisogno

pane invenduto
Galvanica Bruni

«Qui non si butta niente. Il pane e la pizza che avanzano a fine giornata, li regaliamo a chi ne ha più bisogno». Lo racconta Clara, che lavora nel forno “Pane al pane”, di via Magnano in Riviera 38. Fa riferimento all’iniziativa lanciata dalla piccola attività – in cui svolge il compito di addetta al banco – che si trova nel cuore del quartiere di Labaro, nella zona nord di Roma.

Dalla fine dello scorso gennaio, infatti, i titolari del locale – tra cui Andrea, che gestisce anche il bar accanto al forno – hanno deciso di abbattere tutti gli sprechi donando alle persone indigenti ciò che altrimenti verrebbe buttato. Così, quella che durante il giorno è una normale panetteria, e che dalla mattina sforna prodotti per i residenti del territorio, in orario di chiusura, verso le 21, diventa un punto di riferimento solidale per le persone senza fissa dimora e quelle in grave difficoltà economica. Si trasforma in un pasto assicurato.

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Stando agli ultimi dati raccolti dall’Ufficio di Statistica di Roma Capitale, la condizione economica della popolazione del XV Municipio – in cui rientra anche Labaro – non è tragica, ma “intermedia”. Ciononostante, quasi l’11 per cento delle famiglie che crescono dei minori, vive con meno di 25 mila euro all’anno. E a queste si aggiungono i circa 10 mila residenti più anziani, sopra i 65 anni, che dichiarano un reddito annuo inferiore agli 11 mila euro.

Per loro, e per chi vive in situazioni di disagio ancora peggiori, Andrea e i suoi soci hanno pensato di rendersi utili. Tutti i giorni, dalle 21 alle 21.30, il forno di Labaro regala il pane invenduto agli indigenti del posto.

«Ci sono alcune persone che ormai vengono regolarmente perché sanno che troveranno una cena ad attenderli. Ad esempio, c’è una famiglia composta dai genitori e nove bambini che si presenta quasi sempre. Oppure una signora più avanti con l’età che vive in una condizione di povertà», racconta Clara a VignaClaraBlog.it.

Inoltre ultimamente il forno “Pane al pane” ha deciso di allargare il raggio della solidarietà. I suoi titolari non si vogliono limitare al quartiere di Labaro. Per questo, ogni venerdì sera, consegnano gli avanzi della giornata ai volontari della comunità di Sant’Egidio, movimento benefico di ispirazione cattolica, che a loro volta li distribuiscono nelle mense per i poveri della Capitale.

«Ciò che abbiamo ancora sul bancone al momento di abbassare le serrande, lo regaliamo volentieri a chiunque ne abbia bisogno», aggiunge Clara. E questo è anche un vantaggio per l’attività, che altrimenti si ritroverebbe a buttare chili di pane.

«Non c’è una quantità precisa – continua Clara, responsabile anche di confezionare i sacchetti di pane – di quanto rimane a fine giornata. A volte avanzano tantissimi prodotti, altre volte non resta quasi nulla. In ogni caso il pane non consumato, dalla prima all’ultima briciola, è uno spreco».

Una buona azione, quindi, che rende felici proprio tutti. Che dice “Sì” alla solidarietà e “No” allo spreco. E che dovrebbe essere presa d’esempio dal resto del quartiere e non solo, da tutta Roma.

Camilla Palladino

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