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Guardrail di Via Flaminia: qualcosa si è mosso

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Lunedì scorso abbiamo dato la notizia dell’improvvisa comparsa di un guardrail su Via Flaminia nel tratto che va da Via Bomarzo al Centro Euclide (leggi qui). La nostra attenzione si era soffermata in particolare sul fatto che la nuova presenza costituiva un serio pericolo per automobilisti e motociclisti in quanto malamente segnalata e quindi poco visibile.

Dopo la segnalazione di VignaClaraBlog.it qualcosa è accaduto: è spuntata una colonnina arancione con in cima il segnale di obbligo di tenersi alla destra della struttura. Siamo più che certi che tale comparsa sia dovuto al pronto intervento dei consiglieri del XX Municipio Alessandro Cozza (PD) ed Antonio Scipione (PdL), che su queste pagine avevano pubblicamente preso un impegno in tal senso (leggi qui) ai quali vanno pertanto i nostri ringraziamenti. Non ci possiamo però esimere dal dire che tale segnalazione è ancora insufficiente: la colonnina non è luminosa e soprattutto è posizionata qualche metro più avanti rispetto al punto dove ha inizio il guardrail; è certo meglio di niente, ma non si può dire che il problema sia risolto.

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Per chiudere ci sembra giusto dare rilievo al commento fatto dal lettore Gianluca Foffi (leggi qui) che faceva notare del pericolo rappresentato dai paletti di sostegno del guardrail, che si possono trasformare in vere e proprie ghigliottine nei confronti di un malcapitato motociclista vittima di incidente; purtroppo la questione dei guardrail bikers friendly si trascina da lunghi anni sia in Italia che in Europa, a giugno 2008 il CEN (Comitato Europeo per la Normalizzazione) ha approvato una risoluzione secondo la quale entro la fine del 2009 si sarebbero dovuti elaborare nuovi standard di omologazione dei guardrail che tenessero conto anche delle collisioni tra un guardrail ed un corpo umano (l’omologazione attuale tiene conto solo degli impatti tra guardrail e veicoli di varia natura e stazza); sempre secondo tale risoluzione i nuovi standard di omologazione dovranno diventare esecutivi entro la fine del 2010).

Inoltre, come da noi riportato a settembre scorso, l’ANAS ha progettato un nuovo modello di guardrail denominato “ANAS H2 Bordo Laterale-SM”, dove SM sta proprio per “Salva Motociclisti” (leggi qui). La strada è ancora lunga, ma almeno la si è intrapresa, anche se resta il concreto rischio che i singoli stati membri della UE chiedano di poter andare in deroga rispetto a quanto stabilito dal CEN.

↓seppe Guernica Reitano

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