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Cesano, il rilancio del “Castello” approda in Regione

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Galvanica Bruni

Approvata dal Consiglio della Regione Lazio una mozione che impegna Presidente e Giunta a convocare un tavolo di lavoro per definire gli interventi da predisporre per la messa in sicurezza e la riqualificazione del “Castello” di Cesano.

Ma non solo. Nel documento, presentato dai consiglieri PD Marta Leonori e Emiliano Minnucci, si chiede di far sospendere all’Acea la fornitura di acqua all’edificio al fine di eliminare gli allagamenti invitando infine la Giunta ad intervenire sulle strutture competenti per azzerare gli stati di pericolo, anche attraverso la sanificazione dei locali.

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L’obiettivo – hanno dichiarato i due esponenti dem – è quello di poter utilizzare i beni del Borgo affinchè dopo anni si possa migliorare la qualità dei servizi e dare un nuovo impulso alle attività commerciali e culturali di uno dei luoghi più belli e suggestivi del Lazio. Luoghi che abbiamo il dovere di preservare“.

Il fabbricato, situato nell’antico Borgo di Cesano e meglio conosciuto come il “Castello”, era di proprietà dell’IPAB – Opera Pia Don Giuseppe Morotti, ente pubblico vigilato dalla Regione Lazio sciolto nel 2009. Il nuovo Commissario, di recente nomina, deve ora procedere all’estinzione dell’Ente e al conferimento del suo patrimonio ad altra IPAB per rendere fruibili tali beni.

Situato nel punto più elevato di Piazza Caraffa e costruito tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, grazie alla sua storia è molto importante per la popolazione locale rivestendo un notevole valore storico, artistico, architettonico e monumentale.

Il secolare Castello ha però subito danni significativi nel gennaio 2016 quando rovinò una parte del muro di cinta tanto da richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco. Sempre nello stesso anno, ad ottobre, le scosse di terremoto  arrecarono ulteriori danni e l’edificio venne dichiarato inagibile dagli stessi Vigili del Fuoco nuovamente intervenuti.

Inagibilità successivamente confermata dalla Commissione Sicurezza Statica Edifici Privati del Comune di Roma  che ne disponeva l’interdizione specificando che la situazione si sarebbe potuta evolvere negativamente nel tempo con il rischio di nuovi crolli e/o cedimenti.

Tali situazioni di criticità – si legge nella mozione approvata dal Consiglio Regionale – permangono a tutt’oggi senza che nessuno intervento sia stato posto in essere per la messa in sicurezza dell’immobile e della viabilità circostante” malgrado la diffida della Protezione Civile capitolina del dicembre 2016.

A spingere i due consiglieri a presentare la mozione sono stati più fattori. Innanzitutto – come si legge nel documento – il fatto che il Castello sia ubicato all’interno del centro abitato creando, visto che nulla si è mosso dal 2016, non solo disagi alla popolazione ma anche un serio pericolo; il fatto poi che il Consiglio del Municipio XV già dal novembre 2017 ha chiesto interventi urgenti per la messa in sicurezza e, infine, la nomina del nuovo Commissario dell’IPAB avvenuta a febbraio 2019.

Tutti fattori in presenza dei quali oggi si rende ancor più necessario intervenire in modo urgente e tempestivo per il ripristino di tutte le condizioni di sicurezza.

Bene ha fatto la consigliera regionale Marta Leonori a presentare e a far approvare in Consiglio una mozione, sottoscritta anche dal Consigliere Minnucci, che chiede di attivarsi per il rilancio del Borgo di Cesano, attivando un tavolo per avviare l’iter per il rilancio del “castello”. Il Borgo può tornare ad essere competitivo da un punto di vista culturale e commerciale“.

Così commentano a margine Daniele Torquati e Agnese Rollo, consiglieri PD in Municipio XV spiegando che “ad oggi solo due ristoranti e un bar contribuiscono con molta fatica a non spegnere questo pezzo storico di Roma. Vale dunque la pena affrontare questo percorso e non abbandonare quei borghi che nella Capitale ancora esistono”.

Gaia Azzali

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1 commento

  1. Spunto prezioso per cominciare a far capire cosa s’intende quando si parla di contrasto ai fenomeni di estraneazione e disinteresse della popolazione dalla propria storia e dalla propria memoria.
    Il Borgo di Cesano o meglio Cesano Borgo racchiude in se proprio il senso dell’esistere in Italia, Il Castello dei Governanti circondato dalle abitazioni dei sudditi, insieme aggraziato proprio di borgo.
    L’uscita, la fuga dal borgo o l’abbandono tout court per altri lidi più comodi ovvero l’edificazione spropositata che anche Cesano Cimitero, Cesano Baccanello e Cesano Stazione è importante, rendono questa ed altre popolazioni orfane di radici e preda della televisione, problema che si ripresenta ogni qualvolta si parla di occupazione, di lavoro.
    Tutto connesso ai trionfi del Liberismo e delle partite IVA e costante indisponibilità ad accettare qualsiasi proposta di lavoro, questi figli dei Sudditi di Cesano dovrebbero ritrovare le loro radici accompagnati dai politici a cui spetta il ruolo del dialogo con la popolazione, scongiurare cioè lo scontro sociale per scarsa conoscenza della propria storia e della propria memoria, dei Diritti e dei Doveri.

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