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Cassia, al via la XXVIII edizione del Festival del Teatro Patologico

teatro patologico serata per Sassoli
Duca Gioielli

Venerdì 8 marzo, in via Cassia 472 prende il via la XXVIII edizione del Festival del Teatro Patologico – Premio “Rita Sala”, sotto la direzione artistica e a cura del direttore efondatore del Teatro Patologico, Dario D’Ambrosi, in collaborazione con SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

La terza rassegna teatrale denominata “Premio Rita Sala” prevede sei spettacoli diretti e interpretati da originali e innovativi artisti italiani, proprio quella categoria che Rita Sala ha sempre sostenuto e aiutato.

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“’Solo il teatro può’ è il titolo che ho voluto dare a questa edizione del Premio Teatrale Rita Sala, perché in un momento così difficile e critico in questo Paese sotto tutti i punti di vista, solo una realtà forte e importante come il Teatro Patologico – che ha rappresentato l’Italia alle Nazioni Unite a New York e al Parlamento Europeo a Bruxelles – può lanciare un urlo forte e chiaro. Infatti è una rassegna che inizia con una (ma neanche troppo) provocazione dello spettacolo ‘Dario, Dio… e il Messia (ovvero la paura che riaprano i manicomi)” dichiara D’Ambrosi, che in occasione della serata di apertura del Festival ricorderà, con una sorpresa, la sua cara amica.

Da venerdì 8 a domenica 24 marzo, ogni venerdì, sabato e domenica, verrà proposto al pubblico un variegato programma di spettacoli che unirà la passione per il teatro, l’attenzione alle tematiche sociali e quel pizzico di follia che da sempre caratterizza la programmazione del Teatro Patologico e le sue attività di teatro integrato che vengono espletate nel primo Corso Universitario al mondo di “Teatro Integrato dell’Emozione”, realtà riconosciuta nell’ambito del panorama teatrale e sociale internazionale.

Il programma

venerdì 8 e sabato 9 marzo alle 21
DARIO, DIO… E IL MESSIA
di e con Antonio Messia e Dario D’Ambrosi

Una commedia degli equivoci, con situazioni tragicomiche per raccontare l’affannosa ricerca di un uomo scomparso, un viaggio dentro la perdita dell’identità scandito dalle canzoni dell’epoca. Riuscirà il protagonista nella missione affidatagli da Dio a ritrovare l’amico sperduto nei labirinti della memoria. Un omaggio al grande regista di “Tutti non ci sono”.

domenica 10 marzo alle 17
ALLORA ERO GIOVANE PURE IO
di e con Pietro Benedetti

Lo spettacolo è tratto dal libro “Allora ero giovane pure io” di Alfio Pannega per Ghaleb Editore ed è preceduto dalla proiezione del cortometraggio “La Gatta” di Daniela Viche e Pietro Benedetti.

Lo spettacolo ripropone le due forme di comunicazione, cinema e teatro, come l’espressione più coerente alla comprensione delle emozioni date dalla memoria. Vi e’ una sola umanita’, in un unico mondo vivente, casa comune dell’umanita’ intera. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita’, alla solidarieta’. Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’ dalla catastrofe.

venerdì 15 marzo alle 21
TUTTO COSI’ FACILE
di e con Renato Civello, Cecilia Mati Guzzardi, Vladimir Randazzo

Un omaggio ad Aldo Nicolaj, alla sua penna, alle sue parole e alla sua visione del mondo, della gente.
“Abbiamo scelto di addentrarci in questo progetto – spiega D’Ambrosi – tentando di analizzare e calcolare le dinamiche, i personaggi che popolano queste vicende scritte, così lontani e offuscati ma così vicini e legati ad una matrice che tutti noi, in fondo, riusciamo a riconoscere”.

“Gli elementi narrativi, gli accadimenti grotteschi e granguignoleschi che compongono questi atti unici mostrano una visione della vita e della morte quasi ironica, passiva quando si trova a competere contro le ironiche e amare consequenzialità della nostra esistenza. L’elemento musicale sarà dalla nostra parte per accompagnare al meglio i contesti che circondano e abbelliscono questi atti unici”.

sabato 16 marzo alle 17
EXODOS
progetto e regia: Luigi Saravo

Lo spettacolo nasce da un progetto sull’immigrazione sviluppato a Roma da un gruppo di lavoro composto da africani, europei e israeliani. Dalle loro storie è stato sviluppato un modello narrativo per la scena arrivando alla composizione di uno spettacolo prevalentemente visivo, che superando le barriere linguistiche, fosse in grado di raccontare le esperienze raccolte e di riproporle in un lavoro di scambio e cooperazione capace di essere testimonianza di quelle esperienze.

domenica 17 marzo alle 17
LA BUGIA DELLE STELLE
di e con Alida Castagna – musiche originali di Antonio Nastasi

Un reading poetico in cui, a tinte fosche, si narra la storia di una famiglia i cui fondamenti pedagogici, a voler essere benevoli, sono alquanto bizzarri, alquanto anomali. Un reading intriso di un dolore folle e di un sarcasmo a tratti feroce, una tempesta emotiva che spiazza, travolge, da cui traspare tuttavia un forte bisogno di banalità, la banalità del bene, per intenderci.

Le parole, già di per sé dotate di una forte potenza evocativa, sono accompagnate, punteggiate, interrogate, e persino smentite da una colonna sonora eseguita dal vivo che le amplifica a dismisura fino a trasformarle in oggetti sonori saturi di senso.

venerdì 22, sabato 23 marzo alle 21 e domenica 24 alle 17
IL CAPPOTTO di GOGOL
adattamento e regia: Francesco Giuffrè
interpretato da La Compagnia Stabile del Teatro Patologico

Il cappotto di Gogol è un racconto sull’emarginazione. Un uomo non viene accettato fin quando non apparirà, agli occhi dei suoi colleghi, con un cappotto nuovo ed elegante al posto del suo, ormai logoro.

“Ho scelto questa storia per la prima rappresentazione della Compagnia Stabile del Teatro Patologico – dice D’Ambrosi – perché racconta la diversità e la sua non accettazione. Il protagonista farà di tutto per omologarsi e sarà l’inizio della sua fine. “Il cappotto” è un grido per dire di restare unici, autentici, con i nostri pregi e i nostri difetti, unici e autentici come gli attori del teatro Patologico”

SOTTOSCRIZIONE presso il Teatro Patologico (Via Cassia 472, dal lunedì al giovedì dalle 14 alle 19 e in occasione degli spettacoli); costo del biglietto 10 euro.
INFO E PRENOTAZIONI 06.31.07.62.59, www.teatropatologico.org, www.facebook.com/teatropatologico.org (possibilità di cenare e parcheggio gratuito)

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