
“La situazione rifiuti a Roma non è più imbarazzante. È pericolosa e squallidamente lontana da qualsivoglia obiettivo medio richiesto ad una Capitale. Roma è abbandonata a se stessa e il Municipio XV letteralmente sommerso da rifiuti che la stessa Sindaca aveva promesso di togliere con task force dedicate sotto le feste.”
Così in una nota Daniele Torquati, capogruppo in Municipio XV e membro della Segreteria romana e dell’Assemblea nazionale del PD, ricordando che è di oggi “la notizia della bocciatura del bilancio dell’Ama da parte del collegio sindacale che lo ha considerato fallimentare sotto il profilo finanziario e organizzativo. Manca ancora peraltro un piano industriale per l’azienda e nessuno in Campidoglio si è affrettato a capire cosa fare del contratto di servizio che è scaduto da 3 giorni. Hanno cambiato l’Assessore e due Direttori generali. Hanno messo alla porta anche il Direttore del Dipartimento Ambiente. Oggi ci dicono che tutto questo è dovuto semplicemente all’incendio del TMB Salario o al fatto che i romani sono incivili, ma sappiamo tutti che non è così. Nonostante i troll sul web, pronti a difendere la causa dell’incompetenza conclamata e della totale irresponsabilità”.
“La causa di questa pesante situazione romana – sostiene Daniele Torquati – è la mancanza di programmazione degli interventi, l’incapacità di gestione dell’azienda e la totale assenza di controllo da parte di Campidoglio e Municipi. I territori sembrano non occuparsi di nulla. Anzi spesso come opposizione ci sentiamo ripetere: ‘non è di nostra competenza’. In Municipio XV, dove ad ottobre scorso si è svolto un Consiglio straordinario sul tema, l’Assessore comunale all’Ambiente condivideva le proposte del Pd sull’estensione della differenziata e una nuova isola ecologica, mentre la maggioranza M5S di via Flaminia bocciava il documento incolpando i cittadini e i commercianti di incuria”.
“La situazione – incalza Torquati – è insostenibile e pericolosa anche per l’ordine pubblico: non c’è giorno a Roma ormai che l’esasperazione porti qualcuno a gesti sbagliati, come quelli di dar fuoco ai cassonetti o come ieri sera quando alcuni cittadini presi dalla disperazione hanno gettato i rifiuti che sommergevano i cassonetti in mezzo a Via Cassia all’altezza de La Storta. I quartieri più puliti, sembra assurdo, sono quelli serviti dal porta a porta completamente distrutto dall’attuale amministrazione, ma solo perché i cittadini si tengono i rifiuti per giorni in casa”.
“É il collasso. La confusione. La sfacciata incapacità di un maldestro e pericoloso gruppo dirigente. Non è colpa di AMA, non è colpa dei lavoratori, non è colpa della presunta inciviltà dei romani, non è colpa delle amministrazioni precedenti, non è colpa degli extraterrestri. Dopo tre anni – conclude Torquati – lo possiamo dire: è colpa loro. Loro sono gli extraterrestri della Politica e dell’azione amministrativa. Se ne vadano. Liberino questa città dalla loro inadeguatezza. Dai loro conclamati fallimenti. Da questa vergogna”.
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PER CHI FOSSE INTERESSATO: ECCO IL TESTO DI UNA POSSIBILE DIFFIDA (da recapitare con raccomandata A/R) PER OTTENERE LA RIDUZIONE DELLA TASSA SUI RIFUIUTI, A FRONTE DEL GRAVE DISSERVIZIO NELLA RACCOLTA E SMALTIMENTO.
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Spettabile Roma capitale – In persona del Sindaco pro tempore
Piazza del Campidoglio 1 – 00186 Roma
Spettabile AMA S.p.A. -In persona del legale rappresentante pro tempore
Via Calderon De La Barca 87 – 00142 Roma
PREMESSO
– Che il sottoscritto …., CF …., residente in via ….. è titolare di utenza n. ……- per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani gestito da AMA S.p.A., e che ha sempre regolarmente corrisposto la relativa tassa;
– che, come negli anni precedenti, anche dal 1 gennaio 2018 a tutt’oggi, il suddetto servizio è stato e continua costantemente ad essere caratterizzato da una raccolta e gestione inefficiente, irregolare e comunque in modo gravemente inadeguato rispetto al Contratto di servizio e rispetto al regolamento Comunale per la gestione dei rifiuti urbani di Roma;
– che, come notorio anche a seguito dei numerosi servizi giornalistici al riguardo, tale situazione crea conseguenze gravemente negative per il decoro e sotto il profilo igienico-sanitario, oltre a ledere l’immagine di Roma nel mondo (v. anche articolo del New York Times del 24 dicembre 2018);
– che, anche ai sensi dell’art. 1, comma 656, Legge 147 del 2013, per il suddetto periodo, il sottoscritto ha diritto alla riduzione del tributo dovuto per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e di pulizia delle strade;
tutto ciò premesso, io sottoscritto ……
INTIMO e DIFFIDO
Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, e AMA S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempre, ciascuno per quanto di competenza:
1. A ridurre per il periodo indicato in premessa, l’ammontare del tributo dovuto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani relativo all’utenza n…., nella misura prevista dall’art. 1, comma 656, Legge 147 del 2013, provvedendo nel contempo a rimborsare al sottoscritto la differenza tra quanto versato e quanto effettivamente dovuto oppure a stornare quanto richiesto e quanto effettivamente dovuto entro 15 giorni dal ricevimento della presente:
2. A ripristinare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ivi inclusa la pulizia delle strade e relative pertinenze, in conformità con il contratto di servizio e con il Regolamento Comunale per la gestione dei rifiuti urbani di roma, e a garantire il decoro e il rispetto delle norme igienico -sanitarie.
Data e firma
Si assiste ormai da anni, circa una decina a situazioni fatte con lo stampino, testimoni in ogni circostanza di crisi di sconforto, rassegnazione e a quanto pare nuovamente di esasperazione. Come tutti sanno è in atto anche per l’AMA un ciclo di rigenerazione che deriva dai tanto declamati cambiamenti epocali e globali, travaglio vero con disservizi e disagi per un approdo a condizioni di maggiore efficacia, questo detto è quanto emerge dalle vicende ultime scorse su AMA saltata alle cronache già dall’Amministrazione Alemanno e le sue c.a. 4000 assunzioni tra Atac e AMA, il ricorso sistematico anche a soggetti esterni è il tentativo di realizzare i cambiamenti, difficile ed incomprensibile risulta l’atteggiamento di quei cittadini e di chi li rappresenta politicamente evidentemente non ancora in grado di avviare un dibattito su fatti concreti come ad esempio l’immensa questione “Malagrotta” e i tanti interrogativi su cui necessita che cittadinanza e politica discutano.