Home ATTUALITÀ Vigna Clara, dopo 10 giorni si riapre una buca nello stesso punto

Vigna Clara, dopo 10 giorni si riapre una buca nello stesso punto

Galvanica Bruni

Automobili che strusciano sull’asfalto, centauri che girano al largo per evitare una caduta certa. Si presenta così questa mattina il manto stradale di via di Vigna Stelluti all’altezza del civico 19, qualche metro dopo Piazza Giuochi Delfici: con un grosso avvallamento stradale che mette a rischio la vita degli scooteristi e le sospensioni e i fondi delle auto.

Un grosso avvallamento, largo quanto metà strada, proprio dove pochi giorni fa, il 21 dicembre,  era intervenuta l’Acea per riparare un guasto improvviso. E il manto stradale, probabilmente troppo frettolosamente steso, si è rapidamente sgretolato fino al formarsi di questo avvallamento profondo circa dieci centimetri.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

Vicenda che ripropone da sempre la stessa domanda: chi controlla e chi certifica i lavori effettuati dalle ditte delle aziende di servizi? Nel frattempo sul posto è presente una pattuglia della Polizia Locale di Roma in attesa di un nuovo intervento.

AGGIORNAMENTO delle 16: buca richiusa… ma come? leggi qui

 

 

 

 

 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

1 commento

  1. C’è poco da fare, o da dire… da quando il governo della città è in mano a Virginia Raggi ed al Movimento Cinque Stelle, la situazione è sensibilmente peggiorata. Ed una tale considerazione è tragica perché la situazione di Roma – prima di Virginia Raggi – era talmente allo sbando che il solo ipotizzare di riuscire a far “peggio di prima” non poteva che essere attribuito ad precisa strategia politica, tesa a stravolgere la realtà. La verità (nei fatti, nelle cose, non nelle opinioni) è che una volta toccato il fondo si sta allegramente scavando per vedere fino a che punto arriveremo…
    E questo coinvolge responsabilità diffuse: oltre chi ha votato le varie amministrazioni (gli elettori sono solitamente i “meno” responsabili), appare evidente la responsabilità di chi ha funzioni di controllo “sociale” come la stampa, troppo “sdraiata” nei confronti del potere, e ci sono responsabilità anche della magistratura… i magistrati dove vivono? Quali strade percorrono? Dove buttano la loro immondizia? Qualche dubbio su come venga gestita la cosa pubblica non è mai venuto a nessuno di loro?

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome