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La Giustiniana, scuola Case e Campi – Lega: “Rischio segnalato dalla Procura nel 2009”

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Pericolo per l’incolumità pubblica e rischio idrogeologico” a causa di “sversamenti di terra nell’ansa del Fosso dell’Acqua Traversa“. E’ solo una sintesi della relazione tecnica richiesta dalla Procura di Roma sulla situazione idrogeologica del terreno dove è sorta la scuola materna Case e Campi di Via Gherardini, a La Giustiniana,  chiusa lo scorso 22 ottobre a causa di crepe nei muri e nei solai.

E’ quanto dichiara in una nota Riccardo Corsetto, segretario della sezione Lega con Salvini di Ponte Milvio che nei giorni scorsi ha presentato un esposto alla Procura insieme al dirigente del partito nel Lazio, Fabrizio Santori, nel segnalare che il documento è stato anticipato da Il Fatto Quotidiano nell’edizione di domenica 2 dicembre.

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“La sentenza – spiega Corsetto sostenendo che si tratta dell’esito di un contenzioso tra cittadini privati i costruttori firmatari della convenzione comunale che diede vita al Consorzio Case e Campi sulla Cassia – è firmata dal giudice Maurizio Silvestri nel dicembre del 2009 e riporta, tra l’altro, quanto segue: ‘L’Ing. Grattieri nel corso del suo esame orale, rispondendo a specifiche domande in ordine allo stato dei luoghi (…) ha confermato di avere personalmente constatato come a seguito delle attività di cantiere relative alla costruzione dell’edificio scolastico in corso di realizzazione, risultano effettuati sversamenti di terreno nell’alveo originario del fosso dell’Acqua Traversa.” E ancora scrive il giudice: “L’Ing. Grattieri ha altresì convenuto sulla necessità di procedere ad una “bonifica” del luoghi, così da consentire un migliore deflusso delle acque piovane. In tale quadro, potendo la descritta situazione costituire un rischio per il normale assetto del territorio comunale ed un pericolo per la pubblica incolumità, appare indispensabile disporre la comunicazione del presente provvedimento, unitamente alle richiamate dichiarazioni rese dal consulente tecnico (Ing. Grattieri, ndr), al sindaco di Roma perché nell’ambito delle proprie competenze, voglia disporre l’attuazione delle misure idonee ad assicurare il ripristino dello stato dei luoghi ovverro ad interessare anche all’esito di eventuali accertamenti, le autorità amministrative e/o giudiziarie chiamate ad intervenire per la tutela dei cittadini dal rischio di calamità naturali.”

“Senza voler accusare nessuno – conclude Corsetto – ci chiediamo se la richiesta del giudice Silvestri di assolvere alla bonifica dell’area sia stata negli anni eseguita correttamente dagli enti preposti e dal Comune di Roma”.

“Siamo rammaricati  – conclude Corsetto – del fallimento delle trattative tra il Municipio XV e l’Istituto francese Saint Dominique, che, secondo le famiglie dei 100 bambini evacuati sarebbe stata la soluzione migliore per evitare enormi disagi di trasferimento. L’Istituto avrebbe chiesto circa 100 mila euro l’anno per mettere a disposizione aule e mense al Comune, offerta che il Comune non avrebbe però accettato optando per la scuola Comunale di via Concesio a Prima Porta.”

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