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Teatro Olimpico, Vittorio Sgarbi e l’enigma Leonardo

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Galvanica Bruni

Dopo il successo ottenuto con Caravaggio e Michelangelo, Vittorio Sgarbi torna in scena con uno spettacolo dedicato al genio insuperabile di Leonardo da Vinci. Gli appuntamenti sono fissati dal 10 al 14 ottobre al Teatro Olimpico, piazza Gentile da Fabriano 17.

Leonardo aveva una convinzione profonda, che il pensiero fosse più importante della concretezza delle cose”, dice il pirotecnico critico d’arte nel suo nuovo spettacolo, che promette di essere un accattivante excursus nella produzione infinita del talento universale del Rinascimento.

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Leonardo di ser Piero da Vinci era ingegnere, pittore e scienziato, ma si occupò anche di scultura ed architettura e offrì un contributo impareggiabile nei più disparati campi dell’arte e della conoscenza, lasciando alla posterità un corpus impressionante di opere da studiare e ammirare, attraverso le quali riflettere ed emozionarsi.

Leonardo dà le traveggole”, dice Sgarbi, che con questo spettacolo non mancherà di passare in rassegna le sue opere più celebri e celebrate.

A cominciare, per esempio, dalla Gioconda, “un essere perfetto, la donna, l’ultima creatura di Dio, che è compiaciuta della sua stessa esistenza”; per non parlare, poi, del Cenacolo, che “Leonardo dipinse male tanto che Vasari intorno al 1550 scrive che era già sciupato, perché dipinto non ‘a fresco’, con il colore che si fonde con l’intonaco, ma ‘a secco’, su un muro secco”.

Per poi aggiungere, però, che “quello che rimane è formidabile, non solo perché ogni apostolo fa corpo con altri due, ma anche perché spiega il mistero della Comunione, rispetto al quale i dodici restano esterrefatti e nel quale Cristo è isolato, solo nel suo estremo sacrificio”.

Attraverso le parole di Vittorio Sgarbi, le musiche eseguite dal vivo da Valentino Corvino e le immagini che scorreranno sullo schermo, gli spettatori si avvicineranno gradualmente alla soluzione dell’enigma rappresentato da Leonardo, che ha lasciato a tutti noi anche un gigantesco cavallo, che era parte di un monumento a Francesco Sforza, e il disegno dell’uomo vitruviano, che mostra le proporzioni ideali del corpo umano, armoniosamente inscritto nelle figure del cerchio e del quadrato.

Giovanni Berti

I biglietti possono essere acquistati al botteghino o sul sito internet del Teatro Olimpico.

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