“Chi butta bene vince” prende il via il prossimo lunedì 15 Ottobre e si concluderà il 15 Gennaio 2008.
Ma di cosa si tratta ? Ideato dal Comune di Roma e dall’AMA con la collaborazione della facoltà di Ingegneria Civile dell’Università di Tor Vergata “chi butta bene vince” è una gara nella quale 25.000 famiglie romane potranno aggiudicarsi una riduzione della Ta.Ri. (la tassa sui rifiuti domestici) fino ad un massimo di 50 euro che saranno detratti dalla prima bolletta del 2008. A gareggiare saranno tutte le famiglie di Roma (escluse quelle residenti nel centro storico e nei quartieri Colli Aniene e Decima dove è già attivo un sistema di raccolta dei rifiuti ‘porta a porta’) ma a beneficiare del premio saranno 50 gruppi di 500 famiglie, quelle che avranno effettuato nei prossimi tre mesi più raccolta differenziata contribuendo così a un corretto smaltimento dei rifiuti urbani.
Per misurare il contributo di ciascun famiglia e di ciascun gruppo di famiglie saranno utilizzati sofisticati modelli statistico-matematici, messi a punto dall’Università di Tor Vergata, basati sulla presenza di cassonetti per la differenziata in una certa area, la distanza degli stessi da ogni abitazione, il peso medio di ogni cassonetto dopo la raccolta ed altri ancora. Il tutto consentirà di applicare correttamente lo sconto sulla Ta.Ri. ai gruppi di famiglie che risiedono nella zona che ha ottenuto i migliori risultati in termini di materiali raccolti.
Per rendere nota l’iniziativa ai cittadini oltre al sito web, saranno diffusi spot radiofonici e distribuito materiale informativo nei luoghi più frequentati . Ulteriori informazioni potranno poi essere richieste al solito 06.06.06. Il progetto costa alle casse comunali 1,2 milioni di euro ma a detta dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma son soldi ben spesi perché con questa iniziativa non solo si da concretezza a quella parte del decreto Ronchi per la quale chi produce meno rifiuti meno deve pagare ma, per la prima volta in una grande città, si misura quanta raccolta differenziata fanno i cittadini. Funzionerà ?
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