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Ponte Milvio, via Bolsena chiusa per una voragine

lavori in corso
foto di repertorio
ArsBiomedica

Tranquilla, silenziosa, discreta per quanto difficile da percorrere essendo stretta, a doppio senso di marcia e col parcheggio consentito su ambedue i lati, via Bolsena è parzialmente chiusa al traffico nel breve tratto che va dal civico 54 al 58 per una voragine apertasi nel pomeriggio di mercoledì 4 luglio.

Un problema che potrebbe apparire di lieve entità per chi non conosce la zona ma che in realtà mette in non poche difficoltà il traffico locale, siamo in zona Ponte Milvio, in quanto via Bolsena è l’unica strada che congiunge via Cassia con via Flaminia.

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Il fatto è accaduto verso le 15.30 quando – stando alle testimonianze che abbiamo raccolto – pare che un mezzo pesante di grosse dimensioni e a pieno carico, avventuratosi per via Bolsena, giunto all’altezza del numero 54 abbia provocato l’apertura della voragine  a causa del peso.

Sul posto sono immediatamente giunti agenti della Polizia Locale, Carabinieri e Vigili del Fuoco che successivamente hanno fatto scaricare tutta la terra trasportata dal camion nella voragine.

Qualcuno ha fatto comunque in tempo a dare uno sguardo all’interno intravedendo tubi (forse rotti) e acqua che scorreva. “Proprio in virtù della presenza di acqua – spiega a VignaClaraBlog.it il presidente del Municipio XV, Stefano Simonelliquesta mattina Acea ha effettuato delle video-ispezioni per accertare la natura del danno“.

Troppo presto per conoscere i risultati e visto che il week-end incombe è lecito supporre che prima che venga realizzato un intervento si dovrà attendere diversi giorni. In via Bolsena, strada peraltro inclusa nelle zone off limits previste dalla recente ordinanza anti-alcol, ci si augura che ciò avvenga il prima possibile.

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2 COMMENTI

  1. Sono passati quattro giorni dall’apertura della voragine, via Bolsena è “interrotta al traffico” tra due numeri civici con una effimera transenna che di notte viene comodamente spostata da automobilisti e motociclisti che intendono arrivare a destinazione senza troppi giri alternativi.
    “Sembra”, oppure se preferite “si dice” che siano stati fatti sopralluoghi e video-ispezioni da tecnici ACEA.
    Ma, a passare di lì, non si scorge alcuna attività, né di indagine, tanto meno di intervento.

    Ma la circostanza veramente grave, intollerabile, inaccettabile, sta nel fatto che, come al solito, nessuna informazione, rassicurante o drammatica che sia, viene data ai cittadini residenti in via Bolsena, in particolare a quelli che abitano nei palazzi più direttamente prossimi alla voragine stessa.
    Eppure, la situazione appare assolutamente critica, soprattutto se si considera il fermo che viene a determinarsi nell’adiacente cantiere, negli spazi privati di un condominio, dove rimane completamente scoperta una parete scavata che viceversa dovrebbe essere messa prontamente in sicurezza.

    Ancora più critica se si pensa alle continue situazioni analoghe che, pur se a diversi livelli di gravità, si concretizzano in questa area con una frequenza veramente allarmante:
    – 15 giugno nuovo sopralluogo di tecnici del Municipio XV e dell’ACEA alla voragine apertasi in via Ottavio Ragni,
    – 2 febbraio, in via Cesare Ferrero di Cambiano all’altezza del civico 26, c’è una crepa nell’asfalto che ogni giorno si allarga sempre di più,
    – 21 novembre 2017 una voragine si apre in Largo di Vigna Stelluti,
    agosto 2017 chiusa via dei Colli della Farnesina per perdite alle condotte idriche ACEA

    L’elenco sarebbe ancora sterminato, ma lo si può sintetizzare limitandosi a ricordare il crollo del palazzo in via della Farnesina 5 della fine di settembre 2016, vicenda ad oggi ancora drammaticamente senza soluzioni per i cittadini.

    E’ poi sufficiente avere una conoscenza anche minima di questa vasta area, dal lungotevere a Ponte Milvio, a piazza Giochi Delfici, passando per via della Farnesina, allargandosi a destra e a sinistra, per sapere della sua fragilità che deriva dall’esistenza di una fitta, e in alcuni casi antica, rete di cunicoli sotterranei, da zone a suo tempo occupate da marrane, da strade e palazzi interamente edificati su terreno di riporto, dagli interventi “a piccoli rattoppi” di ACEA e ancora altro.

    C’è di che stare tranquilli!!!
    Quando si insediò la nuova Giunta pentastellata, noi del Comitato Abitare Ponte Milvio chiedemmo al neo Presidente Simonelli di volere mettere, tra i suoi primissimi impegni, l’analisi approfondita dello stato dell’arte del territorio dal punto di vista del rischio idrogeologico e la predisposizione di uno studio di fattibilità per la messa in sicurezza sul quale, poi, chiedere l’intervento delle Istitutzioni di livello superiore e all’Università.
    Al solito si fece ricorso al mantra del “non ci sono i soldi”.

    Quello che chiediamo oggi è almeno che i cittadini siano informati, puntualmente rigorosamente tecnicamente, su quanto accade nella strada dove abitano, su quali sono le cause, su come si è deciso di intervenire, sui tempi degli interventi.

    Con chiarezza e trasparenza, finalmente.

    Paolo Salonia
    Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio

  2. sono trascorsi 20 giorni dall’interruzione in via Bolsena, come si evince dalla nota di Paolo Salonia. Un periodo forse breve, in considerazione dello stato di efficienza dei servizi e dei lavori pubblici, per il ripristino della viabilità, ma credo sufficientemente lungo per operare stime e per comunicare ai residenti e transitanti lo stato delle cose e le attuali previsioni di riapertura.
    Questo tipo di comunicazione con i cittadini dovrebbero essere la norma di una Amministrazione, non c’è da invocare la mancanza di fondi, blocchi del Tar o responsabilità di altri…. Qui si tratta di avere senso del Servizio, curare e pretendere che l’ufficio tecnico formuli la frase più attendibile, per informare residenti e transitanti, stampare, magari in a3 (costo 0,20 Euro) e appiccicare al cartello ove, (in modo anonimo senza firma) è stata indicata l’evidente l’interruzione della strada.
    Questo, in attesa della riparazione, ci attendiamo come comunicazione di prassi da parte dell’Amministrazione. Magari una firma renderebbe più serio e autorevole il Servizio reso ai Cittadini.

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