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    Ciao Emiliano, ci mancherai immensamente

    emiliano morelli
    Galvanica Bruni

    E’ con immenso dolore che proviamo a scrivere queste righe, cuore e mano si rifiutano di farlo, ma il dovere ed il rispetto verso Massimiliano Morelli, un grande amico e grande professionista nonchè direttore responsabile della nostra testata, ci impongono di farlo anche se mai avremmo potuto immaginare di dover dare una notizia più devastante di questa.

    Intorno alle 12 di oggi è deceduto Emiliano Morelli, 24 anni, figlio maggiore di Massimiliano.  A stroncarlo, un improvviso malore, presumibilmente un infarto, che lo ha colpito mentre era in compagnia di suoi amici fuori da un locale pubblico. Nonostante siano subito scattati i soccorsi, per Emiliano non c’è stato nulla da fare.

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    Emiliano, con i suoi genitori ed il fratello minore Leonardo, viveva a Vallerano, in provincia di Viterbo, dove Massimiliano aveva trasferito la famiglia qualche anno fa alla ricerca di un ambiente più a misura d’uomo di quanto lo fosse Roma.

    Diplomatosi, Emiliano aveva iniziato a calcare le orme del papà ed era diventato anche un bravo video-operatore free-lance, in più occasioni aveva collaborato con la nostra testata.

    Un ragazzo serio, affabile, benvoluto da tutti. Un gran bel ragazzo, alto, robusto, dal sorriso luminoso e dagli occhi buoni e profondi che da oggi non c’è più.

    E’ qualcosa contro natura perdere un figlio a 24 anni per un infarto. La morte di un figlio è una delle prove più dure, se non la più dura, che dei genitori possano affrontare nella vita. Nessuno si aspetta di sopravvivere ai propri figli, nessuno è mai preparato a un simile dolore.

    Usando le parole di Papa Francesco, “Per i genitori, sopravvivere ai propri figli è qualcosa di particolarmente straziante, che contraddice la natura elementare dei rapporti che danno senso alla famiglia stessa. La perdita di un figlio è come se si fermasse il tempo: si apre una voragine che inghiotte il passato e anche il futuro”.

    E oggi una voragine si aperta nel nostro cuore e il tempo s’è fermato anche per noi perchè Emiliano, oltre ad essere figlio del nostro direttore responsabile era anche parte della famiglia di VignaClarablog.it la cui redazione tutta si stringe intorno a Massimiliano, Sonia e Leonardo in un grande, intenso, silenzioso abbraccio.

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    8 COMMENTI

    1. Un dolore anche per chi non conosceva Emiliano né la famiglia. Ma la morte di un figlio genera in tutti noi grande sofferenza, non si può non immedesimarsi nei genitori e volerli abbracciare con tanto affetto.

    2. C’è un silenzio irreale fra la terra e il cielo,
      tace il coro dei brividi, del sudore e della gloria,
      le bandiere sono ammainate, senza più vita,
      l’occhio della telecamera perde il fuoco
      e restituisce un rettangolo di polvere, polline e ciuffi d’erba.

      Il puntino verde, sempre controllato, non lampeggia,
      ma al vento e al sole e alla primavera non interessa,
      le domande hanno punti interrogativi marcati da lacrime e incredulità,
      segni che tagliano l’anima e portano altre lacrime, ancora incredulità, sempre la stessa domanda.

      C’era una speranza gentile e piena di calore,
      uno sguardo nuovo nello sguardo del padre,
      un sorriso diverso nel sorriso della madre,
      una complicità di gesti e parole,
      una stretta di mano acerba e matura,
      un uomo dentro una giovane apparenza,
      una strada da percorrere fino al tramonto.

      Dove porta, ora, questa nuova strada, maledetta e prematura?
      Dov’è la pace nell’oscurità assordante del bosco?
      Perché questa sfida insensata lanciata a cuori impreparati?
      Un milione di domande, sempre la stessa domanda,
      perché?

      L’orizzonte è indifferente alle gioie e ai dolori,
      e nasconde agli occhi una brezza pacifica,
      un raggio di sole benedetto,
      un campo di calcio che non ti aspetteresti di trovare
      dietro la curva lontana, invisibile,
      dentro il tuo cuore spezzato.

      (Per Emiliano – Big Max e tutta la famiglia)

    3. @ Massimiliano Morelli di VCB e famiglia,
      Consideri che c’è una guerra, e che siamo in guerra, questo sopravvivere dovuto al perdurante stato di crisi economica fa e miete vittime, se volete dare un senso alla vita di Emiliano così come quella dei suoi coetanei tutt’ora in stato di abbandono, pensate alla Resistenza.
      FDI RN

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