Home PONTE MILVIO Genitori promoter a Ponte Milvio: “Viva” la scuola Malvano!

Genitori promoter a Ponte Milvio: “Viva” la scuola Malvano!

scuola malvano
Galvanica Bruni

Un gruppo di genitori della scuola primaria Malvano, ubicata via Giacomo Malvano a due passi da Ponte Milvio,  scende in campo per promuovere l’istituto che si trova in una critica situazione: il plesso langue a causa di un calo significativo delle iscrizioni che ogni anno fa perdere sezioni intere. Eppure la scuola Malvano è importantissima per il territorio di Ponte Milvio e le famiglie con bambini in età scolare che vi risiedono e che non hanno alternative tranne la primaria di via Zandonai che non è proprio dietro l’angolo.

La scuola Malvano è in verità un plesso che si è sempre distinto per l’accoglienza, il buon lavoro in ambito di inclusione, la qualità della struttura e l’apertura al territorio. Sarebbe dunque un grande danno perderla per mancanza di iscrizioni.

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Per questo i genitori si sono attivati, facendosi testimoni dei benefici di cui hanno goduto i loro bambini e tentando di rilanciarla con una attività di promozione sul campo il cui primo atto è stato scrivere una lettera aperta al territorio.   

“Viva” la scuola Malvano

Siamo un gruppo di genitori di alunni della scuola primaria “G. Malvano” di Roma, facente parte dell’Istituto Comprensivo “Goffredo Petrassi”.

Siamo fortunati perché conosciamo di persona e tocchiamo con mano ogni giorno le tante opportunità che la nostra scuola offre ai bambini che la frequentano. Abbiamo deciso di scrivere questa lettera dopo esserci più volte interrogati sul perché, nel corso degli anni, le iscrizioni siano però calate in modo esponenziale e vertiginoso. Questo ci preoccupa, perché invece la Malvano è una scuola importante per il quartiere, che potrebbe sentirsi coinvolto in un’ottica di comunità educante.

Sappiamo tutti che la scuola italiana si muove con abilità funambolica tra le mille difficoltà a cui è sottoposta, ma questa dimensione territoriale ha agevolato noi genitori a trovare soluzioni interne di cui parleremo più avanti. Del resto, negli stessi PON si parla di scuola al centro, a sottolineare l’importanza della relazione imprescindibile e preziosa tra scuola e territorio in cui sorge, requisito fondamentale, a nostro avviso, di quell’inclusione che dovrebbe essere concretamente il paradigma culturale della scuola in generale e che con orgoglio riteniamo lo sia della Malvano, nel senso più ampio del termine.

La nostra scuola infatti è sempre pronta a creare contesti inclusivi e pertanto, per chi la vive da dentro, è difficile immaginarsi che ci siano difficoltà oggettive: è una scuola che accoglie, da sempre aperta, che fornisce opportunità nuove, che offre spunti di crescita e di arricchimento.

Per citare solo alcune delle tante iniziative promosse in orario curricolare e del tutto gratuitamente: lo sport, con tante ore di tennis, baseball, rugby, basket, pallavolo; la partecipazione a numerose iniziative in difesa della legalità, dei diritti delle donne, delle fasce deboli della popolazione e degli animali; interventi di recupero d’italiano e matematica; sperimentazione di nuove metodologie didattiche, come il metodo analogico per lo studio della matematica o il coding.

A queste si aggiungono le attività a pagamento (a prezzi contenutissimi) come l’inglese con docenti madrelingua e il basket pomeridiano (con la partecipazione a tornei che coinvolgono altre scuole del territorio).

Tutto ciò con una (a dir poco) positiva ricaduta sulla didattica e sulla preparazione dei bambini, molti dei quali continuano il loro percorso alla secondaria di primo grado “Goffredo Petrassi” – considerata una delle migliori scuole d’Italia -, in un’ottica autentica di continuità didattica e valoriale, che parte addirittura dalla scuola dell’infanzia “R. Merelli” con la quale i bambini della primaria sono coinvolti in laboratori e feste.

Per quanto riguarda le attività proposte e condotte dai genitori, con la collaborazione fattiva degli insegnanti e mossi da uno spirito di collettività ormai sempre più raro in molte altre realtà scolastiche, possiamo parlare orgogliosamente della ristrutturazione del giardino della scuola dell’infanzia e dell’apertura di una biblioteca interna ad opera di un gruppo di genitori e parenti volontari, che mettono a disposizione il loro tempo e la propria professionalità con attività di lettura e laboratori, le cui prospettive sono quelle di veder coinvolta la cittadinanza attiva e aprirsi ulteriormente al quartiere.

Non sono da sottovalutare, inoltre – a dispetto del degrado e dei seri problemi edilizi riguardanti molte sedi scolastiche – le buone condizioni strutturali dell’edificio che ospita la nostra scuola, dalle aule ampie e luminose.

E’ difficile immaginare, dunque, che possano ancora persistere pregiudizi intorno alla scuola Malvano e confidiamo che questa lettera possa giungere ad altri genitori, stimolandone la curiosità e la voglia di ripopolare la scuola e mettendo fine, una volta per tutte, al rischio di perdere una realtà scolastica che potrebbe costituire per il quartiere e il territorio circostante una risorsa ancor più preziosa di quanto lo sia già adesso.
Genitori per VIVA la Malvano

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11 COMMENTI

  1. Conosco questa scuola da quando ero impegnata come rappresentante dei genitori nel circolo didattico Merelli- Mengotti- Zandonai. Mi fa paicere sapere sia ancora una realtà importante per il territorio e che i genitori siano presenti e attivi.

  2. Condivido ogni singola parola, ero scettica quando nel 2011 ho dovuto ‘ripiegare’ su Malvano quando ho iscritto mio figlio in prima elementare (non sto a raccontarvi i dettagli del perché). Ma ho dovuto, anno dopo anno, ricredermi. E oggi posso dire che quell’esperienza, insieme a quella della materna, sempre a Malvano, è stata il più bel regalo di vita che mi sento di aver donato a mio figlio nei suoi primi anni di scuola.

  3. Io ho conosciuto la Malvano quando ho iscritto mia figlia al anno di materna, scappando da un altra scuola rinomata del quartiere e ringrazio ancora la buona sorte che mi ha permesso di entrare a far parte di questa realtà e di aver conosciuto delle maestre che valgono veramente con la M maiuscola, che hanno introdotto accanto alla didattica anche dei momenti di cultura e di sport portando i bambini in tutti i luoghi in cui avrebbero potuto accrescere la loro conoscenza e sensibilità verso il sapere.
    Inoltre ho trovato grande capacità di relazionarsi in maniera costruttiva e spontanea con noi genitori rendendoci partecipi di tutto ciò che avveniva in classe con la possibilità di poter dare anche un nostro contributo se necessario……Per questi motivi ho deciso di continuare anche l’esperienza delle elementari, che ovviamente mi ha reso ancora più entusiasta se è possibile…..una realtà piccola, nella quale ci conosciamo tutti e nella quale i nostri bambini hanno trovato un luogo in cui poter soddisfare la propria curiosità senza tralasciare la tanto “noiosa” didattica che così noiosa non lo è più grazie a tutti quelli che ci lavorano!!!!!
    Inutile dire che anche il secondo figlio seguirà l’iter scolastico della sorella!

  4. Non so bene per quale motivo questa scuola sia vista come un ripiego della “più chic” Zandonai, quando nella Malvano ci sono aule ampie, palestra, servizi, collegamenti (la fermata del bus praticamente di fronte all’ingresso), il commissariato di polizia a 10 metri, pulizia continua, mensa ottima con cuoche che preparano il cibo ogni giorno con forniture bio e di qualità e menù settimanali che variano con la stagione e completi (mensa definita da una mamma che si occupa di fare il controllo mensa “il miglior ristorante della zona”! No catering come in molte altre scuole), insegnanti preparati, attività curriculari e extra curriculari in quantità (e a prezzi davvero bassi, dallo sport al teatro, dalla musica all’inglese) che portano gli alunni potenzialmente a stare a scuola anche ben oltre le 16:30 con gli alunni che per le attività extracurriculari vengono presi direttamente in classe, senza uscire dall’istituto, e restituiti all’uscita (comodo anche per i genitori che lavorano).
    Poi vedi che la Zandonai scoppia di alunni (nonostante abbia avuto più di un problema tra infiltrazioni e simili), che per certi versi è pure più “complicata” da raggiungere, che in quel plesso si è stati costretti a ricavare aule praticamente da qualsiasi pertugio e… Boh?
    Sarà colpa della nomea di “scuola piena di zingari” o “scuola di immigrati” che ci è stata riferita quando abbiamo deciso di iscrivere i nostri figli alla Malvano? Beh, al di la che non ci sarebbero stati problemi di sorta, la cosa più sconcertante è che non è nemmeno vero. Una fake news in piena regola.
    Altre spiegazioni (che siano in buona fede) in più di 6 anni non siamo riusciti a darcene, come non sono riusciti a darsene gli altri genitori che abbiamo conosciuto e frequentato.

  5. Condivido l’articolo e i commenti che precedono. I miei figli più grandi hanno fatto le elementari alla Zandonai, al modulo. Ci siamo trovati bene, ma negli ultimi anni ho colto qualche segno di peggioramento della Zandonai, così abbiamo deciso di iscrivere la figlia più piccola alla Malvano. Non ci siamo pentiti, anzi! La struttura scolastica è in condizioni molto migliori, le aule sono spaziose e luminose, ha un grande teatro che viene utilizzato ogni anno per delle riuscitissime recite, ma soprattutto le insegnanti di mia figlia sono particolarmente brave e attente. Insomma siamo molto soddisfatti della Malvano!!

  6. Devo precisare che il mio “ripiego” era dovuto a che mia figlia grande aveva frequentato la Mengotti (Zandonai non l’avevo mai presa in considerazione) e aveva avuto due maestre straordinarie, che sarebbero capitate anche a mio figlio…. Ma quell’anno le iscrizioni a Mengotti superavano il limite massimo e quindi hanno fatto una “terza classe”, probabilmente non di commercianti/professionisti/ammanicati della zona, che sarebbe finita a Malvano…. A quel punto ho preso la decisione: se deve stare a Malvano, ci deve stare a pieno titolo, non come “ripiego” e quindi ho chiesto di cambiare…. La fortuna era dalla mia parte… mai decisione più saggia. Forza gente, iscrivete i vostri figli in una scuola dove i VALORI sono ancora quelli dell’ESSERE e non del AVERE!

    • Raffaella Leggo ottime recensioni su questa scuola e so di altri genitori che hanno optato per la Malvano. Non riesco a comprendere, quindi, a cosa sia dovuto il riferito calo di iscrizioni. Chi la frequenta o la conosce meglio di me ha un’idea della ragione?

      • L’impressione è anche che il plesso in questione sia poco valorizzato in generale, che gli venga data poca visibilità.
        Un esempio su tutti: nel precedente sito della scuola era stato riportato un elenco di studenti di musica del conservatorio, tutti del plesso Zandonai, quando diversi studenti del plesso Malvano studiano musica presso il S. Cecilia, sia strumentale che corale, e fanno parte delle orchestre e dei cori giovanili, ma a questi non è stata data alcuna visibilità, anche dopo che gli insegnanti e i genitori del plesso Malvano hanno fatto presente la cosa alla dirigenza scolastica.
        Anche nel corso di un paio di giornate di presentazione alle quali abbiamo partecipato è stato dato spazio quasi esclusivamente a un plesso rispetto all’altro.
        Il fatto che nel plesso Malvano ci siano insegnati preparati, aule ampie e luminose, mensa in loco più che controllata, LIM in tutte le classi, biblioteca a disposizione dei ragazzi, sala computer, palestra recentemente ristrutturata, ampi spazi esterni dove giocare, corsi extracurriculari, tante iniziative extrascolastiche, etc. etc. etc. non arriva al “grande pubblico”. Come se ci fosse un filtro da qualche parte.
        Anche parlando con gli altri genitori, abbiamo avuto l’impressione che, parlando per linee generali, un plesso abbia una maggiore visibilità rispetto all’altro, cosa che probabilmente ha un impatto anche nella fase delle iscrizioni.

        • Credo/spero di non sbagliare, ma che io ricordi non si trattava di studenti delle classi elementari di Zandonai, bensì di studenti delle due sezioni a indirizzo musicale delle scuole medie di Petrassi.

          • Elementari, non medie. 2016 (non 2014).
            Con certezza.
            Purtroppo il sito è stato modificato di recente e il vecchio non è più online.

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