Rafforzate le misure di sicurezza e antiterrorismo a Roma dove dalla sera di sabato 24 marzo è scattata la ricerca di un tunisino indicato come un possibile attentatore.
Secondo quanto si è appreso, nei giorni scorsi è stata ricevuta dal Ministero dell’Interno una segnalazione inviata dall’ambasciata italiana a Tunisi alla quale era stata recapitata una lettera anonima in cui si parlava di una possibile minaccia terroristica nella Capitale.
Nella missiva si fa il nome di un tunisino, Atef Mathlouthi, 41 anni, ritenuto appartenente all’Isis, che sarebbe intenzionato a compiere attentati nel centro di Roma.
Secondo RaiNews.it non è ancora chiaro se l’uomo, in passato più volte arrestato a Palermo dalla polizia per spaccio di droga, sia effettivamente radicalizzato, chi siano i suoi contatti nel mondo jihadista e se frequenti luoghi di culto islamico a Roma o in altre città. Le forze dell’ordine lo cercano a Roma, ma potrebbe trovarsi in altre città italiane.
Come sempre avviene dopo segnalazioni di questo tipo, sono stati allertati tutti i comandi dei carabinieri di Roma e i servizi esterni sul territorio, perché adottino tutte le misure volte a garantire la sicurezza dei cittadini e intervengano, rispettando scrupolosamente le procedure operative, in caso di rintraccio.
Al momento, a quanto si apprende, non risulta un pericolo concreto; comunque le indagini proseguono e vengono fatte tutte le verifiche necessarie nel tentativo di individuare e fermare il tunisino.
Tra l’altro in questi giorni, in vista di Pasqua, l’afflusso di turisti nella Capitale sarà maggiore. Controlli vengono effettuati in particolare nei siti ritenuti più sensibili, tra i quali anche luoghi di culto, aeroporti e stazioni.
AGGIORNAMENTO: è stato rintracciato il tunisino, leggi qui
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