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    Elezioni 2018, dallo scrutinio ai risultati

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    Le operazioni di scrutinio per la Camera e Senato cominceranno alle 23 di questa sera, immediatamente dopo la chiusura dei seggi. Il primo atto a cura dei presidenti di seggio sarà contare il numero delle schede, con la conseguente comunicazione del dato complessivo dei votanti.

    Subito prenderà il via lo scrutinio del voto del Senato, a conclusione del quale si proseguirà con quello della Camera dei Deputati. Terminate le politiche, tendenzialmente ad inizio pomeriggio di lunedì 5, si procederà con lo scrutinio delle regionali.

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    Tutti i dati affluiranno direttamente dai seggi ai Comuni, alle Prefetture e al Ministero dell’Interno che, come è noto, fornisce esclusivamente un dato ufficioso, rimanendo nella competenza delle Corti d’Appello la verifica dei verbali e la proclamazione degli eletti.

    A dare queste informazioni è il sito del Ministero degli Interni spiegando che qualsiasi cittadino accedendo al sito www.interno.gov.it  al link “eligendo” potrà seguire in diretta lo scrutinio dei dati che, immessi nel sistema elettorale senza soluzione di continuità, concorreranno a costruire il risultato finale.

    La complessità del meccanismo prevede un riparto nazionale che tenga conto della cifra che ciascuna lista elettorale ottiene su tutti i territori per definire le percentuali necessarie al riparto dei seggi. I voti delle liste in coalizione che a livello nazionale non avranno ottenuto almeno il 3%, ma più dell’1%, concorrono alla cifra elettorale nazionale di ciascuna coalizione.

    Questa operazione presuppone, pertanto, la necessità che tutte le oltre 61.000 sezioni abbiano concluso le operazioni e abbiano inviato i dati. La mancanza, anche di una o più sezioni, che (per i motivi più vari)  non abbia concluso e trasmesso i risultati, non rende possibile la determinazione della cifra nazionale e, quindi, il conseguente riparto.

    Meno complessa e prevedibilmente più rapida è l’individuazione dei candidati eletti nei collegi uninominali, per i quali non è necessario attendere la cifra nazionale, ma solo la chiusura del collegio uninominale.

    Individuata la cifra nazionale di ciascuna lista o coalizione e la percentuale spettante alle singole circoscrizioni, il Viminale indicherà i seggi delle liste nei collegi plurinominali, nonché i candidati che risulteranno ufficiosamente eletti in uno o più collegi plurinominali.

    Alla proclamazione degli eletti provvederanno, sulla base dei verbali di sezione, gli Uffici delle Corti d’Appello.

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