Home CRONACA La Corte dei Conti chiede a funzionari capitolini di restituire tangenti

La Corte dei Conti chiede a funzionari capitolini di restituire tangenti

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Ce n’è per tutti, dai municipi al dipartimento capitolino ai lavori pubblici. Ben sedici funzionari comunali hanno ricevuto un avviso di garanzia dalla Corte dei Conti che, chiusa l’inchiesta contabile su una serie di bandi per manutenzione stradale, sta chiedendo loro di restituire 450mila euro intascati per aggiustare le gare.

I fatti risalgono al biennio 2012-2014 quando, come accertato dai Carabinieri al termine di una lunga indagine, far riparare le buche era diventato un vero business per una sfilza di impiegati di alcuni Uffici Tecnici che sistematicamente applicavano una “tassa” del 4% sugli importi delle gare d’appalto. Le società che se le aggiudicavano pagavano la tangente recuperando poi l’importo con minor quantità dei materiali usati. E voilà il gioco era fatto: il lavoro risultava formalmente eseguito, le fatture pagate, la strada riparata, ma a un costo superiore alla realtà.

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E’ grazie alla meticolosa ricostruzione dei Carabinieri che è emerso il sistema tangentizio in virtù del quale la Corte dei Conti, al termine dell’inchiesta contabile, è pronta ora a rivalersi sui sedici funzionari comunali due dei quali in forza al dipartimento capitolino (a cui viene richiesto di restituire complessivamente oltre 180mila euro), mentre gli altri quattordici fanno capo ai servizi tecnici di alcuni municipi romani fra i quali anche il XV.

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