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I ragazzi del Teatro Patologico in scena al Quirino

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Sabato 23 settembre alle 21 e domenica 24 alle 18, i ragazzi del Teatro Patologico saranno  in scena al Teatro Quirino con uno speciale allestimento della ‘Medea’ di Euripide di Dario D’Ambrosi, direttore  e deus ex machina del Teatro di via Cassia 472.

Il progetto proposto da D’Ambrosi e dal suo Teatro è quello di portare in scena una particolarissima versione della Medea di Euripide a conclusione di un intenso e riuscito percorso teatrale, quello della scuola di formazione teatrale per ragazzi diversamente abili “La Magia del Teatro”.

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Non sono solo una forma di terapia, ma anche la fantastica possibilità di espressione artistica ed emotiva, un luogo di aggregazione e di formazione entusiasmante in cui giocare e divertirsi sul serio, in cui i ragazzi disabili hanno potuto sentirsi ed essere finalmente protagonisti.

Dopo aver fondato il Patologico nel 1992, Dario D’Ambrosi ha dato il via ad un lavoro unico e universale: quello di trovare un contatto tra il teatro e le gravi malattie mentali.

Nel 2009 il Teatro è diventato stabile in via Cassia 472 dove è stata aperta la prima Scuola Europea di Formazione Teatrale per ragazzi disabili psichici, con l’intento di stimolare la loro libertà creativa senza influenzare didatticamente la loro sensibilità, permettendo ad ognuno di trovare uno spazio nel campo teatrale.

Il progetto prevede l’interazione tra docenti, allievi, operatori sociali con la partecipazione attiva dei familiari. Il lavoro del Teatro Patologico è stato presentato a Parigi, Barcellona, Amsterdam, Praga, Madrid, Monaco, Londra e Stati Uniti.

La Medea al Quirino

Lo spettacolo, che il prossimo 4 dicembre verrà replicato nel palazzo di vetro delle nazioni unite a New York in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità (per la prima volta una compagnia teatrale italiana composta da ragazzi con disabilità si esibirà in questa sede), costituisce la validazione scientifica del corso di ricerca, formazione e terapia messo a punto dal Teatro integrato dell’emozione ‘Tor Vergata’ e dal Teatro Patologico.

Il progetto di ricerca è sostenuto dal Miur e promosso dall’Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’ nell’ambito delle iniziative ‘ZeroINdifferenza’ per una Università sostenibile e inclusiva, in collaborazione con l’Associazione Teatro Patologico.

Il progetto, strutturato in un Corso sperimentale di formazione, è dedicato alle persone con diverse abilità fisiche e psichiche di diverso grado, e ha lo scopo di dare una validazione scientifica formale dei metodi innovativi di Teatro Terapia (Teatro Patologia).

Giunto alla sua seconda edizione, il Corso ha riscontrato vasto interesse e grande apprezzamento per il grande contenuto di innovatività (anche dal punto di vista sociale) e per gli importanti risultati ottenuti sia sul versante della formazione che della ricerca.

Non solo: l’emozione dispiega tutti i suoi poteri terapeutici con l’atto finale del percorso. La sperimentazione innovativa si chiude infatti con la vera e propria messa in scena della pièce al Teatro Quirino.

Il percorso formativo sperimentale è stato rivolto a giovani diplomati con disturbi fisici e mentali di diversa entità e ha consentito ai partecipanti – attraverso un contesto protetto e rassicurante, grazie l’ausilio di personale specializzato – di integrarsi nel mondo teatrale e, di qui, nella società, anche offrendo un supporto psicologico diretto ai familiari. Le attività di ricerca svolte ‘sul campo’ in abbinamento al corso di formazione hanno, inoltre, rappresentato una preziosa esperienza formativa per studenti e specializzandi della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo ‘Tor Vergata’, anche diretta alla preparazione di operatori esperti nel campo della riabilitazione neuropsichiatrica.

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