Home AMBIENTE Non scriverlo sui muri, per favore.

Non scriverlo sui muri, per favore.

Galvanica Bruni

graffiti.jpgE’ appena uscito nei cinema il film “Scrivilo sui muri“.

Ambientato a Roma, narra le vicende di una ragazza “bene” che viene introdotta nel mondo colorato dei writers partecipando ai loro raid notturni nei quali treni, auto, muri e facciate dei palazzi non vengono risparmiate dalle bombolette spray e fra le tante recensioni pubblicate abbiamo apprezzato in particolar modo quella de LA REPUBBLICA che in modo lapidario lo definisce non un film di giovani, ma costruito ad uso dei giovani, per racimolare le briciole dei vari “metri sopra il cielo” e “notti prima degli esami”.

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Un film dunque che si inserisce sul filone della commedia generazionale, tanto cara ai quindicenni che non attendono altro che un nuovo personaggio da emulare, sulla falsariga di quanto accaduto con tutto il caravanserraglio dei lucchetti di Ponte Milvio che prese le mosse proprio dalle vicende adolescenziali narrate in un film analogo. Ciò che temiamo è infatti che Scrivilo sui muri, che sta registrando un buon successo di incassi, inciti e scateni orde di improvvisati writers a provare l’ebbrezza di lasciare il loro segno sulla mura della città, e tutti noi sappiamo quanto Roma non ne necessiti.

Come dice giustamente Martina sul Blog MIGLIORAROMA questo film è infatti proprio quello di cui i ragazzi romani non avevano bisogno: un incitamento ad imbrattare i muri. graffiti2.jpgVista la situazione attuale di degrado dei nostri monumenti storici, palazzi e fontane, avremmo preferito di gran lunga un film che insegnasse che ci sono altri metodi per esprimere la creatività e le emozioni (dipingere, scrivere, fare teatro….) mentre fare graffiti e segni sui muri delle nostre città non appaiono proprio espressione di creatività quanto piuttosto di inciviltà, di disprezzo del bene pubblico, di indifferenza verso quello che costerà alla collettività coprire e cancellare quelle scritte.
Lo segnala anche il quotidiano on-line L’OCCIDENTALE.it : nessuna città italiana ha bisogno di questo genere di epigoni e soprattutto non ne ha bisogno Roma che risulta essere totalmente indifesa davanti alla furia dei writers: non c’è controllo, non c’è sanzione; non vengono risparmiati neppure chiese e monumenti e, quel che è peggio, i writers si accaniscono con particolare gusto sulle facciate appena restaurate, sui muri ridipinti di fresco e nessuno riesce ad identificarli o fermarli.

Nulla di più vero, basti pensare a quanto accaduto recentemente a Ponte Milvio: dopo che a Maggio il Comune di Roma aveva speso oltre 50.000 euro per ripulirlo ed eliminare centinaia di scritte che lo deturpavano, in una sola notte di Luglio ignoti writers lo hanno nuovamente imbrattato tanto da costringere il XX Municipio ad adottare misure drastiche di prevenzione quali la prossima installazione di un sistema di videosorveglianza sulla Torretta Valadier.

Nel bilancio 2007 il Comune di Roma ha stanziato ben 2 milioni di euro per la rimozione delle scritte, una cifra esorbitante graffiti3.jpgche viene sottratta alla collettività ma per quanto si trovino nuove tecniche di intervento nessuna strategia di tutela dei monumenti può avere successo senza il coinvolgimento della collettività e del mondo giovanile. Riteniamo infatti che per tentare di porre freno al fenomeno del vandalismo grafico la strada migliore sia quella di educare i giovani alla tutela del patrimonio comune informandoli, sensibilizandoli, coinvolgendoli tramite le scuole nel processo di formazione di una coscienza civica.

Ecco perché non apprezziamo questo nuovo film destinato ai giovanissimi: temiamo che anziché educare diseduchi e noi di vedere imbrattata la nostra storia ed alterato il decoro di Roma ne abbiamo abbastanza.

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