Home AMBIENTE Compostaggio a Cesano, via libera dalla maggioranza del XV

Compostaggio a Cesano, via libera dalla maggioranza del XV

compostaggio
immagine di repertorio
ArsBiomedica

Una lunga presentazione da parte del DG AMA, quattro ore di dibattito, due documenti discussi e poi bocciati dalla maggioranza, la decisione di consentire ad AMA di proseguire il progetto per la realizzazione di un impianto di compostaggio fra Cesano e Osteria Nuova da sottoporre, quando sarà, al Consiglio del XV.

Questa la sintesi della seduta straordinaria odierna del parlamentino di via Flaminia dedicata esclusivamente al tema.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

Visto da AMA

Un po’ blandendo l’aula, un po’ mostrando decisa determinazione (“l’impianto o lo si fa a Cesano o da nessuna altra parte“) il numero 1 dell’AMA, Stefano Bina, ha illustrato il piano industriale sui rifiuti varato dal Campidoglio pochi mesi fa dimostrando quanto sia importante al’interno dello stesso la realizzazione degli impianti di compostaggio a Roma.

Oggi gran parte dell’umido raccolto viene trasferito in Friuli al costo di 40 euro a tonnellata. Riciclandolo “in casa” AMA, e quindi il Comune, risparmierebbero 15 milioni di euro l’anno. Quanto giustifica per investire sugli impianti locali” ha dichiarato Bina spiegando che dopo aver escluso alcuni municipi per ovvi motivi (ad esempio il I ed il II che sono centrali) e dopo aver valutato i territori degli altri, su indicazione dei relativi assessori all’ambiente la scelta è caduta su Cesano e Casal Selce, zona Aurelia (XIII Municipio).

area-cesano-per-isola-ecologica
area individuata fra Cesano e Osteria Nuova

Quello di Cesano sarà a servizio del III, del XIV e del XV Municipio” ha dichiarato Bina.
Parliamo quindi di circa 500mila abitanti pari a un quinto della popolazione romana e questo mette a tacere le voci che sarebbe stato a servizio solo “dei contadini locali”.

Saranno rispettati tutti i parametri di legge, l’impianto sarà a più di 500 metri dalla prima casa isolata e a più di 1000 dal primo centro abitato. Un impianto modernissimo, di ultima tecnologia – del quale però non ci sono ancora esempi nel Lazio – che non darà alcun problema olfattivo” ha continuato il DG AMA spiegando che dal punto di vista della viabilità saranno al massimo trenta i mezzi pesanti che ogni giorno si recheranno a scaricare.

Quindi sessanta transiti al giorno, per trecento giorni l’anno per un totale di 50mila tonnellate di rifiuti organici sulle uniche due direttrici, una delle quali via della Stazione di Cesano che però non appare così idonea a sopportare questo carico.

Ora abbiamo iniziato un processo di informazione con i territori interessati per condividere la scelta. Sia chiaro – ha concluso – che AMA non vuole imporre nulla ma sia chiaro anche che se non si fa a Cesano non si farà da nessuna altra parte“.

Un territorio già martoriato

Una scelta inaccettabile” l’ha definita Giuseppe Mocci, capogruppo Lista Marchini, prendendo le difese del territorio in cui è nato e vive da 40 anni.

Un territorio già martoriato da Radio Vaticana, dalla presenza ingombrante dell’Enea Casaccia, nato come piccolo laboratorio ed oggi articolato su ettari e ettari di terreno nei quali avviene anche lo stoccaggio di rifiuti nucleari“.

Ma non solo. Mocci denuncia anche la presenza del Cobis, un impianto di depurazione delle acque reflue di tutti i comuni limitrofi fino a ricordare “un vecchio impianto industriale dove si produceva l’iprite,  un gas impiegato per la guerra chimica. L’impianto è stato dismesso a fine anni ’70 senza che sia mai stata data notizia di una bonifica. Ce n’è abbastanza per dire no all’impianto di compostaggio? Senza dimenticare che la viabilità locale, realizzata decenni fa, non potrà mai sopportare quel via vai di mezzi pesanti.”

Per noi – ha concluso – questa è una scelta inaccettabile. Per impedire ciò siamo pronti a dare battaglia con ogni mezzo“.

A parte che nulla è stato ancora deciso e siamo ancora in una fase preliminare – ribatte Anzoino (M5S) – tutte queste affermazioni servono solo ad allarmare inutilmente la popolazione. Anche la viabilità non pare essere un vero problema“.

Un esproprio dimenticato

Ma c’è anche un problema di ordine amministrativo non indifferente.

A sollevarlo è Gina Chirizzi, consigliera PD, ricordando che l’area prescelta è stata oggetto di un esproprio, già pagato dal Comune, subordinato alla destinazione d’uso della stessa a zona per autodemolitori.

Già aver individuato l’area per un’isola ecologica potrebbe sembrare una forzatura ma, in caso di realizzazione addirittura di un impianto industriale di compostaggio, “l’ex proprietario – sottolinea la consigliera – potrebbe impugnare l’esproprio e vincere facilmente la causa con un danno erariale non da poco“.

Carta canta

Atteniamoci agli atti formali” afferma Daniele Torquati, capogruppo PD, ricordando che lo stesso principio viene spesso invocato anche dal presidente Simonelli.

Carta canta, e gli atti formali dicono che per ben due volte (nel 2015 e nel 2017) il Consiglio ha votato all’unanimità la realizzazione di un’isola ecologica, e solo quella, nell’area dove oggi l’AMA, su indicazione del XV, vorrebbe aggiungere il compostaggio. Dove sono le carte che hanno autorizzato l’assessore all’ambiente del XV a dare questa indicazione?

Noi non siamo contrari a tali impianti – sostiene Torquati – che rappresentano una forma virtuosa di smaltimento e riciclaggio dei rifiuti organici ma non lì, non in quell’area a meno di 750 metri dal fiume Arrone, dove il Consiglio, organo sovrano in materia di gestione del territorio, ha deciso per un’isola ecologica e null’altro“.

Aspettiamo il progetto definitivo

Possibilista il capogruppo M5S, Francesco Ardu, che oltre a dichiarare “molto interessante e da non sottovalutare” l’osservazione fatta dalla consigliera Chirizzi, ribadisce più volte: “siamo ancora in una fase preliminare, aspettiamo il progetto definitivo prima di esprimere ogni valutazione“.

Lasciamo che AMA concluda le sue analisi, attendiamo che ci presenti i dettagli progettuali, vediamo gli impatti sul territorio e poi decideremo” sostiene dichiarando che se sarà trovato un solo elemento ostativo “saremo noi i primi a dire no“.

Il voto

Si va al voto e il primo documento, quello presentato dal centro destra, viene bocciato dalla maggioranza con 13 voti contrari e 7 favorevoli.

Nello stesso si chiedeva infatti di esprimere fin da subito un secco no a qualsiasi ipotesi di compostaggio nell’area in questione.

Bocciato anche il secondo, presentato dal PD, con 12 voti contrari, 6 favorevoli e un astenuto nelle file dei 5S.

Anche in questo si chiedeva al Consiglio di dire no al progetto e si impegnava la Giunta a cercare altri siti disponibili nell’ambito del territorio municipale.

Avanti tutta

In sostanza, con il voto odierno si è lasciata mano libera all’AMA di andare avanti con lo studio di fattibilità e successivo progetto fermo restando, come più volte detto dagli esponenti della maggioranza, che se in fase di analisi degli stessi dovessero emergere elementi di criticità, uno stop sarà d’obbligo.

Ma fermo restando anche che, se non ci fossero, sarà necessario uno specifico passaggio in aula consiliare. Perchè, citando, “è il consiglio a essere sovrano“.

Le reazioni 

Da destra. A margine della seduta, per Giuseppe MocciIl Movimento Cinque Stelle del XV Municipio ha gettato la maschera sull’impianto di compostaggio a Cesano – Osteria Nuova: durante il consiglio municipale straordinario di oggi, i pentastellati si sono dichiarati favorevoli alla realizzazione del sito in Via della Stazione di Cesano.”

Da parte nostra, anche durante i lavori odierni cui ha partecipato il direttore generale di Ama Spa, abbiamo ribadito ferma nostra contrarietà ad un progetto su cui avevamo già espresso molte perplessità. Si tratta di un impianto destinato a servire un bacino di 500mila utenti per lo smaltimento dell’umido dei Municipi  XV, XIV e III: una scelta inaccettabile se si considera che in quella zona insistono già diverse strutture tecnologiche fortemente impattanti sul territorio e che la viabilità è estremamente precaria“.

Siamo pronti a dare battaglia – conclude Mocci – con ogni mezzo per impedire questa assurdità”.

Da sinistra.Oggi abbiamo assistito ad una vera e propria farsa a 5 stelle: un Consiglio Municipale dove la maggioranza, alla presenza del direttore generale di Ama, ha dapprima negato e poi ammesso l’esistenza del progetto del nuovo impianto di compostaggio tra Cesano e Osteria Nuova“.

E’ quanto dichiara a margine della seduta il Gruppo PD rammaricandosi per il fatto che il suo voto e quello delle altre opposizioni “non è stato numericamente sufficiente a fermare un’idea e un progetto che chiede alla nostra periferia di farsi carico dello smaltimento dell’umido di ben tre Municipi della città. In questo primo anno di Amministrazione per Cesano e Osteria, periferia delle periferia nord di Roma, non c’è stata una proposta capace di impreziosire questi territori lontani dal centro. Cesano e Osteria Nuova oggi sono state umiliate.”

Non siamo contrari al compostaggio in generale, ma crediamo che il piano industriale di Ama non possa essere limitato solo alla verifica delle aree disponibili. Il territorio va studiato. La viabilità va considerata, quanto il disagio arrecato ai residenti. Si deve inoltre tenere conto dei siti disponibili che deve indicare la Città metropolitana, cioè la stessa Sindaca Raggi.”

Riteniamo approssimativo e poco rispettoso dei territori e dei consiglieri tutti anche l’atteggiamento della Giunta – incalzano i consiglieri del PD – e in particolare dell’assessore all’ambiente del Municipio XV che, come si desume da quanto dichiarato da AMA questa mattina, hanno indicato l’area senza nessuna autorizzazione da parte dell’Aula. Non è democratico e soprattutto contravviene a ben due proposte di risoluzione votate all’unanimità nella vecchia e nella attuale consiliatura nelle quali si chiedeva di realizzare solo ed esclusivamente una isola ecologica ad uso esclusivo dei cittadini e non un impianto di compostaggio“.

Fanno accordi senza dirlo, non rispettano gli eletti, mancano di trasparenza, umiliano i territori e non ascoltano i cittadini. Continueremo – concludono – a fare la nostra parte opponendoci. Per il bene del Municipio, dei suoi residenti e per la democrazia“.

Claudio Cafasso

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome