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Studenti ma anche registi-attori al Pascal di Labaro

Fan, amici, sostenitori, studenti, genitori e parenti segnatevi la data sull'agenda: il Pascal sarà al Maxxi a metà maggio...

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Galvanica Bruni

L’Istituto Tecnico e Liceo Scientifico B. Pascal di Labaro è una delle istituzioni scolastiche che hanno aderito al progetto “MAXXI Educazione”, avviato dal Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

In occasione della mostra “Please come back”, attraverso la quale vengono affrontate le tematiche legate alla prigione, non solo come spazio fisico visibile ma anche come luogo virtuale invisibile, è stata avviata un’iniziativa che ha coinvolto, nella realizzazione di un cortometraggio, gli alunni della classe 5B dell’istituto.

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L’appuntamento per la prima proiezione del lavoro è mercoledì 17 maggio al MAXXI, in Via Guido Reni, dalle 10 alle 13.30.
Fan, amici, sostenitori, studenti, genitori e parenti segnatevi la data sull’agenda.

Lo scopo primario del progetto “MAXXI Educazione” è quello di avvicinare i giovani, soprattutto della periferia romana, all’arte e alla creatività contemporanea e grazie alla Professoressa Daniela Passacantilli, docente di lingua inglese, e al Preside Giovanni Rivera, al Pascal l’iniziativa è stata avviata a partire da febbraio.

Alla base della stessa troviamo una tematica attuale e carica di criticità: la vita quotidiana attraverso Internet. I ragazzi del Pascal hanno avuto l’occasione di mettersi in gioco, analizzando e criticando una realtà spesso sottovalutata, soprattutto dai più giovani. Il tema centrale del lavoro vuole dimostrare come le tecnologie, per quanto utili, possano spesso isolare le persone, facendo vivere dei rapporti “online” che possono danneggiare quelli offline.

L’obiettivo del progetto è sensibilizzare i giovani cercando di far comprendere come Internet, gli smartphone e la vita “sempre connessa”, possano far perdere l’importanza delle relazioni in persona.

La stessa docente Passacantilli si è trovata sorpresa nel vedere l’entusiasmo dei suoi studenti nel lavorare a questo cortometraggio: “i ragazzi hanno avuto la possibilità di comprendere come la vita online possa essere deviante, soprattutto in assenza di un’educazione adeguata a questi mezzi di comunicazione, il cui eccessivo utilizzo può portare alla perdita del contatto con la realtà, costituendo una diversa tipologia di prigione” ha dichiarato a VignaClaraBlog.it.

Grazie all’aiuto di un videomaker, gli studenti hanno potuto girare un cortometraggio all’interno degli spazi scolastici non solo prestandosi come attori, ma entrando nel vivo del lavoro di produzione: sceneggiatura, registrazione, direzione, montaggio, recitazione.
Un progetto che ha coinvolto a 360 gradi i ragazzi di questa classe, i quali hanno potuto confrontarsi con le proprie capacità attraverso una nuova esperienza.

Ragazzi giovani che grazie a questa iniziativa hanno potuto fare una auto-valutazione con spirito critico che li ha portati a una maggiore consapevolezza di se stessi, dei mezzi a loro disposizione e dell’utilizzo che deve esserne fatto.

Un’esperienza, partita dalla visita della mostra e terminata con il lavoro di produzione, che può essere definita “una doccia fredda”, in quanto, come detto da uno di loro: “spesso si pensa alla prigione sol come uno spazio fisico. In realtà, però, questa può essere anche uno stato psicologico, una dipendenza: il telefono, Internet, possono costituire delle gabbie se non si sa come e quanto utilizzarli”.

L’appuntamento con i ragazzi e il loro lavoro è al MAXXI mercoledì 17 maggio alle 10.

Francesca Romana Papi

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