Home ATTUALITÀ Cassia, muore motociclista. L’ottavo a Roma nel solo mese di Luglio

Cassia, muore motociclista. L’ottavo a Roma nel solo mese di Luglio

Duca Gioielli

Questa notte un ragazzo di soli 20 anni ha perso il controllo della moto e si è schiantato al suolo su via Cassia all’altezza del civico 434. Il giovane è morto all’Ospedale S.Pietro dopo esservi stato ricoverato in codice rosso. Negli ultimi 20 giorni ben otto centauri hanno perso la vita nella Capitale, otto tragedie che lasciano senza parole. Ed un triste primato spetta al XX Municipio sulle cui strade purtroppo sono deceduti quattro degli otto motociclisti: ad iniziare dal giovanissimo Manuele in via dell’Acqua Traversa il 2 luglio, poi il 48enne a Cesano venerdì 17, ed ancora il giovane sulla via Tiberina schiantatosi contro un’auto domenica 19 per finire al 20enne di oggi.  (red.)

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11 COMMENTI

  1. A me è andata meglio, ho lasciato “solo” una vertebra sulle strade del XX° municipio ma, va detto, per colpa di un automobilista e non delle strade.

    Ma questo non vuol dire che non ci sia da fare (e molto) per migliorarne la sicurezza: ancora il tratto di via Cassia da piazza dei Giuochi Delfici a via Cortina d’Ampezzo (già segnalato da VCB) ha una trincea malriempita che rende assai rischiosa la percorrenza alle due ruote, sia per la sua larghezza che per la grande variabilità longitudinale. Per non parlare del fatto che, nello stesso tratto, la parte all’incrocio con via Pareto è (quasi) sempre allagata!

  2. Riposi in pace.
    Le polemiche arriveranno forti e decise, ma da domani. Ora solo un pensiero a lui e alla sua famiglia.

  3. vai errato Gianni. In 2 casi la morte è dovuta alle strade dissestate e nel caso del povero Manuele morto a via dell’Acqua Traversa la causa è stata l’assenza della segnaletica che mancava da anni. Leggi quello che ha dichiarato il presidente del municipio: “qualcuno non ha fatto il suo dovere”.
    Il padre di Manuele ha detto che avrebbe denunciato penalmente il municipio, spero che lo faccia così chi sapremo chi è questo qualcuno.

  4. Il fatto che un semaforo sia fuori uso o che la segnaletica stradale sia incompleta non dispensa certo gli automobilisti/motociclisti dall’uso della prudenza, prudenza che andrebbe usata in ogni contesto.

    Relativamente all’incidente di via dell’acqua traversa, possibile che il ragazzo non sia mai passato nel corso degli anni nella via e non si sia mai reso conto del doppio senso della strada ?

    E poi: in mancanza di una corretta segnaletica orizzontale in grado di fornire informazioni sul senso di marcia, affrontare una curva con cosi’ poca visibilità invadendo la carreggiata opposta, non espone ad un pericolo inutile ?

    Capisco il dolore di chi ha perso un figlio, un nipote o piu’ semplicemente un amico (ancora ieri erano presenti sul posto numerose persone a portare il loro saluto a Manuele) pero’ credo che questa tragedia sia figlia di una serie di sfortunate concause tra cui forse anche l’imprudenza di un guidatore, vista la giovanissima età, non troppo esperto.

  5. Vittorio, parlando con alcuni amici ho saputo però una cosa: Manuele conosceva molto bene quella strada in quanto abitava nella zona Cassia e la percorreva spesso, quindi segnaletica o no, conoscendo una strada e percorrendola molte volte (come me, d’altra parte) si sa come funziona.

  6. Gli assenti hanno sempre torto.
    Si applica anche ai deceduti ?
    Secondo voi Manuele non c’è più per colpa sua.
    Ottima conclusione.
    Che para le terga di chi non ha fatto il proprio dovere.
    Complimenti, capra e cavoli son salvi.

  7. Ed ecco come al solito chi arriva e tira le sue conclusioni a modo suo.
    Porca miseria è morto un ragazzo di 20 anni, dannazione.
    Però secondo me è giusto anche dire le cose come stanno.
    Certo che manca la segnaletica, che siamo scemi a dire il contrario?
    Però io l’ho fatta quella strada, la conosco e SO che è a doppio senso.
    Mi è stato detto, così come ho scritto sopra, che Manuele percorreva la strada spesso, conoscendola bene. E l’hanno detto altri ragazzi, guidatori di motorini e scooter.
    Il tuo sentenziare te lo potevi risparmiare questa volta…

  8. Mi spiace ma le parole di Eretico, anche se dure, mi trovano d’accordo.
    A parte che Manuele non aveva ancora 18 anni e non 20, dove vuole andare a parare questo ragionamento ? Che un po’ della responsabilità della sua morte è anche sua ? Che c’è un concorso di colpa ai fini penali ? Scusatemi ma trovo veramente di pessimo gusto tutti questi distinguo in presenza di un ragazzo morto e non ne capisco l’obiettivo. Ammettiamo che Manuele conoscesse a memoria la strada: ma lo vogliamo dire o no che se ci fosse stata le striscia forse lo avrebbe aiutato a non allargarsi ? Accolgo il tuo invito caro Pierluigi e diciamo le cose come stanno: i fatti certi sono due, che un ragazzo è morto e che la segnaletica non c’era. Se 2 + 2 non fa 4 fa almeno 3,9. Se poi ci sarà una denuncia sarà il Tribunale a giudicare le responsabilità.

  9. MI PIANGE IL CUORE A SENTIRE E SAPERE CHE OGNI GIORNO MUOIONO RAGAZZI COSI GIOVANI, CN TANTA VOGLIA DI VIVERE……KE TRAGEDIE…..KE RIMARANNO SEMPRE….UN SALUTO DI CUORE ALLA FAMIGLIA DELLE GIOVANI VITTIME DELLA STRADA…CN AFFETTO FEDERICA…ANCHE LEI RESIDENTE IN VIA CASSIA MA X FORTUNA CN UN AUTOMOBILE….

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