
Coperte, sacchi a pelo, abiti pesanti, calze di lana da uomo, asciugami. Anche quest’anno, nella Parrocchia di San Melchiade, a Labaro, ha preso il via una raccolta per i senza tetto di Roma che proseguirà per tutto dicembre e poi fino all’Epifania.
A metterla in atto sono i ragazzi della locale Azione Cattolica, in collaborazione con i sacerdoti della Parrocchia, confidando nella generosità che in questo spicchio di periferia di Roma Nord non è mai mancata.
Quanto raccolto verrà portato all’Ostello della Caritas Luigi Di Liegro di via Marsala. Le calze da uomo, delle quali c’è gran bisogno, verranno destinate invece al poliambulatorio di via Marsala dove vengono prese in carico persone senza dimora spesso con gravi ulcere agli arti inferiori.
Là, infermieri e medici volontari effettuano medicazioni con professionalità e qualità per garantire un miglioramento anche delle situazioni più gravi. A tal fine devono occuparsi dell’igiene della persona sia prima del trattamento (lavando i piedi) sia dopo. Le calze diventano quindi un presidio terapeutico necessario per la cura.
Saranno gli stessi ragazzi dell’Azione Cattolica di Labaro a consegnare i capi raccolti all’ostello della Caritas Luigi Di Liegro che da 29 anni svolge attività di accoglienza, accompagnamento e reinserimento sociale di persone emarginate, offrendo loro ospitalità notturna e un pasto caldo nell’attigua mensa serale.
“E’ questo un modo per essere, come ci chiede Papa Francesco, un’Azione Cattolica in uscita” dichiarano i ragazzi spiegando che quest’anno “anche per poter continuare lo spirito giubilare, abbiamo intitolato la raccolta “la gioia nella solidarietà” sperando di aiutare il territorio parrocchiale a capire che la gioia si diffonde donando.”
Chi a Labaro, a Prima Porta e nei quartieri limitrofi voglia dare una mano sappia che non serve che i capi siano nuovi purchè siano in buone condizioni e che possono essere consegnati nell’arco della giornata direttamente ai sacerdoti della San Melchiade in Via Costantiniana 19.
Non aspettiamo Natale per farlo, il gran freddo è già arrivato.
© RIPRODUZIONE VIETATA