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Nuovo campo rom a Roma Nord: il bando approda in Procura

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Galvanica Bruni

La vicenda del bando per il “reperimento di un’area attrezzata nel territorio del Municipio Roma XV o Municipi limitrofi per l’accoglienza e soggiorno di 120 nuclei familiari di etnia Rom” è approdata alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti.

Ne dà comunicazione Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, che nel corso dell’estate aveva sottoposto il caso all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), guidata dal magistrato Raffaele Cantone, denunciando gravi irregolarità in quanto, secondo ANR, erano stati “violati gli Accordi Quadro Strutturali Europei, la direttiva n. 173 della Commissione Europea emanata 5 aprile 2011, la Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti (RSC) e la delibera n. 32 (20 gennaio 2016) istituita dalla stessa ANAC e contenente linee guida per l’affidamento dei servizi a enti del terzo settore e cooperative.

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Oggi, rendendo pubblica la risposta dell’Anac a firma del responsabile dell’Ufficio Vigilanza Servizi e Forniture, Zuinisi informa che il fascicolo “è stato trasmesso dall’Anac alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma” alle quali spetterà valutare se il bando è regolare o no.

Si infittisce dunque il mistero sull’ipotetico nuovo campo rom a Roma Nord che è stato oggetto di ampio dibattito dallo scorso 8 luglio, subito dopo esser stato pubblicato sul sito del Campidoglio pur essendo datato 14 giugno, fino a giungere al recente Consiglio del XV Municipio nel corso del quale non si è trovato l’accordo su un’interrogazione da sottoporre alla sindaca Raggi.

Ripercorrendo le tappe della vicenda, il nuovo campo rom doveva nascere nel XV Municipio oppure nei limitrofi XIV o III. Così diceva il Bando di Gara indetto dal Comune di Roma in data 14 giugno col quale si intendeva reperire un’area attrezzata “per l’accoglienza e soggiorno di 120 nuclei familiari di etnia Rom“. Di questi, 109  provenienti dal camping River in via Tenuta Piccirilli, sulla Tiberina.

Contro questo bando il 27 luglio si schierava unanime il XV Municipio, chiedendone il ritiro. Il 9 agosto, a sorpresa, contro il ritiro del bando votava invece a favore il Consiglio comunale a maggioranza M5S. Il 10 Agosto dal XV partiva una lettera a Virginia Raggi nel quale si chiedeva “il rispetto di quanto votato in Consiglio Municipale“. Poi, pochi giorni dopo, si veniva a sapere che  l’Associazione Nazione Rom (ANR) aveva chiesto e ottenuto l’apertura ufficiale di una indagine da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Il bando scadeva il 22 agosto e il nuovo campo doveva essere aperto dal primo di ottobre. Ma da fine estate non se n’è saputo più nulla.

Qual è l’esito del bando di gara? A che punto è la ricollocazione dei 109 nuclei rom presenti nel campo River? Quando e come si intende superare l’esperienza di quest’ultimo, come già richiesto dal XV?” Queste le domande contenute in documento posto all’attenzione del Consiglio del XV Municipio nella seduta del 16 novembre. Documento che se approvato, sarebbe stato inoltrato al sindaco Virginia Raggi come formale interrogazione del Consiglio.

Documento che però non è piaciuto alla maggioranza M5S che si è astenuta dal votarlo, di fatto bocciandolo. Poi, a margine, è stato spiegato perchè.
“Nel corso della seduta – ha comunicato il gruppo M5S – l’Assessore alle Politiche Sociali del Municipio XV ha riferito che al bando si è presentato un solo partecipante, che l’iter ha subito dei rallentamenti a causa della rotazione dei dirigenti comunali nonché della tardiva individuazione del funzionario responsabile del procedimento e che, infine, le attività della commissione di gara devono ancora iniziare“.

Alla luce di queste spiegazione, il Gruppo M5S “ha ritenuto esaustive le informazioni ricevute e si è quindi astenuto dalla votazione sull’interrogazione” ritenendola non più attuale.
Ma se l’interrogazione non era più attuale la vicenda invece, alla luce dell’inoltro del fascicolo alla Procura e alla Corte dei Conti, lo rimane senz’altro.

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