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Un progetto per Labaro: il portierato di quartiere

Un progetto che rivitalizza la stazione di Labaro fornendo nel contempo al quartiere un servizio di grande utilità

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Galvanica Bruni

Se approvato, il progetto presentato dall’Associazione Culturale “Rosa D’Eventi” farà parlare di sé, questo è certo. Alle diverse iniziative messe in atto con successo, ora, nell’agenda dell’Associazione, se ne aggiunge un’altra: il primo esempio di “portierato civico” di Roma da realizzare a Labaro.

Un progetto che promette al quartiere un servizio utile ed innovativo.

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Informazioni e promozioni per vivere il quartiere

L’Associazione Rosa D’Eventi ha infatti da poco presentato in Regione e in XV Municipio la bozza del primo esempio di “portierato di quartiere”. Ispirandosi ad un esperimento parigino di grande successo, il progetto sarà realizzabile attraverso l’adozione della stazione di Labaro da parte dell’associazione stessa che, interagendo con tante altre realtà associative di zona, potrà dar nuova vita e lustro ad un angolo di periferia dove oggi regnano abbandono ed incuria.

L’adozione prevede la gestione dell’area circostante la stazione di Labaro dove, a spese dell’associazione e dopo averla riqualificata, promuovere attività che riportino l’attenzione dei residenti sul proprio quartiere, riscoprendolo in una nuova ottica che non sia quella di “quartiere dormitorio”.

L’intento è coinvolgere dei volontari offrendo loro un ruolo attivo nel quartiere – racconta Barbara Linardi, Presidente dell’Associazione Culturale Rosa D’Eventi e promotrice del progetto – Ciò sarà possibile grazie ad uno sportello all’interno della stazione di Labaro: le persone addette saranno a disposizione dei viaggiatori per informazioni sulle iniziative in corso nel quartiere, sulle varie attività commerciali e quelle artigianali, sull’approssimarsi di eventi e appuntamenti locali. Ma non solo. I “portieri di quartiere” saranno a disposizione anche per dare una mano a risolvere  problemi pratici della vita di tutti i giorni fornendo indirizzi utili a chi ha  una necessità particolare.  Insomma, un’idea che permette a chi vive o a chi lavora a Labaro di fare rete, di darsi una mano, di autopromuoversi“.

Inoltre, l’Associazione si farà carico di mantenere in buone condizioni la parte frontale della stazione, recintata dalla staccionata di cemento, di falciare il prato del giardinetto posteriore, di installare fioriere e panchine con materiali riciclabili come pallet artistici e di realizzare un gazebo sotto cui organizzare piccoli eventi, manifestazioni culturali, dibattiti, offrendo così un luogo di aggregazione, dove poter interagire liberamente nel quartiere.

Zero budget ma grandi idee…

L’Associazione si farà aiutare da altre realtà socio-culturali locali, come per esempio Il Centro Anziani Filippo Di Piero e la Biblioteca di via delle Galline Bianche, che insieme sostengono il progetto la cui vera innovazione risiede nel fatto che, adottando la stazione di Labaro, l’Associazione solleva l’Atac dai compiti di manutenzione della stessa per farsene carico in prima persona. Ciò vuol dire, però, che serve un contributo economico.

L’idea è strappare l’area al degrado gestendola noi – prosegue la Linardi – ma per far fronte ai costi non basteranno le esili spalle di Rosa D’Eventi, avremo quindi bisogno del contributo di istituzioni, associazioni e dei cittadini stessi, tutti uniti nell’obiettivo di trasformare un’area dove regna l’incuria in un punto di aggregazione, fruibile dai residenti di ogni età”.

E dire addio all’incuria significa restituire decoro alla stazione, eliminare e impedire le affissioni abusive e le scritte sui muri, tenere pulita l’area del parcheggio incentivando con l’esempio la raccolta differenziata.

L’Associazione Culturale Rosa D’Eventi

Rosa D’Eventi, guidata da Barbara Linardi, è un’associazione senza scopo di lucro che opera dal 2013 organizzando eventi socioculturali, teatrali, d’intrattenimento, momenti formativi e d’incontro con i cittadini guadagnandosi la stima dei residenti di Labaro  con iniziative di successo come “Natale XVoi” a dicembre 2014, la pulizia della stazione Labaro organizzata con il gruppo Retake, o come l’incontro tenutosi lo scorso giugno quando ha portato la giornalista Federica Angeli e don Antonio Coluccia a parlare di “territorio e legalità” davanti ad un centinaio di persone.

Tanta voglia di fare dunque, che fa ben sperare anche per quanto riguarda questo nuovo progetto grazie al quale, se Atac, Regione e XV Municipio daranno l’ok, dopo Parigi anche Roma avrà il suo portierato di quartiere. Proprio lì, a Labaro.

Barbara Polidori

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6 COMMENTI

  1. Sulla carta una buona iniziativa. L’unica cosa che lascia perplessi riguarda la concessione di locali pubblici e l’eventuale riconoscimento di contributi al tempo stesso da parte della pubblica amministrazione. In genere la concessione in uso di locali ( specialmente se a titolo gratuito o a canone agevolato) in favore di soggetti del terzo settore (associazioni, onlus, cooperative etc) avviene a fronte di un corrispettivo in termini di servizi resi alla collettività dall’associazione assegnataria.. In via del Podismo, ad esempio, la concessione dei locali è stata innanzitutto oggetto di apposito bando pubblico che prevedeva, tra l’altro, l’impegno dell’associazione assegnataria ad attrezzare e mantenere l’area verde circostante i locali assegnati, oltre al pagamento di un canone mensile.

  2. Ciao a tutti, forse sono fuori tema, volevo solo lasciare un commento su quanto letto sulle pagine del messaggero di ieri, in riferimento al GRA finalmente tutto acceso. Lo svincolo di Labaro, e credo sia uno dei più grandi di tutto l’anello. Ancora non è stato acceso. Per quanto riguarda la vostra iniziativa, è sicuramente lodevole.

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