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Cesano, con le mollette al naso in via Orrea

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Galvanica Bruni

Si respira un clima particolare a via Orrea, traversa trafficata che taglia via Baccanello, centro della vita commerciale di Cesano. L’atmosfera è pesante e, di certo, non per la prossima riapertura delle scuole o per il rientro dalle vacanze. Infatti, su via Orrea i passanti sono costretti a tapparsi il naso nel vero senso della parola: non si respira per l’odoraccio che appesta la strada ed il quadrante coinvolto.

La situazione è stata segnalata su facebook dallo Sportello del Cittadino, associazione di cui è presidente Giuliano Pandolfi, raccogliendo le proteste dei commercianti di zona e degli abitanti che, a quanto pare, soffrirebbero il male odore almeno dallo scorso dicembre.

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Dopo aver patito i mesi freddi a naso chiuso, favoriti in questa singola occasione dai raffreddori stagionali, i residenti si sono rivolti allo Sportello poco prima dell’estate, immaginando le complicazioni che i mesi caldi potessero condurre alle loro narici. E alle attività, soprattutto.

Mi creda – dichiara a VignaClaraBlog.it una cartolibraria di via Orrea – oggi l’odore è debole, ma di solito è da vomito, quest’estate non si respirava”.
Da giugno l’afa ha contribuito a rendere insostenibile l’aria su tutta la via e, a soffrirne, è stato chi l’attraversa quotidianamente.

Nonostante il caldo, spesso siamo stati costretti a chiudere porte e finestre del locale”, ci racconta una barista all’angolo di via Orrea. L’esercizio ha aderito, come molti altri, ad una raccolta firme che pochi giorni fa lo Sportello del Cittadino ha inoltrato al Presidente del XV Municipio, Stefano Simonelli.

Abbiamo inviato la raccolta firme anche alla Procura della Repubblica di Roma e per conoscenza alla ASL RmE” dichiara Pandolfi aggiungendo “ma ad oggi nessuna risposta, è la puzza a parlare per il malcontento degli abitanti di Cesano.”

L’ultimo sopralluogo – così infatti ci viene detto – risale a prima dell’estate, quando vigili ed ufficio tecnico ACEA hanno scoperchiato tutti i tombini di via Orrea, per poi rinchiuderli senza nulla di fatto. E l’odore è rimasto.

Ma perché non controllano i pozzetti condominali e l’attacco delle acque chiare e meteoriche?”, interviene un anziano residente di via Severino Lesa, traversa di via Orrea, guidandoci lungo il tragitto. “Qui si vocifera ci siano stati degli allacci abusivi alla rete di raccolta delle acque piovane, basterebbe controllare quelli di esercizi e abitanti sulla via, coi tombini si fa poco”.

Può essere, ma anche i tombini non scherzano: sui due di essi, antistanti due esercizi commerciali,  da dove proviene l’apice del cattivo odore, si scorgono liquami melmosi e dozzine di mozziconi di sigarette.

E dire che via Orrea non è una strada periferica a Cesano, anzi. A pochi metri ospita un centro anziani, una ludoteca per bambini ed il 118, nonché negozi di generi alimentari che, purtroppo, perdono clienti proprio a causa del male odore: difficile andare ad acquistare una mozzarella fresca o del buon prosciutto avvolti da quei miasmi.

Fra pochi giorni, l’Istituto Comprensivo Enzo Biagi, che si trova proprio su via Orrea, riaprirà le porte ai suoi alunni. Col rischio che già dal primo giorno di scuola i bambini preferiscano rimanere a casa. Ma per altri motivi, distanti dalla nostalgia delle vacanze.

Barbara Polidori

 

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