Home POLITICA Torquati: “Il PD deve ripartire da chi ha governato i territori”

Torquati: “Il PD deve ripartire da chi ha governato i territori”

Daniele Torquati 2
Galvanica Bruni

“Faccio i miei complimenti a Stefano Simonelli, nuovo Presidente del Municipio Roma XV, che ho sentito ieri notte al telefono subito dopo la chiusura dello spoglio, e rinnovo l’augurio di buon lavoro a lui e alla sua squadra.”
Così in una nota Daniele Torquati, Presidente uscente del XV, nel fare alcune riflessioni sull’esito delle elezioni.

“Noi abbiamo dato il massimo, recuperando una situazione drammatica e ottenendo un gran risultato: il voto favorevole verso l’amministrazione municipale delle cittadine e dei cittadini ha premiato e riconosciuto il nostro lavoro e la nostra proposta, ma si è scontrato contro un forte voto d’opinione per il quale poco abbiamo potuto incidere.”

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“Ringrazio il candidato Roberto Giachetti, che ha dimostrato coraggio e che ci ha messo la faccia, nonostante il clima politico romano non fosse dei migliori, ed esprimo la mia disapprovazione nei confronti di chi, strumentalizzando questa sconfitta, tenta di regolare i conti all’interno del Partito Democratico.”

“L’unico aspetto che mi preme sottolineare – continua Torquati – è che il PD deve ripartire dalla classe dirigente che in questi anni ha governato i municipi, realizzando un ottimo lavoro sul territorio. È dai territori che bisogna ripartire per recuperare e rinnovare la fiducia dei cittadini.”

E guardando al prossimo futuro, così conclude: “Noi continueremo nel nostro percorso, con lo stesso impegno e con la stessa caparbietà che ci ha sempre contraddistinto, ponendo l’interesse generale al centro della nostra azione: a tal proposito ci tengo a ringraziare la squadra che mi ha accompagnato in questo viaggio e i nuovi candidati che hanno contribuito ad arricchire la squadra di nuove energie che, mi auguro, possano non disperdersi”.

 

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5 COMMENTI

  1. Ecco. L’autoreferenzialita’ che ha reso fragile il PD. L’esclusione della base del partito ha reso difficile il raccordo con le persone residenti. Le classi dirigenti hanno immaginato un “partito liquido”. Così liquido che sono riuscite a renderlo evanescente. Insistere in questo atteggiamento significa decretarne la fine. Se è questo quello che vuole la ” classe dirigente” di accomodi. Ci spieghi, però, quale partito ha in mente.

  2. Quando si verificano sconfitte come questa del PD romano, le cause non sono mai univoche. Tra le tante ( la vicenda Mafia Capitale, un Sindaco uscente non proprio all’altezza, etc) ritengo che molto abbia influito il modo in cui il PD ha defenestrato il proprio sindaco Marino, con i consiglieri in fila davanti ad un portone di un notaio, anziché di fronte all’aula Giulio Cesare, per firmare un foglio di dimissioni e la conseguente caduta del Sindaco. Una pagina bruttissima che Roma non aveva mai visto e che rimarrà nella storia della città. Ma soprattutto quell’atto è stato vissuto dai cittadini come uno scippo, un tentativo riuscito delle segreterie di partito ( del PD in questo caso) di rendere vano ed inutile il proprio voto, un vero e proprio affronto in un momento in cui la percezione dei partiti era già ai minimi storici. Scippati anche del loro voto nelle urne. Nessuno dei Presidenti municipali uscenti del PD ha avuto in quel momento la forza , la dignità e il coraggio di alzare la voce di fronte a quanto stava accadendo per paura che il PD non li ricandidasse alla Presidenza dei Municipi. Non avevano capito però che in tal modo si rendevano complici di una decisione scellerata di cui ne avrebbero pagato le conseguenze nelle urne anche loro. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e oggi in molti, compreso il Presidente Torquati, dovrebbero recitare il Mea Culpa.

    • Per quel poco che vale… sottoscrivo pienamente.
      La frase “Noi continueremo nel nostro percorso…” sta bene in un discorso post vittoria, non dopo una delle maggiori disfatte mai subite.

  3. Che dice il commissario strordinario Orfini del massacro 70-30 ?
    Neanche il pessimo Alemanno era stato umiliato in questo modo.
    Resta in carica lo stesso ?

  4. credo che Torquati paghi principalmente colpe non sue ma proprio di quella “classe dirigente” tanto sollecotata dal Sig. Parisi nel suo commento in concetti e con un linguaggio che sa di antico, questo si che decreterà la fine del PD che ormai somiglia sempre di più agli altri.

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