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Piazza Jacini – nuova mobilitazione contro il parcheggio

Galvanica Bruni

Domani, mercoledì 17 giugno, alle ore 10.30 è convocato il Consiglio del XX Municipio nella nuova sede in Via Flaminia 872. Il Comitato Cittadino XX Municipio lancia un appello: “Invitiamo tutti ad intervenire per ottenere la cancellazione definitiva del parcheggio privato sotterraneo di Piazza Jacini che ancora risulta tra gli interventi con priorità. Nonostante il parere contrario del XX Municipio sembra che la società proponente stia elaborando un ennesimo progetto per tentare di iniziare i lavori. Il Comitato Cittadino XX Municipio dice basta! Contro il parcheggio selvaggio gli interventi veramente necessari sono il ripristino del taxibus e le strisce blu, non la distruzione della piazza ed i guadagni dei costruttori.”

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11 COMMENTI

  1. Non capisco bene in cosa consiste la mobilitazione di domani del Comitato Cittadino XX Municipio contro il parcheggio in piazza Jacini. Perchè, leggendo su VCB nella rubrica dedicata alle convocazion del Consiglio, nell’ordine del giorno della riunione di domani non c’è l’argomento parcheggio a p.za Jacini o altrove.
    E’ una manifestazione fuori dalla nuova sede del Municipio con striscioni e slogan? Una protesta in aula durante la seduta?o cosa?
    Per aderire vorrei avere cortesemente altre informazioni. Grazie.
    Vincenzo

  2. perchè il problema non è quel progetto no e questo si, il problema è che in piazza jacini nessuno vuole un parcheggio interrato che non serve a nessuno. conterà pure il parere del municipio che si è espresso negativamente contro ogni tipo di parcheggio, conterà il parere dei cittadini o in questa città contano solo il parere e gli interessi dei costruttori ?
    No al parcheggio è un no a priori. Maurilia

  3. Rispondo contemporaneamente a Pierluigi e a Vincenzo; i cittadini che domani saranno presenti in occasione della prima seduta del Consiglio nella nuova sede chiederanno, come previsto dai regolamenti, di parlare prima del Consiglio per lamentare il fatto che dopo il parere contrario del XX Municipio sul Parcheggio di Piazza Jacini ancora non c’è stato nessun segnale da parte del Comune, Assessore alla mobilità Marchi e Sindaco Alemanno, per far sapere se questo ventilato parcheggio contro il quale gli abitanti e gli operatori sono mobilitati dal 1998 sarà definitivamente cancellato, Come è stato loro chiesto con lettere rimaste senza risposta nonostante le oltre 630 firme raccolte e come richiesto dal Consiglio del XX Municipio.
    E la domanda sul perchè dire no a priori senza aver visto il nuovo progetto fa pensare;
    1 che sia vera una notizia che circola, e cioè che la Società proponente (definizione più esatta di quella usata da Pierluigi) non demorde, ancora, dopo oltre undici anni e continua ad insistere, e che con la sua ostinazione fa persistere (fino a quando?) una situazione di incertezza sul definitivo destino della piazza, Incertezza ascrivibile al Comune, che incide anche negativamente, in termini economici, sulle attività commerciali, sul valore ridotto per chi volesse affitttare o vendere gli immobili. ,
    2 che a dimostrazione che nessun tipo di progetto può essere realizzato senza sconvolgere la Piazza, per le dimensioni ridotte, ma anche per le sue caratteristiche , basterebbe usare il buo senso. Visto che dopo undici anni e innumerevoli progetti ancora non è stato presentato quello giusto, salvo la Società abbia finora ricorso, ma lo escludiamo, a progettisti non validi.

  4. Oggi prima del Consiglio, alcuni cittadini hanno chiesto notizie sulla presentazione di un nuovo progetto. Il presidente Giacomini ha affermato di non essere al corrente, ma qualche consigliere ha già visto un progetto: di nuovo a tre piani (come quello presentato e superato anni fa ) e di nuovo con posti a rotazione, che comunque sarebbero sotterranei e a pagamento e sostituirebbero gli attuali 40 posti gratuiti in superficie che scomparirebbero. La Piazza non può essere distrutta , come dimostra l’appello firmato da illustri nomi dell’urbanistica romana e non solo, a sostegno delle oltre 630 firme raccolte. .Un piano di mobilità del quadrante, l’ipotesi di strisce blu, controllo dei vigili, ripristino del taxibus, ecc.

  5. Veramente informandomi sapevo di un parcheggio sì a tre piani, ma con posti rotazionali al primo piano (un buon numero) e senza eliminare (se non per l’iniziale durata dei lavori) i posti in superficie, che non verrebbero intaccati (se non di pochissime unità).
    Non mi sembra un’idea così assurda, premettendo ovviamente il mantenimento dei posti gratuiti in superficie e dei giardinetti all’interno della piazza.

  6. io il pup lo farei… almeno quando vado al cinema trovo posto… comunque vediamo il nuovo progetto e poi decidiamo.. magari è buono…

  7. Illuso! spariscono 40 posti in superficie, i box privati sarebbero utilizzati solo da residenti , se va bene per le auto e se no come depositi o inagibili per infiltrazioni (come quelli del parcheggio sotterraneo di via Jacini) e i posti a rotazione sotterranei a pagamento sarebbero accuratamente evitati da chi arriva nel quartiere per andare a cinema, come già avviene all’auditorium, dove con ben due parcheggi a pagamento uno in superficie e uno sotterraneo, le macchine continuano a posteggiare fuori. Non sarebbe meglio avere strisce blu e taxibus? oltre tutto non ci sarebbe lo scempio della Piazza e prima o dopo il cinema si potrebbe andare al bar o al ristorante, frequentare la libreria, ecc. tutte cose peggiorate a lavori ultimati e impedite a cantiere aperto. Ma il punto debole è che senza box in vendita niente guadagni per il costruttore e per il Municipio, solo guadagni per i cittadini.

  8. Rosanna immagino lei sia residente in piazza Stefano Jacini.
    Lo dico subito: sono sicuro che voi residenti siate (giustamente) preoccupati per un intervento del genere, ma dire di no in questo modo senza vedere l’ultimo progetto (per quanti progetti lei possa aver già visto) mi sembra un gesto sbagliato.

    Tempo fa su Zona Cassia era stato intervistato anche il proprietario della ditta che aveva promesso proprio un progetto che rispondesse a tutti i dubbi ed alle contrarietà mossi dai cittadini.
    Se vengono presentati nel progetto dei determinati posti auto (in superficie e sotterranei) quelli poi saranno, non stiamo mica giocando al gioco delle 3 carte.
    Inoltre perchè lei dice che ristorante, bar e libreria dovrebbero essere peggiori dopo i lavori?

    Secondo me se le informazioni di cui parlavo poco sopra dovessero essere vere (da valutare davanti al progetto, ovviamente) credo che rimarrebbe un solo scoglio: la durata dei lavori in superficie e di conseguenza il periodo in cui effettuare tali lavori.

  9. Per rispondere a Pierluigi e a chi come lui è più possibilista verso l’ipotesi di questo parcheggio interrato, vorrei dire che all’inizio anch’io avevo guardato alla faccenda senza pregiudizi e con l’idea di vedere prima il progetto. Strada facendo però mi sono fatta un’opinione molto negativa in merito.

    Non è comunque giusto sacrificare l’estetica di un luogo sull’altare delle esigenze pratiche. Credo sia ora di tornare a parlare di architettura e non di semplice edilizia, che mira solo alla speculazione ed al profitto immediato, anziché costruire opere belle, utili e durevoli, destinate non solo al nostro uso e consumo ma pure a quello delle generazioni dopo di noi.

    In ogni caso, se emeriti urbanisti, architetti ed ingegneri hanno sottoscritto l’appello per la salvaguardia della piazza (in cui sono spiegate benissimo le ragioni del no), qualche buon motivo ci sarà. Che dite?

  10. Rispondo anche io a Pierluigi, del quale apprezzo la pacatezza e la chiarezza nell’esporre le sue motivazioni. Ha indovinato: risiedo in uno dei palazzi firmati prospicienti la Piazza, anche se non con ingresso sulla stessa. Vivo a Vigna Clara dal lontano 1958, quando ancora Vigna Stelluti non esisteva e nello scavo dove ora sorge il Bar gracidavano le rane insediatesi nella pozza che si era creata. C’era un albero di fico, le pecore venivano a pascolare nel prato, dove il piano regolatore prevedeva un parco pubblico.Al posto del Parco sono sorti altri palazzi, il quartiere è cresciuto, cooperative edilizie,palazzi signorili, palazzi delle assicurazioni con inquilini poi trasformatisi in proprietari. Ma è cresciuto anche il traffico, per il terziario che ha trasformato molti appartamenti in uffici, le tante banche, i negozi che, scomparso quello della pasta all’uovo o il macellaio, offrono quasi esclusivamente articoli di abbigliamento che attirano clientela da altri quartieri, il cinema diventato Multisala, Ora è un quartiere che non ha gli standard di 18 mq a verde e servizi. mal collegato dai mezzi pubblici, penalizzato da un traffico di transito che spesso diventa intollerabile se si crea qualche intoppo nel quadrante (basta ricordare il recente caos dovuto al blocco di via Pareto) con strade intasate dalle macchine di chi arriva da altre zone e cerca inutilmente parcheggio. La soluzione è distruggere una piccola piazza che ha un valore architettonico e urbanistico, sacrificare spazi pubblici per le griglie e le rampe di accesso, mettere a rischio la stabilità degli edifici, per aggiungere quanche decina di posti a quelli esistenti, ma trasformandoli tutti in sotterranei e a pagamento (con le conseguenze che ho esposto nell’altro mio commento)? I contributi economici previsti dalla Legge Tognoli, i poteri straordinari conferiti al Sindaco per l’emergenza traffico impongono che gli interventi autorizzati dal Comune siano destinati a migliorare la mobilità Cominciamo con il doppio senso sulla Cassia, ma purtroppo ci guadagnerebbero in tempo e salute solo gli automobilisti e gli abitanti di Vigna Clara, nessun vantaggio per costruttori e Municipio.

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