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Un teatro abbandonato a due passi da Ponte Milvio

teatro adisu
Galvanica Bruni

In un territorio, come quello del XV Municipio, povero di strutture teatrali e affamato di spazi espositivi un teatro pubblico è stato abbandonato da anni. Gli ultimi sporadici eventi risalgono al 2010, poi porte sprangate, cancello chiuso e nessuno vi ha più messo piede.

Si chiama Teatro Eduardo De Filippo, conta circa duecento posti, e si trova in viale Antonino di S.Giuliano, immerso nel verde del Foro Italico e a due passi da Ponte Milvio.

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Fortemente voluto dal grande attore e autore napoletano nel periodo in cui collaborava con l’Università degli Studi “La Sapienza”, venne inaugurato a maggio 1996 con il nome di “Laboratorio teatrale universitario E.De Filippo” e divenne sede dei laboratori organizzati dal Centro Teatro Ateneo ospitando numerosi importanti spettacoli.

Passato sotto la gestione dell’Adisu, l’Ente Regionale per il diritto allo studio, continuò la sua missione ampliando però le attività grazie ad una convenzione sottoscritta con l’allora XX Municipio che per circa un decennio, fino al 2008, poté usufruire della struttura che venne utilizzata per stagioni teatrali, laboratori, spettacoli, rassegne musicali e cabaret.

Tutti eventi gratuiti a favore dei cittadini, anche l’indimenticabile Oreste Lionello calcò le assi di quel palco. Fu un modo, quello, che servì anche a cementare la struttura della Casa dello Studente – all’interno del quale si trovava il teatro – con il territorio.

Poi, nel 2008, finì tutto. Complice anche il fatto che le residenze universitarie erano state trasferite altrove e i locali erano stati dati in uso dalla Regione Lazio al Ministero degli Esteri, l’Adisu non rinnovò la convenzione con il Municipio.
Allora si disse che la motivazione andava ricercata nel fatto che il teatro sarebbe servito per lezioni di laboratorio di un corso di laurea della Sapienza ma in realtà l’uso che ne venne fatto fu molto sporadico, cercando in Rete si rileva che l’ultimo occasionale evento risale al 2010.

In un municipio con pochissimi teatri e con zero o quasi spazi espositivi poteva ancora essere un importante punto di riferimento culturale e artistico, soprattutto per i giovani. E invece, a quanto si constata passeggiando al Foro Italico, il teatro è chiuso e abbandonato con l’erba alta che lo circonda.

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5 COMMENTI

  1. È una vergogna!
    Anni di abbandono del teatro E. De Filippo e degli stabili delle residenze universitarie. Di fronte all’ingresso principale del Ministero degli Esteri.
    Uno stato di abbandono e degrado inaccettabili

  2. Dal 2007, avvicinandosi la scadenza della convenzione con il Municipio, abbiamo ripetutamente scritto, sollecitato e richiesto un incontro con l’ADISU.
    Nell’incontro che siamo riusciti ad ottenere, abbiamo richiesto il rinnovo della convenzione ma ci fu detto che non era possibile poiché il Teatro serviva all’Ente per ovviare ad un laboratorio teatrale dell’Università, rimasto senza “fissa dimora” per la ristrutturazione della loro sede originaria.
    Il teatro da allora non è mai stato più utilizzato, addirittura furono rimosse le poltrone della platea per liberare lo spazio.
    Ci facemmo anche promotori della proposta di una gestione “a due”, il Municipio e la “Scuola del Cinema” che si sarebbe impegnata a ristrutturarlo a sue spese, e che avrebbe organizzato, in convenzione con il Municipio, corsi gratuiti per gli studenti delle Scuole e gli studenti ADISU.
    Furono “accampate” mille scuse e difficoltà, e, purtroppo, alla fine prevalsero le solite logiche perverse: un mix tra: “baronie” universitarie arroganti, Dirigenza ADISU indolente e ostilità politica della Regione Lazio (governata al tempo dalla sinistra).
    Dalla triste storia del Teatro “De Filippo”, alle più recenti (e altrettanto dolorose) della Torretta Valadier (ristrutturata ma inspiegabilmente chiusa da tre anni) al Granteatro, il più grande teatro tenda d’Europa, sempre nel nostro Municipio, chiuso recentemente.

  3. in compenso nello stesso municipio hanno costruito l’inutile pseudosportello per i diritti degli animali, dato in gestione dubbia, poi lasciato abbandonato, e attualmente ancora tale (l’ultima volta che ci sono passato, almeno).

  4. Buongiorno signori, perchè finisco in questo sito? Per continuare ad indignarmi? Per contrastare l’ondata di disprezzo? O perché sono un attrice? Non so ma, ogni cosa pare essere illogica e fuori posto. Vi dico questa: spesso mi reco alla Casa dei Teatri a Villa Panphili, anche questa è immersa nel verde e nel silenzio, anche questa col teatro abbandonato all’incuria. La domanda è: potremmo, noi attori, unirci, coalizzarci, e per una volta fare udire le nostre belle voci? Grazie.

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