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Roma Sud vs Roma Nord: cacio e pepe o apericena?

Garbatella free
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Il Colosseo quadrato come simbolo, l’irredentismo come principio costituente, la cacio e pepe come mastice sociale. Sono questi i segni distintivi del MIRS, Movimento Irredentista Roma Sud. Per par condicio, dopo aver sentito le ragioni del PIRN, Partito Indipendentista di Roma Nord (leggi qui), diamo voce anche alla controparte a sud.

A risponderci è Francesco, uno dei “leader” del movimento che ovviamente ha anche una pagina facebook che conta oltre mille fan.

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Anche voi, come il PIRN, siete sulla strada per diventare un partito politico?
Non nasciamo come partito prettamente politico. Siamo un movimento, il nostro obiettivo è la sensibilizzazione e la sponsorizzazione di alcuni concetti che vanno al di là del partito politico: il recupero di alcune terre irredente brutalmente sottratte a Roma Sud, il ripristino quindi dello status quo pre-apericena e la conseguente unione politica di Roma sotto l’amministrazione di Roma Sud.

“Terre irredente brutalmente sottratte”. Addirittura?
Senza dubbio, San Lorenzo e il Pigneto sono i nostri obiettivi. Locali per aperitivi, lounge bar, risvoltini, birrerie indipendenti che servono solo birra artigianale… Li abbiamo persi. Una politica sbagliata negli anni passati ha causato la chiusura di molti locali storici, l’aumento incontrollato dei prezzi delle Peroni da 66 e l’apertura dei confini Nord (Verano – Tiburtina – Piazza Bologna), con un conseguente aumento di risvoltini, dapprima severamente proibiti. Ma questa devianza, con il MIRS, finirà.

Quando è nato il vostro progetto e come siete strutturati?
Il nostro progetto è nato da poco, abbiamo constatato un vero e proprio “vuoto di potere” a Roma Sud. Siamo quattro ragazzi che frequentiamo abitualmente le strade di Roma Sud, è stato facile accorgersi della presenza sempre più massiccia di elementi caratterizzanti più di Milano che di Roma. Ci proponiamo quindi, tramite l’informazione e la divulgazione di materiale sudista, ad essere un punto di riferimento culturale prima ancora che politico.

In queste dispute, il più delle volte puramente goliardiche, il Centro storico è sempre stato terreno di scontro. Senza spingerci ad immaginare una lotta fratricida per accaparrarsi il Colosseo, che dire di zone come Testaccio e Trastevere?
Testaccio fa parte, secondo i nostri studi cartografici, di una regione autonoma, ovvero il Centro storico, che amministra tutti i territori compresi nella cinta delle mura Aureliane. Ma i nostri diplomatici, su questo fronte, sono in continuo lavoro: se è vero che, geograficamente parlando, Testaccio e Trastevere appartengono al centro storico, la cittadinanza è da sempre parte integrante di Roma Sud.

Basti pensare al carattere popolare e folcloristico del Testaccio, quartiere operaio, che ha come unica “colpa” quella di essere stato costruito all’interno delle Mura aureliane.

Roma Sud per il MIRS
Roma Sud per il MIRS

Adesso però vogliamo provare ad accendere una miccia, perchè va bene lo sfottò ma un po’ di pepe non fa mai male. E poi, si sa, a noi giornalisti serve il “titolone”….

Al PIRN dicono che voi di Roma Sud siete “burini e arricchiti”. Come rispondete a questa provocazione?
Fosse vero l’essere arricchiti, per noi sarebbe un gran vantaggio. Inoltre il termine burino non può ricondursi a noialtri, poiché la parola indicava, in maniera più o meno offensiva, i contadini che arrivavano da fuori Roma per coltivare la terra nell’agro romano. Quindi un romano non può essere, per definizione, un burino: o si è romani o si è burini. Un errore in cui cadono in molti, soprattutto al Nord Italia (Milano, Torino) quando vogliono prendere in giro i romani e il loro bellissimo accento.

Ma ci saranno pure delle differenze tra voi e loro…
Per alcuni potrebbero sembrare sfumature, eppure assumono importantissimo carattere sostanziale. Mojito o birra? Pizza al metro o apericena? E ancora: partitona a tedesca o polo? Ostia o Fregene? Purtroppo i romani del nord sono stati contagiati dai costumi milanesi. Noi rimaniamo gli unici veri romani.

Qual è il prototipo dell’abitante di Roma Sud?
Il romano del sud è un puro, verace, ama la compagnia, il buon vino e i piaceri semplici. Non ha bisogno di tappeti esotici e cuscinetti per godersi un tramonto al mare di Ostia. Noi possiamo fregiarci di un’università liberata che ospita la maggior parte degli studenti sudisti, ma alcuni vanno a studiare all’estero (es. La Sapienza).

Insomma, emigrano. Ma di certo senza le Hogan ai piedi…
Mah guarda..Noi non abbiamo bisogno di uniformarci ricorrendo a segni distintivi. È sufficiente parlare cinque minuti e si capisce subito la provenienza. Il MIRS è contro tutto ciò che marchia e che incatena un uomo. Come le Hogan, appunto, o i lucchetti.

Anche la fede calcistica a volte può essere una discriminante. E a Roma, si sa, è derby tutti i giorni.

Roma Nord è laziale e Roma Sud è romanista, e la chiudiamo così?
Secondo i nostri antropologi, sì: la Lazio nasce in piazza della Libertà, la Roma ha giocato per anni al Testaccio. E’ chiaro che, con questi presupposti, a nord di Roma troveremo una presenza laziale più marcata, mentre a sud la fede romanista la fa tendenzialmente da padrona. In ogni caso, per noi il calcio non rientra nei criteri di ammissione. Il bello di Roma Sud è la libertà d’essere.

Dopo il calcio, nel paese dei mille campanili è la politica a dividere.

Quali sono i temi sociali che l’elettore medio del MIRS sente più suoi?
Prendiamo la palla al balzo per sciogliere una questione. Noi non abbiamo elettori, abbiamo supporter sotto un’unica bandiera, quella del MIRS. I temi sociali tuttavia sono al centro della nostra lotta: calmieramento dei prezzi degli alcolici, esproprio dei lounge bar e riconversione in trattorie, abolizione del mezzo di trasporto noto come “macchinetta” e della finta moda del risvoltino, e ultimo (ma non ultimo) il ripristino delle osterie come luogo d’aggregazione principale, limitando sensibilmente i ristoranti di lusso e la cucina sperimentale. In parole povere, più carbonara, amatriciana e cacio e pepe per tutti!

In effetti anche il cibo è parte integrante del patrimonio culturale. Ma “non di solo pane”, come diceva qualcuno. E allora proviamo a stuzzicare il nostro interlocutore su un altro tipo di cibo, quello per la mente.

Anche nell’arte è possibile rintracciare riferimenti alla cultura popolare. E Roma Sud ne è pregna sia per quanto riguarda la letteratura che la musica che il cinema…
Senz’altro. In effetti ad elencare tutti i nostri riferimenti culturali faremmo notte. Pasolini, Fellini, Caligari…. tutti accaniti araldi di Roma Sud. Gandhi venne a visitare Garbatella. Di Bartolomei era di Tor Marancia. Potremmo continuare a lungo…

Garbatella free
Garbatella free

La Garbatella, dicevi. Rivendicate anche “I Cesaroni”?
No, quelli li rinneghiamo con forza. E’ un programma evidentemente pensato da un nordista per gettare falsi stereotipi su Roma Sud.

Un territorio si distingue anche per i suoi poli di aggregazione. Quali sono i primi tre che ti vengono in mente a Roma Sud?
Anche qui l’elenco sarebbe infinito. Se me ne chiedi tre ti dico per primo il Palladium, centro culturale di Roma Sud; poi via Ostiense e il suo Gazometro, perno della movida sudista; e infine il laghetto dell’EUR, il nostro scorcio di California.

Tornando alla disputa nord/sud. Sarebbe interessante, un giorno, assistere ad un bel confronto pubblico tra voi e quelli del PIRN
Tutto è possibile, anche se siamo molto distanti soprattutto nei modi e nei canali di comunicazioni. Ma mai dire mai.

La comunicazione, già. Oggi la politica è sempre più “social” e il consenso si misura in “like”. Per fortuna, aggiungiamo, perché un tempo irredentismo e indipendentismo qualche volta facevano rima con terrorismo, in quanto certi movimenti – anche in Italia – la visibilità se la procacciavano con gli attentati. Oggi quei giorni bui sono passati.

Avete mai pensato di organizzare qualche azione dimostrativa di tipo pacifico? Una manifestazione, un flash-mob, un’occupazione simbolica….
Per noi la sicurezza di Roma Sud è un punto centrale. Non crediamo che la violenza sia un atto di forza. Per il resto, le dimostrazioni non si annunciano, si fanno! Inoltre, ci teniamo a ribadire: non siamo un partito, non necessitiamo di una lotta, ma crediamo fortemente nell’educazione, nella cultura e nella divulgazione di materiale scientifico con il quale il romano sarà in grado di scegliere da che parte stare, e sceglierà quella giusta, Roma Sud!

Valerio Di Marco

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2 COMMENTI

  1. Non esiste nord e sud a roma.. noi siamo tutti romani tutti nella stessa m.. Indipendentemente dall accento o dall edificio prestigioso . Nn ho capito come possa essere utile la divisione di questi due movimenti’??

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